Quando termina un rapporto di lavoro, uno dei primi dubbi riguarda il TFR, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto. Ma come funziona la richiesta TFR? A chi bisogna rivolgersi? Quanto tempo ci vuole per riceverlo? E cosa succede in caso di azienda in difficoltà?
In questo articolo rispondiamo a tutte le domande pratiche sulla richiesta pagamento TFR, approfondendo come e a chi si chiede il TFR, quali sono i tempi previsti per legge e cosa fare in caso di mancato versamento.
Cos’è il TFR
Il TFR – Trattamento di Fine Rapporto è una somma di denaro che spetta al lavoratore dipendente alla fine del rapporto di lavoro, a prescindere dalla causa della cessazione (dimissioni, licenziamento, scadenza contratto, pensionamento).
Il TFR è regolato dall’art. 2120 del Codice Civile e viene accantonato anno dopo anno dal datore di lavoro. Il lavoratore può riceverlo:
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in un’unica soluzione alla fine del rapporto
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o, in alcuni casi, può richiedere un’anticipazione durante la vita lavorativa (es. per spese sanitarie o acquisto prima casa)
Come e a chi si chiede il TFR
La richiesta del TFR avviene automaticamente al termine del rapporto lavorativo, ma è utile formalizzare la comunicazione. Ecco come e a chi si chiede il TFR:
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Al datore di lavoro o all’ufficio HR: se l’azienda gestisce direttamente il TFR (cioè non lo ha versato al fondo pensione o al fondo di tesoreria INPS), la richiesta va inviata internamente.
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All’INPS: se il datore ha aderito al fondo di tesoreria INPS (obbligatorio per aziende con più di 50 dipendenti), sarà l’INPS a liquidare il TFR, su domanda del lavoratore.
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Al fondo pensione complementare: se il TFR è stato destinato a un fondo (es. Cometa, Fonchim, Previambiente), la richiesta va presentata direttamente al fondo, secondo le modalità previste.
In ogni caso, è consigliabile inviare una richiesta scritta via email o PEC, indicando:
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i dati anagrafici
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la data di cessazione del rapporto
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l’IBAN su cui ricevere il pagamento
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eventuale copia del contratto o dell’ultimo CUD
Quando si riceve il TFR
La legge non stabilisce un termine fisso entro cui il TFR debba essere pagato, ma prevede che venga liquidato entro un tempo congruo.
In genere, le prassi sono:
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Entro 45 giorni dalla fine del rapporto (nel caso di aziende che liquidano il TFR direttamente)
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Entro 90 giorni per le aziende che gestiscono il TFR tramite fondo di tesoreria INPS
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Entro 6 mesi per i fondi pensione complementari (in caso di riscatto totale)
Attenzione: Se i tempi si prolungano senza motivazione, il lavoratore può inviare un sollecito formale o avviare una procedura di recupero.
Richiesta pagamento TFR: esempio di lettera
Ecco un modello base per la richiesta pagamento TFR:
Oggetto: Richiesta pagamento TFR – [Nome Cognome]
Spett.le [Nome azienda]
[Indirizzo azienda]
[PEC o email]
Il sottoscritto [Nome Cognome], nato a [luogo] il [data], codice fiscale [codice], dipendente della vostra azienda dal [data inizio] al [data cessazione], con la presente richiede la liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato.
Chiedo che l’importo venga versato sul seguente IBAN: [codice IBAN]
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e allego copia del documento d’identità.
Distinti saluti,
[Firma]
[Luogo e data]
Richiesta TFR:Cosa fare se il datore di lavoro non paga il TFR
Se non ricevi il TFR nei tempi previsti, puoi seguire questi passaggi:
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Sollecito scritto
Invia una diffida formale tramite PEC o raccomandata A/R chiedendo il pagamento entro un termine (es. 15 giorni). -
Richiesta di conciliazione
Se non ottieni risposta, puoi avviare un tentativo di conciliazione tramite l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (gratuito e extragiudiziale). -
Azione legale
In caso di mancato pagamento persistente, puoi rivolgerti a un avvocato del lavoro o al sindacato per avviare un ricorso giudiziale per decreto ingiuntivo. -
Domanda al Fondo di Garanzia INPS
Se l’azienda è fallita o inadempiente e non ha beni recuperabili, puoi presentare domanda all’INPS per ottenere il TFR tramite il Fondo di Garanzia.
Anticipo TFR: si può chiedere?
Sì, durante il rapporto di lavoro puoi chiedere un anticipo del TFR, ma solo se:
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hai almeno 8 anni di anzianità nella stessa azienda
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lo richiedi per motivi specifici: spese sanitarie, acquisto o ristrutturazione prima casa, congedo per maternità o formazione
L’importo erogabile è al massimo il 70% del TFR maturato, e la richiesta è una tantum (cioè può essere fatta una sola volta, salvo casi eccezionali).
TFR e pensione: quando viene pagato
In caso di pensionamento, il TFR viene erogato come in ogni altra cessazione del rapporto. Se il TFR è stato:
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accantonato dall’azienda → pagamento diretto entro 45 giorni
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versato all’INPS → liquidazione tramite domanda al fondo tesoreria
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versato a un fondo pensione → liquidazione su richiesta al fondo, con possibilità di riscatto o rendita
Anche in questo caso, è buona prassi presentare una richiesta scritta, per accelerare la pratica e documentare i tempi.
Tassazione del TFR
Il TFR è soggetto a tassazione separata, quindi non viene sommato agli altri redditi IRPEF. L’aliquota applicata dipende dall’ammontare complessivo e dall’anzianità di servizio.
Il calcolo viene effettuato direttamente dal datore di lavoro o dal fondo previdenziale, e il lavoratore riceve il TFR al netto delle imposte.
Non serve presentare nulla in dichiarazione dei redditi: il TFR è già tassato alla fonte.
A chi rivolgersi per assistenza
Se hai difficoltà nella richiesta del TFR, puoi chiedere supporto a:
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CAF e patronati (es. INCA, ACLI, INAS)
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Sindacati di categoria (es. CGIL, CISL, UIL)
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Avvocati giuslavoristi
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Consulente del lavoro o commercialista
In particolare, per accesso al Fondo di Garanzia INPS, è utile farsi assistere da un professionista esperto.
In conclusione
La richiesta TFR è un diritto di ogni lavoratore al termine del contratto. Per ricevere il pagamento nei tempi giusti, è importante sapere come e a chi si chiede il TFR, fornendo la documentazione completa e monitorando i tempi di risposta.
In caso di ritardi, è possibile sollecitare l’azienda, avviare procedure conciliative o, nei casi più gravi, rivolgersi all’INPS o al giudice del lavoro. Con le giuste informazioni e una comunicazione chiara, ottenere il proprio TFR è un passo semplice e doveroso.
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