Ricevere una lettera di licenziamento è uno degli eventi più delicati nella vita lavorativa. Che sia previsto o improvviso, rappresenta un momento di cambiamento che può generare confusione, incertezza e, a volte, difficoltà economiche. Tuttavia, sapere cosa fare subito dopo può aiutare a gestire la situazione in modo più lucido e organizzato.
Molti si chiedono: dopo la lettera di licenziamento cosa fare? Oppure cosa devo fare con la lettera di licenziamento? In questa guida vengono illustrati tutti i passaggi fondamentali per affrontare correttamente questo momento, tutelare i propri diritti e avviare un nuovo percorso lavorativo.
Leggere con attenzione la lettera ricevuta
Il primo passo è analizzare il contenuto della lettera per comprendere bene la natura del licenziamento. La comunicazione deve essere formale e scritta, con indicazione chiara della data di cessazione del rapporto di lavoro e della motivazione.
È importante verificare:
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Se viene indicato il motivo (giusta causa, giustificato motivo soggettivo o oggettivo, fine contratto)
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Se viene specificata una data di decorrenza
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Se è previsto un periodo di preavviso oppure un’indennità in sostituzione
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Se la lettera è firmata e se è stata consegnata secondo modalità valide (raccomandata, PEC, consegna a mano)
Queste informazioni saranno determinanti per sapere come comportarsi nei giorni successivi.
Controllare la presenza o meno del preavviso
In molti casi, il contratto collettivo applicabile prevede che il lavoratore riceva un preavviso di licenziamento, la cui durata varia in base all’anzianità e al livello contrattuale. Se il datore di lavoro decide di non far svolgere il preavviso, deve pagare un’indennità sostitutiva.
Se il preavviso è presente:
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Il lavoratore continua a prestare servizio fino alla scadenza
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Ha diritto alla retribuzione piena
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Può usufruire di permessi retribuiti per cercare un nuovo lavoro
Se il preavviso è omesso, il rapporto di lavoro si considera concluso con effetto immediato, ma deve essere indennizzato economicamente.
Richiedere le spettanze finali
Alla fine del rapporto di lavoro, il dipendente ha diritto a ricevere tutte le somme maturate fino a quel momento. Tra queste rientrano:
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Retribuzione del mese in corso
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Ratei di tredicesima e, se prevista, quattordicesima
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Indennità per ferie non godute
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Trattamento di fine rapporto (TFR)
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Indennità sostitutiva del preavviso, se non lavorato
È importante richiedere una busta paga di cessazione o un documento riepilogativo che elenchi chiaramente le somme liquidate.
Ottenere tutta la documentazione necessaria
Una volta cessato il rapporto, il datore di lavoro deve consegnare al lavoratore alcuni documenti essenziali per i successivi adempimenti:
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Certificato di cessazione del rapporto
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Certificazione Unica (CU)
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Attestazione del TFR
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Documentazione utile per la richiesta della NASpI
Conservare accuratamente questa documentazione è fondamentale, sia per ottenere l’indennità di disoccupazione sia per eventuali future assunzioni.
Verificare il diritto alla NASpI
Chi perde il lavoro involontariamente può avere diritto all’indennità di disoccupazione NASpI, a condizione che siano soddisfatti alcuni requisiti:
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Almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni
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Almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti
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Stato di disoccupazione involontaria (quindi licenziamento o contratto scaduto)
La domanda va presentata entro 68 giorni dalla fine del rapporto, tramite il portale INPS oppure attraverso un patronato.
Valutare la possibilità di impugnare il licenziamento
Se si sospetta che il licenziamento sia illegittimo, discriminatorio o non motivato in modo adeguato, è possibile impugnarlo per via legale. L’impugnazione deve avvenire in due fasi:
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Entro 60 giorni dalla ricezione della lettera, con una comunicazione scritta
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Entro 180 giorni dall’impugnazione, con ricorso davanti al giudice del lavoro
In questi casi, è consigliabile rivolgersi a un legale esperto in diritto del lavoro o a un sindacato, per valutare i margini di contestazione.
Aggiornare il curriculum e iniziare la ricerca
Il licenziamento può essere anche l’occasione per rimettersi in gioco professionalmente. È utile aggiornare il proprio curriculum vitae e iniziare subito la ricerca di nuove opportunità.
Attività consigliate:
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Iscriversi ai principali portali di ricerca lavoro
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Registrarsi presso il centro per l’impiego della propria zona
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Valutare la partecipazione a corsi di aggiornamento o riqualificazione
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Riconnettersi con ex colleghi e contatti professionali
Rimanere attivi e propositivi aiuta a gestire meglio il cambiamento e a ridurre i tempi di inattività.
Verificare se vi sono clausole vincolanti nel contratto
Nel contratto individuale di lavoro potrebbe essere stata inserita una clausola di non concorrenza, che vieta al lavoratore di svolgere determinati ruoli o attività per un certo periodo dopo la cessazione. In questo caso:
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La clausola deve essere limitata nel tempo e nello spazio
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Deve prevedere una compensazione economica
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Deve essere stata sottoscritta separatamente
È importante leggere attentamente il contratto per evitare violazioni involontarie.
Comunicare la nuova situazione a enti e istituzioni
Una volta cessato il rapporto, è bene aggiornare la propria posizione anche presso altri enti:
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INPS (per prestazioni in corso o nuove domande)
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Centro per l’impiego (per registrare lo stato di disoccupazione)
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CAF e patronati (per verificare eventuali agevolazioni)
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Agenzie interinali o di somministrazione (per eventuale ricollocamento)
La comunicazione puntuale consente di accedere prima a nuovi strumenti di sostegno e a opportunità di reinserimento.
Conservare tutta la documentazione
È importante archiviare con cura ogni documento relativo al licenziamento, anche se in formato digitale:
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Copia della lettera di licenziamento
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Ultime buste paga
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CU
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Contratto di lavoro
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Eventuali comunicazioni aziendali
Questa documentazione potrebbe essere richiesta in caso di verifiche fiscali, contenziosi o per la prossima assunzione.
Conclusione
Capire cosa fare dopo la lettera di licenziamento è il primo passo per affrontare con lucidità un momento di cambiamento. Conoscere i propri diritti, raccogliere i documenti necessari e attivarsi tempestivamente per cercare un nuovo impiego permette di limitare i danni economici e psicologici, e trasformare una difficoltà in un’opportunità di crescita.
Ogni licenziamento va affrontato con consapevolezza, senza lasciarsi sopraffare. Seguendo questi passaggi, è possibile tutelarsi, reagire in modo costruttivo e ripartire con maggiore determinazione.
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