Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per la Vigilanza Privata e i Servizi Fiduciari disciplina i rapporti di lavoro tra le aziende del settore e i dipendenti impiegati in servizi di sicurezza, sorveglianza e controllo. Questo contratto è fondamentale per stabilire diritti, doveri, livelli retributivi e condizioni normative per i lavoratori.

Nel tempo, il CCNL ha subito numerosi aggiornamenti, l’ultimo dei quali ha introdotto importanti novità in tema di retribuzioni, TFR, inquadramenti e orario di lavoro. Vediamo in dettaglio cosa prevede e come orientarsi tra le disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Vigilanza Privata.

A chi si applica il CCNL Vigilanza Privata

Il contratto si applica a tutti i lavoratori dipendenti di:

  • Istituti di vigilanza armata e non armata
  • Aziende di servizi fiduciari (controllo accessi, reception, guardiania, portierato)
  • Società che svolgono servizi di sicurezza complementare in ambito pubblico e privato

Inquadramenti e livelli contrattuali

Il contratto prevede diverse qualifiche e livelli retributivi, in base al ruolo svolto. Tra i più diffusi:

  • 4° livello: impiegati amministrativi, operatori fiduciari
  • 5° livello: addetti al controllo accessi, portierato, sorveglianza non armata
  • GPG (Guardie Particolari Giurate): profili operativi soggetti a specifici obblighi normativi e formazione

Ogni livello prevede una retribuzione base mensile, integrata da eventuali indennità, scatti di anzianità e compensi per lavoro straordinario o notturno.

Orario di lavoro e turnazioni

Il CCNL prevede una durata settimanale dell’orario di lavoro di 40 ore, con possibilità di articolazione su turni h24, anche festivi e notturni, soprattutto per le GPG.

Nel caso dei servizi fiduciari, i turni sono solitamente giornalieri, ma possono includere straordinari in funzione delle necessità operative.

TFR e liquidazione: cosa sapere

Maturazione del TFR

Il Trattamento di Fine Rapporto si accumula mensilmente, sulla base della retribuzione utile. Include:

  • Paga base
  • Scatti di anzianità
  • Indennità fisse e continuative

Liquidazione del TFR

Alla cessazione del rapporto di lavoro, il lavoratore ha diritto al pagamento del TFR maturato. Le tempistiche sono:

  • Entro 45 giorni dalla data di cessazione
  • Il pagamento avviene tramite bonifico bancario o altro mezzo tracciabile

Nel caso del CCNL Servizi Fiduciari, la questione TFR è spesso oggetto di attenzione da parte dei lavoratori, in quanto la retribuzione è generalmente più bassa rispetto al comparto vigilanza armata. Tuttavia, anche per questi profili il TFR matura regolarmente.

Aspetti retributivi: cosa trovi in busta paga

Una busta paga nel settore della vigilanza privata può includere:

  • Paga base mensile, secondo il livello
  • Indennità di cassa, rischio, notturno, festivo (per GPG)
  • Straordinari, maggiorazioni per turni
  • TFR accantonato
  • Trattenute previdenziali e fiscali

Un impiegato amministrativo al 4° livello con contratto CCNL Vigilanza può aspettarsi una retribuzione base netta compresa tra i 1.000 e i 1.200 euro mensili, cui si aggiungono gli elementi variabili.

CCNL Vigilanza privata e Servizi Fiduciari 2018: stato e rinnovi

L’ultimo contratto collettivo firmato nel 2013 e rinnovato nel 2018 è ancora oggi riferimento normativo, ma è in attesa di aggiornamento, con tavoli aperti tra sindacati e datori di lavoro per:

  • Aumenti retributivi
  • Riforma degli inquadramenti
  • Maggiore tutela dei lavoratori dei servizi fiduciari

Molti lavoratori denunciano bassi salari e carichi di lavoro elevati, specialmente nei servizi non armati. Il rinnovo del contratto è dunque atteso per migliorare le condizioni generali del settore.

Conclusione

Il CCNL Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari è uno strumento fondamentale per regolare diritti e doveri dei lavoratori del settore sicurezza. Conoscere il contratto è essenziale per comprendere il proprio inquadramento, la retribuzione, le ferie, il TFR e tutte le condizioni che regolano il rapporto di lavoro. In caso di dubbi o controversie, è sempre consigliabile rivolgersi a un sindacato o a un consulente del lavoro per una consulenza mirata.

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