Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno definito nel 2006 un quadro di riferimento sulle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente. Queste competenze sono considerate essenziali per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Le 8 competenze chiave europee identificate sono: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare a imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale.

Queste competenze chiave sono considerate ugualmente importanti e strettamente interconnesse. Esse rappresentano un riferimento fondamentale per la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di conoscenze, abilità e attitudini in grado di favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale di ciascun individuo.

Cosa sono le competenze chiave europee

Le competenze chiave europee sono un insieme di abilità fondamentali per la crescita personale, l’occupazione, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva. Definite dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo del 2006, queste competenze europee rappresentano un riferimento importante per l’istruzione e la formazione in Italia e in tutta Europa.

Vediamo nel dettaglio le 8 competenze chiave europee:

  1. Comunicazione nella madrelingua: capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma orale e scritta.
  2. Comunicazione nelle lingue straniere: abilità simili alla comunicazione nella madrelingua, con in più la mediazione e la comprensione interculturale.
  3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere problemi, comprendere il mondo naturale e utilizzare la tecnologia.
  4. Competenza digitale: utilizzo consapevole e critico delle tecnologie per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
  5. Imparare ad imparare: abilità di perseverare nell’apprendimento e organizzarlo in modo efficace.
  6. Competenze sociali e civiche: saper partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa.
  7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di tradurre le idee in azione, includendo creatività, innovazione e assunzione di rischi.
  8. Consapevolezza ed espressione culturale: importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in vari mezzi di comunicazione.

Queste competenze chiave europee sono considerate essenziali per il pieno sviluppo della persona e il raggiungimento del suo potenziale in un’economia e in una società della conoscenza in continua evoluzione.

Qui il manuale sulle Competenze chiave europee RAV. Il Rav è uno strumento utilizzato dalle scuole per analizzare e valutare il proprio funzionamento e individuare aree di miglioramento. Il RAV fa parte del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) e rappresenta una fase cruciale nel ciclo di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione.

Competenze chiave europee in Italia

L’Italia ha prontamente recepito la raccomandazione europea sulle competenze chiave, introducendole già nel 2007 attraverso il decreto “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione”. Questo decreto ha creato due “contenitori” principali di competenze:

  1. Assi culturali, che prevedono le Competenze di base da conseguire al termine dell’obbligo di istruzione. Queste competenze si articolano in 4 gruppi: Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico e sociale.
  2. Competenze chiave per la cittadinanza, anch’esse da conseguire al termine dell’obbligo scolastico. Sono in totale 8 competenze, come Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare, e così via.

Quindi in Italia coesistono le competenze chiave europee e le competenze chiave di cittadinanza, con una parziale sovrapposizione e una diversa articolazione rispetto all’impostazione originaria europea.

Conclusione

La valutazione delle competenze, sia quelle chiave europee che quelle di cittadinanza, si basa sulla rilevazione di prestazioni osservabili degli studenti. Questo permette di accertare l’effettivo possesso di una data competenza, considerando non solo la dimensione cognitiva, ma anche quella affettivo-motivazionale e la consapevolezza delle strategie utilizzate.

È importante inoltre tener conto della dimensione evolutiva delle competenze, ovvero del loro miglioramento nel tempo. In Italia, per la progettazione didattica, si suggerisce di fare riferimento sia alle competenze chiave europee che a quelle chiave di cittadinanza, tenendo presente la parziale sovrapposizione e diversa articolazione tra i due insiemi di competenze.

In conclusione, la valutazione delle competenze di base e delle competenze chiave di cittadinanza rappresenta un elemento fondamentale per comprendere il livello di valutazione competenze raggiunto dagli studenti e per progettare percorsi didattici mirati al loro miglioramento nel tempo.

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