Richiesta-di-Ricostituzione-della-Pensione-e-di-Rimborso-degli-Arretrati

Il raggiungimento della pensione è un traguardo che ambiscono tutti e non è un caso se i riflettori sono costantemente puntati sulle riforme messe in atto al riguardo, le quali cambiano costantemente ogni anno.

Tuttavia, può succedere che l’importo pensionistico sia più basso rispetto a quanto prospettato o calcolato in precedenza con simulazioni; in questo caso, potrai ricorrere alla ricostituzione della pensione, con il rimborso degli arretrati.

In questo articolo ti spieghiamo come funziona e in che modo puoi fare domanda.

Cosa si intende per Ricostituzione della Pensione

Per ricostituzione della pensione si intende sostanzialmente il ricalcolo dell’importo del rateo, prendendo in considerazione i contributi versati prima della decorrenza della stessa pensione che stai già percependo, andando così ad aumentarne il valore.

In altre parole, è un servizio offerto al cittadino nel caso in cui dovesse riscontrare una pensione più bassa rispetto a quanto prospettata in origine, prevendo che sia L’Inps a ricalcolare le somme e rimborsare gli eventuali arretrati; pertanto, si tratta di un’azione che ha effetto retroattivo, chiaramente secondo tempistiche ben precise, che vedremo bene in seguito.

Per quanto riguarda la normativa di riferimento, bisogna citare il D.P.R. n. 488/1968, che introduce la ricostituzione della pensione al fine di tutelare il contribuente, per esempio da eventuali ritardi del datore di lavoro nell’adempimento degli obblighi assicurativi, o ancora, dalla difficoltà di reperire tutta la documentazione necessaria al calcolo contributivo.

Tieni presente, però, che gli elementi presi in considerazione per il ricalcolo sono i seguenti:

  • Variazioni contributive, a causa di periodi non ricongiunti, contributi silenti non computati già alla pensione originale, versamento di contributi volontari, calcolo degli anni di laurea o di servizio militare ecc.
  • Variazioni reddituali, per esempio per il cambiamento dei tetti per le maggiorazioni sociali;
  • Variazioni sanitarie, poiché è stata riconosciuta una determinata percentuale di invalidità.

Attenzione perché non è detto che l’esito della ricostituzione della pensione comporti un aumento dell’importo mensile, in quanto potrebbe persino diminuire, soprattutto nei casi di esclusione di contributi già valutati in precedenza.

Come Richiedere il Rimborso degli Arretrati con la Ricostituzione della Pensione

A questo punto ti starai chiedendo come proseguire con la richiesta di ricostituzione della pensione e di rimborso degli arretrati, ma prima di rispondere è fondamentale effettuare una premessa: i contributi per i quali si richiede il ricalcolo devono essere antecedenti la data di decorrenza dell’attuale pensione.

Tali contributi sono di tre principali categorie:

  • Figurativi, ovvero accreditati nei periodi in cui hai dovuto interrompere il lavoro per cause esterne, come gravidanza, malattia oppure disoccupazione;
  • Da riscatto, perché riguardano periodi non coperti da contribuzione, la quale sarà a tuo carico con somme onerose. Sono un esempio i titoli accademici, anni di lavoro all’estero in Paesi convenzionati oppure tirocini pratici per sanitari e farmacisti.
  • Obbligatori, ovvero tutti quelli versati dal datore di lavoro, nella misura del 33% della retribuzione.

Chiariti questi aspetti, devi sapere che la ricostituzione della pensione è un servizio messo a disposizione dall’Inps, che puoi richiedere accedendo al portale dell’ente attraverso le credenziali Spid, CNS oppure CIE al seguente indirizzo:

Portale Inps – INPS-Ricostituzione della pensione

Una volta selezionato il bottone blu posto in alto a destra, oppure in basso, e specificato che stai accedendo come cittadino, non devi far altro che seguire la procedura guidata, inserendo tutti i dati richiesti e confermando quelli anagrafici già presenti.

Nel caso in cui dovessi riscontrare delle difficoltà, potrai comunque rivolgerti ad un patronato di zona.

Prima di procedere in tal senso, desideri effettuare un calcolo della pensione? In questo caso, ti consigliamo di dare un’occhiata all’approfondimento linkato.

Ricorda che, quand’anche ti spettassero delle somme non corrisposte, la ricostituzione della pensione non è un processo automatico, ma deve essere richiesta esplicitamente dal contribuente!

Ricostituzione della Pensione: tutte le tempistiche

Presentata la richiesta, i termini di elaborazione previsti dalla legge sono di 30 giorni, salvo alcuni casi specificati dal sito dell’Inps in apposita tabella scaricabile dal link di cui sopra, per i quali si potrebbero attendere fino a 115 giorni.

Inoltre, le variazioni dell’importo prendono in considerazione quanto corrisposto a partire dalla data di decorrenza dell’attuale pensione, ma è indispensabile effettuare delle distinzioni temporali.

In caso di variazione a credito e se stai percependo la pensione da una data successiva al 6 luglio 2011, dovrai considerare il limite temporale di 5 anni per il ricalcolo, che corrisponde ai termini di prescrizione quinquennali. Per la decorrenza pensionistica precedente a tale data, si applica il previgente termine di prescrizione decennale ridotto a cinque anni, se superiore a tale durata.

La questione cambia se, a seguito della ricostituzione della pensione, si scopre che sei a debito, in quanto verranno conteggiati 10 anni di prescrizione per il recupero degli indebiti pensionistici.

Attenzione: dal 15 luglio 2011 se sono stati commessi errori di calcolo nella liquidazione della pensione, potrai presentare domanda di ricostituzione entro 3 anni al massimo dal riconoscimento o dal primo incasso della stessa, altrimenti perderai il riconoscimento del diritto.

Infine, se la ricostituzione della pensione viene richiesta per fatti sopravvenuti non ci sono termini di decadenza, ma il calcolo viene comunque effettuato a partire dalla decorrenza originaria.

Ricostituzione della Pensione vs Supplemento di Pensione

Come già spiegato, la ricostituzione della pensione è un servizio a tutti i pensionati pubblici e privati che intendono ricalcolare il rateo pensionistico, sulla base di contributi non ancora conteggiati, antecedenti la data di decorrenza della stessa pensione.

Ma cosa succede se i contributi da conteggiare sono successivi a tale periodo? È questo il caso, per esempio, di chi percepisce già la pensione, ma effettua dei lavori iscrivendosi alla Gestione Separata.

Non si parlerà più di ricostituzione, ma di supplemento della pensione, che si configura come servizio differente che si può richiedere sempre inviato apposita domanda attraverso il portale Inps.

Si tratta, quindi, di un importo aggiuntivo che viene percepito insieme alla pensione, a meno che si tratti di un trattamento minimo, in quanto potrebbe essere assorbito dalla stessa.

Per saperne di più sull’argomento lavoro in età pensionabile, ti invitiamo a leggere l’articolo dedicato.

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