Nel mondo della formazione professionale, molti aspirano a offrire corsi riconosciuti, ma non tutti sanno come aprire un ente di formazione accreditato. Che si tratti di un centro per disoccupati, lavoratori, professionisti o aziende, ottenere l’accreditamento significa poter erogare corsi validi, finanziati o riconosciuti da enti pubblici.
Questa guida ti spiega passo dopo passo come diventare ente di formazione accreditato, quali sono i requisiti richiesti, le differenze tra ente accreditato e non, e come interfacciarsi con il MIM con le Regioni italiane per iniziare legalmente e in modo professionale.
Perché diventare un centro di formazione accreditato
Aprire un centro di formazione professionale accreditato consente di:
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offrire corsi validi per l’ottenimento di qualifiche riconosciute
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accedere a bandi pubblici, fondi interprofessionali e fondi europei
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collaborare con scuole, aziende, enti pubblici e privati
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partecipare a gare di appalto e programmi formativi finanziati
A differenza di chi decide di aprire un centro di formazione non accreditato, l’ente accreditato ha maggiore autorevolezza, accesso a fondi pubblici e più appeal sul mercato della formazione.
Differenza tra ente accreditato e centro privato
Esistono due possibilità quando si vuole avviare un’attività formativa:
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aprire un centro privato non accreditato, che può offrire corsi liberi (es. corsi online, seminari, aggiornamenti), ma senza valore legale
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diventare centro di formazione accreditato, che permette di erogare corsi con valore giuridico, titoli spendibili e iscrizione agli elenchi ufficiali
Il secondo modello, sebbene più complesso da realizzare, è quello che consente una crescita più solida, duratura e professionale.
Come aprire un ente di formazione accreditato
Per capire come aprire un centro di formazione accreditato, è importante sapere che l’accreditamento è rilasciato dalle Regioni o Province Autonome. La procedura varia da Regione a Regione, ma gli elementi fondamentali sono:
1. Costituzione dell’ente
Può essere una società (SRL, SRLS, cooperativa), un’associazione o una fondazione. Serve un atto costitutivo e uno statuto coerente con l’attività di formazione.
2. Sede formativa idonea
L’ente deve disporre di una sede conforme alle normative in tema di sicurezza, accessibilità, spazi e dotazioni tecniche (aule, computer, materiale didattico).
3. Personale qualificato
È obbligatoria la presenza di un responsabile della formazione, un responsabile amministrativo e uno per la qualità. Tutte le figure devono avere esperienza e titoli coerenti.
4. Sistema di gestione qualità
L’ente deve dimostrare l’utilizzo di un sistema di gestione qualità, anche non certificato, ma documentato e strutturato (alcune Regioni richiedono certificazioni ISO 9001 o similari).
5. Presentazione della domanda
Ogni Regione ha un proprio portale per l’invio telematico della domanda di accreditamento. La richiesta va corredata da moduli, CV, allegati tecnici e documentazione della sede.
6. Iscrizione all’Albo
Superata la fase istruttoria, l’ente viene inserito nell’Albo Regionale degli Enti Accreditati. Da quel momento può partecipare a bandi e avviare corsi riconosciuti.
Requisiti per un centro di formazione professionale
Chi desidera sapere quali sono i requisiti di un centro di formazione professionale deve tener conto di cinque ambiti:
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Giuridico: forma legale definita e stabile
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Strutturale: sede fisica conforme
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Organizzativo: ruoli e organigramma chiari
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Professionale: staff esperto e formato
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Gestione qualità: monitoraggio, valutazione e miglioramento continuo
Questi requisiti sono alla base di tutte le domande di accreditamento, anche se possono variare nei dettagli da una Regione all’altra.
Accreditare un corso di formazione privata
In alcune Regioni è possibile accreditare un corso di formazione privata senza accreditare l’intero ente. È una soluzione adatta a chi vuole avviare pochi corsi mirati, come quelli legati a figure regolamentate (es. corsi OSS, sicurezza, ecc.).
La procedura è semplificata, ma richiede comunque il rispetto di standard strutturali e didattici. Inoltre, il corso deve corrispondere a una qualifica del Repertorio Regionale.
Come diventare ente di formazione accreditato MIM
Alcuni enti scelgono anche di ottenere l’accreditamento presso il Ministero dell’Istruzione. In questo caso, l’accreditamento avviene tramite la piattaforma S.O.F.I.A. e consente di:
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erogare formazione ai docenti
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partecipare a iniziative scolastiche come PCTO e percorsi integrati
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organizzare aggiornamenti professionali riconosciuti
Per diventare ente di formazione accreditato MIM, servono requisiti aggiuntivi, tra cui esperienza nel settore educativo, una sede fisica, un’offerta formativa coerente e personale docente con titoli idonei.
Quanto costa aprire un ente di formazione
I costi variano in base al tipo di struttura, al numero di corsi e alla Regione di riferimento. Tra le voci principali ci sono:
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apertura del soggetto giuridico (SRL, associazione, ecc.)
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affitto o adeguamento della sede
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gestione tecnica e software per la didattica
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retribuzione dello staff
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eventuale consulenza per accreditamento e normativa
A fronte di un investimento iniziale, il ritorno può essere molto interessante se si accede a fondi PNRR, regionali o europei. Gli enti accreditati, infatti, possono offrire corsi gratuiti finanziati o a pagamento con valore riconosciuto.
Conclusione
Capire come aprire un ente di formazione accreditato è il primo passo per entrare nel mondo della formazione professionale con serietà e riconoscimento istituzionale. Non si tratta solo di avviare un’attività, ma di costruire un servizio stabile, utile e in grado di attrarre sia utenti privati che aziende e pubbliche amministrazioni.
Se hai una sede adeguata, un team competente e la volontà di investire in un progetto a lungo termine, oggi è il momento giusto per iniziare.
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