Il mestiere di copywriter resiste a qualsiasi cambiamento culturale e tecnologico, e non è escluso che possa reinventarsi ancora con l’intelligenza artificiale: la scrittura infatti può assumere la forma di mezzo di informazione, intrattenimento e arte e strumento di persuasione commerciale.
L’obiettivo primario della scrittura come forma d’arte e intrattenimento è intrattenere. I soli limiti imposti derivano dal gradimento del pubblico. Nella scrittura come mezzo di persuasione commerciale, invece, l’obiettivo è raggiungere gli obiettivi di un’organizzazione/azienda con scopi che generalmente sono di vendita. La creatività deve sottostare a precisi vincoli dettati dal mercato e deve rispettare le norme relative alla comunicazione commerciale. Nel nostro Paese, per esempio, non sono consentite le pubblicità palesemente comparative.
È necessario rispettare specifiche norme per quanto concerne la pubblicità in alcuni settori come quello farmaceutico.
Cosa fa un copywriter specializzato in scrittura come mezzo di persuasione commerciale
Il copywriting è la redazione di testi pubblicitari, finalizzato ad attirare l’attenzione del pubblico di riferimento e indurre il lettore a compiere una determinata azione, come per esempio acquistare un prodotto o usufruire di un determinato servizio. Il copywriting, dunque, non è pura arte. L’obiettivo primario è la promozione di un marchio.
Il copywriter scrive testi coinvolgenti rivolti al target di riferimento seguendo precise strategie di marketing aziendale, utilizzando tecniche di comunicazione persuasiva e inserendo nel testo parole chiave in modo strategico per l’ottimizzazione sui motori di ricerca.
I copywriter possono redigere testi destinati ai settori merceologici più disparati, dalla moda alla tecnologia. Tra le tipologie di testi prodotti da un o una copywriter ci possono essere:
- contenuti per siti web e blog;
- landing page;
- newsletter;
- testi per campagne pubblicitarie,
- annunci pubblicitari;
- guide e content marketing;
- contenuti per cataloghi, brochure e dépliant;
- script per video e spot televisivi o radiofonici.
I copywriter creano contenuti per ogni tipo di media, dalla stampa alla televisione, dalla radio al web, adeguando di volta in volta il linguaggio al canale di comunicazione. Si tratta solitamente di un lavoro ben retribuito, con uno stipendio medio che in genere ammonta a circa 35.000 euro annui.
Copywriter per e-commerce e online store
L’obiettivo di un copywriter che si occupa della scrittura di contenuti per e-commerce e online store è quello di indurre i visitatori ad aggiungere al carrello i prodotti associati a quelli che desiderano acquistare o a usufruire del servizio offerto dal portale. A seconda della dimensione del catalogo del proprio e-commerce e della frequenza degli aggiornamenti del sito, è possibile scegliere tra il cross-selling automatico o manuale.
I visitatori hanno la possibilità di vagliare l’abbondanza e la varietà di prodotti offerti da catalogo, sentendosi rassicurati nel constatare che altri utenti hanno scelto gli stessi articoli.
Dal punto di vista del venditore il cross-selling è un modo concreto per incrementare la propria notorietà, conoscere meglio i clienti, rafforzare il servizio offerto al cliente accompagnandolo nell’acquisto.
La posizione nei confronti della concorrenza risulterà rafforzata, proprio perché dimostrerete di conoscere a fondo i clienti, accompagnandoli nelle loro scelte. Avrete modo di trarre pienamente profitto dalla ricchezza del vostro catalogo, rendendo visibili prodotti che altrimenti rischierebbero di passare in secondo piano.
Si prendano ad esempio i contenuti a corredo dei servizi offerti dalla piattaforma Netbet.it, che riflettono precisamente questo aspetto.
Tuttavia, nel cross-selling, è importante non commettere passi falsi. Il copywriter non deve dare al cliente la sensazione di essere forzato. Evitate di sommergere i vostri clienti con offerte complementari, perché possono rivelarsi controproducenti e portare i visitatori ad abbandonare il sito senza aver portato a termine nemmeno il primo acquisto.
Oltre al cross-selling, segnaliamo anche la tecnica dell’upselling, che consiste sostanzialmente nel mostrare altri prodotti simili ma appartenenti a una fascia di prezzo più alta. I visitatori sono pertanto invitati a consultare prodotti appartenenti ad un livello superiore.