Una volta che l’Inps ha accolto la domanda di disoccupazione, quando arrivano i soldi?
Si tratta di una domanda molto comune tra chi percepisce questo tipo di indennità, dal momento che, la perdita del lavoro, costringe il soggetto a dover fare i conti con una realtà nuova e l’incertezza di non disporre più di uno stipendio fisso.
Cerchiamo allora di fare chiarezza sui tempi di erogazione dell’indennità di disoccupazione.
Disoccupazione: quando richiederla
Può sembrare banale dover chiarire quando va presentata domanda per quella che comunemente chiamiamo disoccupazione, ma che nel linguaggio tecnico prende il nome di NASpI o DIS-COLL (se richiesta da lavoratori CO.CO.CO).
Eppure, bisogna sapere che non tutti coloro che perdono l’occupazione ne hanno diritto.
Per poter presentare la domanda, infatti, sono necessari alcuni requisiti fondamentali:
- essere un lavoratore assunto con contratto di lavoro dipendente;
- aver perso l’occupazione per cause non dipendenti dalla propria volontà, per giusta causa o risoluzione del rapporto di lavoro su base consensuale;
- aver maturato, alla data di cessazione del rapporto di lavoro, 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti;
- non essere dipendenti della Pubblica amministrazione assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato; un operaio agricolo a tempo determinato; non essere titolare di assegno di invalidità e non avere maturato i requisiti per richiedere la pensione.
Come richiedere la NASpI
Il diritto all’indennità di disoccupazione non scatta automaticamente in conseguenza della perdita del lavoro, ma richiede la presentazione di un’apposita domanda all’Inps. Questa va compilata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale dell’Istituto. In alternativa si può richiedere il supporto di un Caf o di un Ente di Patronato o avvalersi del Contact Center Inps, chiamando il numero verde 803164.
Una volta inviata la domanda, è possibile monitorare lo stato di avanzamento della stessa accedendo alla propria area riservata direttamente sul sito Inps. Qui, inoltre, è possibile seguire tutti gli aggiornamenti in merito a date di pagamento, avvisi, comunicazione, ecc…
Domanda di disoccupazione accolta: quando il pagamento?
Cerchiamo ora di capire quanto tempo impiega l’Inps ad effettuare il pagamento della prima rata NASpI dopo l’accoglimento della domanda.
Di norma, solitamente il primo pagamento viene effettuato dall’Inps trascorsi 30 giorni dall’accoglimento della domanda, con decorrenza dalla data di cessazione del rapporto di lavoro se la domanda è stata presentata entro 8 giorni dalla suddetta data ovvero dalla quella di presentazione della domanda se questa è stata inoltrata trascorsi gli 8 giorni ma entro il termine legale di 60 giorni.
Può succedere, però, che il primo pagamento venga effettuato anche dopo 40 giorni fino ad un massimo di 60.
In altri casi, invece, può accadere che il pagamento venga effettuato entro 15 giorni dalla data di accoglimento della domanda di disoccupazione. In questo caso però c’è da precisare che l’entità dell’importo è inferiore a quella spettante con l’assegno NASpI e che per i primi mesi la situazione che si viene a determinare sia quella di un pagamento frammezzato ogni due settimane, per poi stabilizzarsi nei mesi successivi e fino al termine del diritto alla prestazione.
NASpI 2023 Nuove Regole
A partire da gennaio 2022 sono entrate in vigore nuove regole che di fatto vanno ad incidere sull’importo percepito, come abbiamo avuto modo di approfondire nell’articolo NASpI 2023: Ecco cosa cambia.
Queste prevedono, infatti, una riduzione della somma erogata del 3% a partire dal:
- sesto mese di fruizione;
- ottavo mese per gli over 55.
In precedenza, già esisteva questa regola, che prevedeva, però, il taglio dell’importo in percentuale maggiore e un’applicazione anticipata, rispetto a quella attuale, della regola.
Per quanto riguarda, invece, l’importo della NASpI, questo corrisponde di norma al 75% della retribuzione media mensile percepita negli ultimi 4 anni, a cui si aggiunge un ulteriore 25% se l’importo ottenuto dal calcolo è superiore ad un tetto massimo stabilito dalla legge, che per il 2023 è pari a 1.227,55 euro.