Quanto Guadagna un Pedagogista

Effettuando una ricerca sulle opportunità lavorative in ambito educativo, puoi imbatterti certamente nella figura del pedagogista, intorno alla quale spesso aleggiano dubbi e incomprensioni, dal momento che si tratta di una professione complessa e ricca di sfaccettature.

Vediamo allora di cosa si occupa un pedagogista, il percorso di studi da seguire per intraprendere questa carriera e lo stipendio medio che andresti a guadagnare.

Cosa fa un Pedagogista

Definire in maniera univoca la figura del pedagogista non è semplice, in quanto si tratta di una professione flessibile, che prende in carico persone di ogni età, all’interno di contesti socio-educativi e socio-assistenziali. Può avere nozioni di psicologia, ma la sua figura professionale è diversa da quella dello psicologo, e anche gli ambiti di lavoro sono completamente differenti.

Più in generale, è considerato uno specialista dell’educazione e della formazione, in grado di individuare i bisogni ad essi correlati e pianificare di conseguenza una serie di interventi, capaci di migliorare la qualità della vita delle persone convolte.

Poiché il termine pedagogista in origine indicava “colui che guida il bambino”, molte persone ritengono erroneamente che questa figura professionale possa intervenire solo in età evolutiva; in realtà, il suo supporto è rivolto a persone di qualsiasi età, anche perché la formazione è un processo che riguarda tutta la vita.

Nel concreto, in ambito scolastico il pedagogista può organizzare attività educative per potenziare abilità presenti nei bambini con difficoltà di apprendimento; nel caso di persone anziane, invece, il suo intervento può essere richiesto per stimolare le capacità cognitive e prevenire o rallentare la degenerazione di demenze.

Dove lavora un Pedagogista

Anche se non si sente nominare spesso la figura del pedagogista, devi sapere che ha la facoltà di operare in numerosi ambiti, anche se certamente quello più diffuso è il settore scolastico.

In questo contesto, infatti, diventa un punto di riferimento nell’elaborazione di programmi educativi da sottoporre a bambini e ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA) o con particolari necessità educative (BSE); così come lo si può ritrovare nelle attività extra scolastiche e di orientamento. 

Un altro ambito dove opera il pedagogista e che abbiamo già accennato riguarda le strutture socio-assistenziali oppure socio-sanitarie; dunque, si parla non solo di attività studiate per individui anziani, ma anche per altre tipologie di pazienti, come disabili oppure persone ospitate all’interno delle comunità.

Il pedagogista può esercitare la sua professione anche in ambito legale, per esempio in qualità di consulente tecnico d’ufficio, intervenendo in caso di affidi, adozioni, abusi e maltrattamenti su minori, così come nella criminalità minorile.

Infine, come pedagogista puoi decidere di aprire uno studio privato o associato, con regolare partita IVA, per fornire alle famiglie, genitori o figli con anziani a carico, una consulenza pedagogica.

Percorso di studi per diventare Pedagogista

Se stai pensando di intraprendere questa carriera, devi sapere che per diventare pedagogista è necessario seguire un lungo percorso di studi, che prevede almeno una laurea magistrale oppure di II livello.

Per ottenere tale titolo di studio, tuttavia, è indispensabile essere già in possesso della laurea triennale, più precisamente in Scienze dell’Educazione e della Formazione, con codice L-19. È bene precisare che alla fine di questo percorso puoi già cominciare ad esercitare la professione di Educatore Professionale.

Per diventare pedagogista, tuttavia, è necessario affiancare alla laurea triennale L-19 quella magistrale, scegliendo una fra le seguenti classi:

  • LM-50 Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi
  • LM-57 Scienze dell’Educazione degli Adulti e della Formazione Continua
  • LM-85 Scienze Pedagogiche
  • LM-93 Teorie e Metodologie dell’E-learning e della Media Education

Concluso il tuo percorso di studi, potrai esercitare la professione senza sostenere l’esame di stato, in quanto si tratta di un figura professionale che non dispone di un albo di riferimento.

È comunque consigliato iscriversi ad un’associazione di categoria, per una maggiore tutela dei pazienti, oltre a proseguire nella propria formazione con corsi di specializzazione, al fine di garantire prestazioni e competenze sempre aggiornati.

Per la tutela della professione, in Italia ci sono due grandi associazioni di pedagogisti, la Anpe e l’Aiped, ed entrambe offrono servizi di natura informativa e consulenziale ai propri associati.

Quanto Guadagna un Pedagogista

Ora che abbiamo delineato con maggior chiarezza di cosa si occupa, quali sono gli ambiti in cui opera e il percorso di studi da intraprendere per avviare questo tipo di carriera, scopriamo quanto guadagna un pedagogista.

Prima di tutto bisogna precisare che non esiste una cifra univoca, in quanto la paga mensile è influenzata da molteplici fattori, come il grado di anzianità e l’ambito lavorativo; per esempio, ad inizio carriera e in qualità di stagista o tirocinante, potresti guadagnare 750€ netti mensili, se non persino 500€.

È chiaro che una volta avvenuta l’assunzione lo stipendio andrà ad aumentare, raggiungendo una media generale di 1.150€ al mese, che equivalgono a circa 20.000€ lordi annui.

Ciò che può contribuire a far aumentare ulteriormente il compenso mensile è, come già accennato, il settore in cui viene esercitata la professione; difatti, secondo recenti dati statistici, il pedagogista ASL può ricevere 1.290€ al mese, mentre quello giuridico 1.360€.

Non solo, anche il grado di anzianità può influire in maniera positiva: si stima, infatti, che un pedagogista esperto possa guadagnare fino al 22% in più al mese rispetto ad un collega ad inizio carriera e raggiungere un totale mensile di 1.800€ alle soglie della pensione.

Infine, precisiamo che in caso di libera professione i compensi potrebbero essere decisamente più elevati, con la possibilità di aumentare il numero di pazienti e operare in uno studio privato.

Come varia lo Stipendio di un Pedagogista

Lavorando a contatto con bambini e ragazzi, nella maggior parte dei casi, il pedagogista sarà un professionista con partita iva in ambito privato, a meno che non lavori nella sanità pubblica o nella scuola.

Come avviene per molte figure professionali, anche nel caso del pedagogista esistono numerosi fattori capaci di influenzare l’importo dello stipendio mensile e di seguito elenchiamo i principali:

  • Livello di esperienza: all’inizio della carriera è molto probabile imbattersi in contratti di lavoro che prevedono un periodo di tirocinio o stage, con una paga di qualche centinaio di euro. Discorso diverso, invece, se eserciti la professione da anni, soprattutto in ambiti diversi.
  • Settore di competenza: come già spiegato, il pedagogista può lavorare in numerose aree, alcune delle quali promettono guadagni più alti. Quella giuridica è considerata una delle più remunerative.
  • Specializzazione: decidere di accrescere le tue conoscenze, intraprendendo un percorso di specializzazione, potrebbe spalancare le porte ad ulteriori possibilità di carriera, dove certamente si ottengono guadagni migliori.
  • Città vs Provincia: le professioni come questa hanno stipendi più alti nella grandi città, piuttosto che in periferia o in provincia. Questo dipende dalle opportunità e dalla richiesta che è chiaramente maggiore dove c’è più densità abitativa.

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