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Pagamento Reddito di Cittadinanza Luglio 2023

Pagamento Reddito di Cittadinanza Luglio 2023

Manca ormai poco al pagamento della rata di luglio del Reddito di Cittadinanza. Purtroppo per molti beneficiari sarà l’ultima rata.

Con l’entrata in vigore del Decreto Lavoro, varato dal Governo Meloni, la prestazione a sostegno del reddito, attiva dal 2019, subisce una prima brusca frenata, sostituita dal 1 settembre da una nuova misura e poi, dal 2024, dall’Assegno di Inclusione.

Cosa succede, quindi, a luglio?

In questa breve guida troverai tutte le informazioni utili sui pagamenti previsti a luglio e su cosa accadrà a partire da settembre.

Quando viene Pagato il Reddito di Cittadinanza a Luglio 2023

Partiamo subito dall’argomento che più ci interessa: il calendario dei pagamenti previsti per luglio 2023. Come accennato, per molti questa sarà l’ultima ricarica. Altri continueranno, invece, a beneficiare della misura nel limite stabilito dei 7 mesi di erogazione. Limite quest’ultimo che non si applica a nuclei familiari al cui interno ci sono:

  • Persone con disabilità ai fini Isee;
  • Minorenni;
  • Persone con almeno sessant’anni di età.

Per queste categorie, infatti, l’erogazione del RDC continuerà fino a dicembre 2023.

Per questo mese, però, il Reddito di Cittadinanza (così come la Pensione di Cittadinanza) verrà corrisposto con le solite modalità. Per quanto attiene alle date, queste sono:

  • 15/16 luglio a chi lo riceve per la prima volta
  • 27-29 luglio a tutti gli altri.

A questo punto è lecito domandarsi: cosa accade dopo luglio? Bisognerà attendere settembre, quando entrerà in vigore una nuova misura.

Da Settembre il via a Supporto per la Formazione e il Lavoro

A partire dal 1 settembre, sulla base di quanto approvato dal Decreto Lavoro 2023, entrerà in vigore la nuova misura Supporto per la Formazione e il Lavoro, un sussidio economico pari a 350 euro per 12 mensilità, destinato ai cosiddetti “occupabili” non più destinatari del Reddito di Cittadinanza.

Chi rientra, nello specifico, in questa categoria? Si tratta di soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni di età, con un ISEE fino a 6mila euro, ma che non sono in possesso dei requisiti necessari per richiedere l’Assegno di Inclusione, di cui parleremo a breve.

Chi ha i requisiti sopra citati, quindi, può presentare domanda per questa nuova misura, che prevede, oltre l’erogazione del sussidio economico, anche una serie di attività finalizzate all’inserimento lavorativo, quali progetti di formazione, orientamento, di qualifica o riqualificazione professionale e tutte quelle connesse alle politiche attive del lavoro. 

Dal 1 gennaio 2024 questa misura dovrebbe affiancarsi all’Assegno di Inclusione, il nuovo strumento che sostituirà definitivamente il Reddito di Cittadinanza.

Assegno di Inclusione: cos’è

L’Assegno di Inclusione è, al pari del RDC e del Supporto per la Formazione e il Lavoro, un sussidio economico pari a 480 euro erogato per 18 mensilità (rinnovabili per ulteriori 12 mesi), accompagnato da percorsi finalizzati all’inclusione sociale e lavorativa. A differenza del Supporto per la Formazione e il Lavoro, questo strumento è destinato a nuclei familiari con Isee non superiore a 9.360 euro (come quello richiesto per il Reddito di cittadinanza ) in cui è presente: 

  • un minore; 
  • una persona con disabilità;
  • un over 60.

Tutti i beneficiari, poi, per godere in toto della misura, dovranno sottoscrivere un Patto di Attivazione, al fine di essere inseriti nei percorsi formativi sopra descritti.

Reddito di Cittadinanza Oggi

In attesa che le nuove misure entrino in vigore, vediamo allo stato attuale come è strutturato il Reddito di Cittadinanza. 

Ricordiamo che dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, il RDC ha subito alcune modifiche, le più rilevanti dei quali:

  • riduzione del beneficio a soli 7 mesi (salvo per i nuclei familiari con minori, disabili o over 60);
  • abbassamento della soglia ISEE a 9.360 euro;
  • nuovi obblighi per gli occupabili (frequenza di un corso di formazione o riqualificazione; completamento del ciclo di studi obbligatori; collocamento, da parte dei Comuni, in lavori socialmente utili per tutti i beneficiari; obbligo ad accettare la prima offerta di lavoro).

Nessuna variazione, invece, ha riguardato gli importi, che continuano ad essere gli stessi, ossia:

  • 500 euro per i singoli percettori (che salgono a 1050 euro al mese per nuclei familiari con più componenti)
  • ulteriori 280 euro spettanti a chi è titolare di contratto di locazione (per quelli di mutuo, l’ulteriore quota è pari a 150 euro).

Cifre che subiscono lievi variazioni in caso di Pensione di Cittadinanza.

Contatti Utili

Non hai ricevuto la rata di luglio del Reddito di Cittadinanza o questa tarda ad arrivare? In questo caso, l’unico supporto è offerto dal Contact Center Inps, contattabile ai numeri 803 164(da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile), che saprà fornirti tutte le indicazioni in merito ad eventuali problemi riscontrati.

Si fa presente che per consentire all’operatore di accedere alla pratica è necessario premunirsi di:

  • codice fiscale del titolare del Reddito;
  • numero di protocollo della pratica.

Approfondimenti

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