Per molte agevolazioni e bonus diventa ormai indispensabile presentare l’ISEE 2023, il famoso Indicatore della Situazione Economica Equivalente, una certificazione annuale particolarmente richiesta per accedere a numerose agevolazioni offerte dallo Stato.
Per compilare l’ISEE 2023, occorre raccogliere una serie di documenti e dati, tra cui la cosiddetta giacenza media presente sul conto corrente. Ora, sappiamo che ormai l’ISEE è precompilato, ma comunque alcune parti andranno integrate a mano presso un CAF o online.
Modello ISEE, definizione come funziona
Il modello ISEE costituisce lo strumento adottato dalla Pubblica Amministrazione per esaminare e valutare la situazione economica delle famiglie che possono usufruire di vantaggi sociali agevolati. L’accesso a questi benefici, incluso l’accesso a servizi essenziali a condizioni vantaggiose (come telefono fisso, energia elettrica, gas, ecc.), è vincolato al soddisfacimento di determinati requisiti individuali e alla situazione economica complessiva del nucleo familiare. Ciò si inserisce nell’ottica di intervenire a favore delle fasce di popolazione più svantaggiate. La legge finanziaria, che include il bilancio preventivo dello Stato, stabilisce ogni anno le misure di sostegno alle famiglie, aggiornando anche le indicazioni relative alle modalità di accesso e concessione dei bonus previsti. Da quest’anno, inoltre, per compilare l’Isee non è più necessario andare al Caf, ma si può fare l’Isee Precompilato online, per ottenere il documento in modo rapido.
Cosa si deve dichiarare nell’ISEE
A partire dal 2015, in seguito alla pubblicazione della disposizione del 28 maggio 2015 emanata dall’Agenzia delle Entrate, le istituzioni bancarie e Poste Italiane S.p.A. sono tenute a fornire le informazioni riguardanti il saldo medio annuale per le seguenti tipologie di conti:
- conto corrente;
- conto di deposito libero o vincolato;
- conto intestato a terzi individuale o globale.
Cosa significa giacenza media?
Ma cosa si intende per giacenza media annua? In particolare, essa rappresenta l’importo medio delle somme a credito del cliente in un determinato periodo, calcolato su base annua.
La media dell’importo è l’equivalente della somma annua media delle cifre a credito del cliente e rappresenta il valore detenuto sul conto medio durante un determinato periodo nell’arco dell’anno. Quando si comunicano le informazioni relative alla media annua dell’importo, è necessario seguire specifici criteri: se la media dell’importo risulta negativa, devi sempre riportare il valore zero; mentre per i conti in valuta estera, il calcolo della media dell’importo segue le norme stabilite per l’archiviazione delle relazioni finanziarie.
Infine, gli avvisi riguardanti la giacenza media annua devono essere inviati a tutti i soggetti che detengono uno dei tipi di rapporti sopra citati. In sostanza, la giacenza media altro non è che la somma del credito disponibile sul conto corrente o di qualsiasi altro strumento finanziario del soggetto, al termine di ogni giorno, divisa per 365.
Come si calcola la giacenza media di un conto?
Oggi, molte banche consentono di accedere a questo dato tramite il loro sito web o l’app, utilizzando le credenziali personali. La giacenza media su conto corrente o conto deposito è soggetta a un calcolo poiché non si riferisce al saldo in un dato momento, bensì è basata sulle medie delle giacenze presenti nell’arco di un anno solare. Calcolare la media delle giacenze giornaliere è molto semplice: si deve dividere la somma giornaliera per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito o il conto sono stati attivi, oppure ci si può recare persona presso uno sportello di una filiale o richiedere la giacenza media annua inviando un’e-mail all’istituto. Il calcolo richiede i seguenti passaggi:
- calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno;
- moltiplicare le giacenze giornaliere per i giorni in cui rimangono costanti;
- sommare le somme ottenute;
- dividere il risultato per 365 giorni.
Esempio concreto del calcolo delle giacenze nel 2023
Il procedimento per calcolare la giacenza annuale implica l’aggregazione delle giacenze giornaliere durante un intervallo temporale specifico, cui segue la divisione del totale per il numero di giorni nel predetto intervallo.
Supponiamo di avere un conto nei primi cinque giorni, con i seguenti saldi giornalieri:
- Il primo giorno: 25.000 euro
- Il secondo giorno: 28.000 euro
- Il terzo giorno: 30.000 euro
- Il quarto giorno: 22.000 euro
- Il quinto giorno: 26.000 euro
Il calcolo della giacenza media sarebbe il seguente:
25.000 + 28.000 + 30.000 + 22.000 + 26.000 = 131.000 euro
Per ottenere la giacenza media, dividiamo questa somma per il numero dei giorni, cioè 5: 131.000 euro / 5 = 26.200 euro
Quindi, la giacenza media per quei cinque giorni sarebbe di 26.200 euro.
Media delle giacenze: dove effettuare la richiesta?
Per ottenere la media delle giacenze e il saldo al 31 dicembre 2021, necessari per il calcolo dell’ISEE 2023, i titolari di conti correnti e altri strumenti finanziari presso una banca possono seguire queste opzioni per la richiesta:
- Accedere all’area riservata del proprio conto attraverso il servizio di Home Banking fornito dalla banca. All’interno di questa sezione, sarà possibile reperire le informazioni sulla media delle giacenze e il saldo;
- Rivolgersi allo sportello bancario della propria istituzione finanziaria. Qui, sarà possibile richiedere assistenza direttamente ai collaboratori della banca.
Come accennato in precedenza, ormai tutte le banche offrono l’opzione di consultare il saldo e la media delle giacenze online tramite app o sito, semplificando e velocizzando l’accesso a tali informazioni senza la necessità di recarsi fisicamente presso la filiale bancaria.
Per quanto riguarda la richiesta del saldo o della media delle giacenze presso le Poste Italiane, i titolari di conti possono: accedere all’area riservata di My Poste oppure andare direttamente allo sportello dell’ufficio Poste Italiane per un’assistenza più diretta.
A quale anno si riferisce l’ISEE 2023?
Nel calcolo dell’ISEE 2023, saranno rilevanti i redditi dichiarati nei due anni precedenti. I redditi di riferimento per l’anno 2023 corrispondono quindi a quelli dell’anno 2022 e 2021.