La certificazione delle competenze è un tema sempre più centrale nel mondo del lavoro, della formazione e delle politiche attive. Ma come diventare certificatore delle competenze? Qual è l’iter da seguire? Chi può svolgere questo ruolo e quali sono i requisiti richiesti?
In questo articolo analizziamo tutto ciò che c’è da sapere per diventare certificatore di competenze, con una guida pratica che ti aiuterà a orientarti in un settore in forte crescita.
Chi è il certificatore delle competenze
Il certificatore delle competenze è una figura professionale abilitata a validare e attestare le competenze acquisite da una persona, indipendentemente dal modo in cui sono state apprese: formazione, esperienza lavorativa o altre attività.
Si tratta di un ruolo fondamentale nel sistema della formazione professionale e della valutazione dei profili professionali, soprattutto nei contesti dove è richiesto il riconoscimento formale di competenze per l’accesso a determinate posizioni o percorsi formativi.
I suoi compiti principali includono:
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Valutare il livello delle competenze acquisite
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Raccogliere prove documentali e oggettive
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Redigere report valutativi
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Rilasciare attestazioni di competenze conformi agli standard nazionali e regionali
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Operare nel rispetto delle normative vigenti (es. Repertorio Nazionale delle Qualificazioni)
Come diventare certificatore di competenze: requisiti di base
Per diventare certificatore delle competenze, è necessario possedere una serie di requisiti professionali, formativi ed esperienziali, che possono variare a seconda della regione o dell’ente di accreditamento.
Requisiti tipici:
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Titolo di studio: almeno laurea triennale (in ambiti come Scienze dell’educazione, Psicologia, Giurisprudenza, Economia, o affini)
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Esperienza professionale: almeno 3 anni di attività nel settore della formazione o nella valutazione di competenze
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Competenze trasversali: capacità di ascolto, analisi, valutazione oggettiva, conoscenza dei quadri normativi
In alcune regioni, è previsto un elenco ufficiale di certificatori accreditati, cui si accede previa valutazione dei titoli.
Dove lavora un certificatore delle competenze
Chi ha acquisito l’abilitazione a fare il certificatore di competenze può operare in diversi contesti:
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Enti di formazione accreditati
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Centri per l’impiego
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Agenzie per il lavoro
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Organismi di certificazione riconosciuti
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Associazioni professionali
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Società di consulenza HR
Il ruolo è spesso svolto in collaborazione con soggetti istituzionali o in progetti co-finanziati (es. Fondo Sociale Europeo, PNRR, iniziative regionali).
L’iter per diventare certificatore delle competenze
1. Verifica dei requisiti regionali
Poiché la regolamentazione può variare, il primo passo è verificare i criteri stabiliti dalla tua regione. Molti territori hanno attivato sistemi di riconoscimento e accreditamento dei certificatori.
Consulta il sito della Regione di appartenenza o degli Enti di Formazione Accreditati per sapere se esiste un percorso formativo obbligatorio o una procedura di iscrizione.
2. Formazione specifica
In alcuni casi è richiesto un corso di formazione specifico per certificatori delle competenze, che include:
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Quadro europeo delle qualifiche (EQF)
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Normative nazionali e regionali
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Metodologie per l’analisi delle competenze
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Tecniche di raccolta e valutazione delle evidenze
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Gestione dei colloqui di bilancio
I corsi sono spesso organizzati da enti di formazione riconosciuti o università.
3. Iscrizione in elenchi ufficiali (se previsti)
Dopo la formazione e la verifica dei requisiti, potresti dover presentare una domanda di iscrizione in un registro o elenco regionale. A volte è prevista anche una prova finale o una valutazione da parte di una commissione.
4. Inizio dell’attività
Una volta ottenuto il riconoscimento, potrai operare come certificatore di competenze per conto di enti terzi o in forma autonoma, nel rispetto delle normative vigenti.
Competenze e strumenti utili
Per essere efficaci in questo ruolo, occorre padroneggiare una serie di strumenti e metodologie.
Competenze chiave:
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Capacità valutativa oggettiva
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Competenze comunicative
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Conoscenza dei quadri normativi europei e italiani (es. EQF, SNV)
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Analisi documentale
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Redazione di report certificativi
Strumenti utili:
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Griglie di osservazione e check-list
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Portafogli delle competenze
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Repertori delle qualifiche
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Software per la gestione delle evidenze documentali
Sbocchi professionali e crescita
Diventare certificatore delle competenze apre la strada a una carriera trasversale, con molteplici applicazioni:
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Collaborazioni con enti pubblici per il riconoscimento dei crediti formativi
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Partecipazione a progetti europei su occupabilità e inclusione
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Incarichi come valutatore per corsi regionali e nazionali
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Attività di supporto alla mobilità professionale e all’orientamento
In un mercato del lavoro sempre più orientato alle competenze reali, questa figura sarà sempre più richiesta.
Conclusione
Capire come diventare certificatore delle competenze significa investire in un ruolo altamente strategico, capace di generare valore per le persone, le aziende e i sistemi formativi. Se possiedi le giuste competenze, la capacità di valutare in modo oggettivo e la volontà di contribuire a un sistema professionale più meritocratico, questo è il percorso giusto per te.
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