Dal 2 ottobre 2023, mille giovani tra i 18 e i 28 anni potranno prendere parte alla sperimentazione del Servizio civile agricolo, un’iniziativa che prevede l’impiego presso enti no profit che operano in agricoltura e nelle aree rurali. Il progetto, che durerà tra gli 8 e i 12 mesi, offrirà ai partecipanti un’esperienza formativa e lavorativa con un impegno di 25 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni. Ogni volontario riceverà un assegno mensile di 507,30 euro. Un incentivo aggiuntivo è rappresentato dalla riserva del 15% nei futuri concorsi pubblici per chi completa il servizio.

Servizio civile agricolo: Un’opportunità per la crescita dei giovani

Il Servizio civile agricolo si inserisce in un programma più ampio di sviluppo sostenibile e valorizzazione delle aree rurali. I giovani selezionati potranno contribuire in diversi ambiti, come la promozione dell’agricoltura sostenibile, la tutela ambientale e la realizzazione di progetti sociali, inclusi quelli nelle comunità terapeutiche. Oltre all’aspetto agricolo, i progetti possono includere attività di assistenza a persone con disabilità o fragilità, promozione della corretta alimentazione e riduzione dello spreco alimentare. Attraverso questi progetti, si punta a promuovere l’inclusione sociale e a sviluppare nuove professionalità, soprattutto in un settore strategico come l’agricoltura, fondamentale per il futuro del Paese.

Servizio civile agricolo:  La presentazione dell’iniziativa

Il Servizio civile agricolo è stato ufficialmente presentato il 25 settembre 2023 a Ortigia (Siracusa) dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dello Sport, Andrea Abodi. L’iniziativa nasce da un protocollo firmato nel novembre 2022 tra i due ministeri, con l’obiettivo di avvicinare i giovani a un settore fondamentale per l’economia italiana, offrendo loro al contempo un’opportunità di crescita personale e professionale. Per la fase sperimentale sono stati stanziati 7 milioni di euro, che finanzieranno i progetti degli enti di servizio civile universale (Scu).

Come partecipare e quali progetti sono ammessi

Gli enti no profit potranno presentare progetti legati al mondo agricolo e alle comunità rurali dal 2 ottobre 2023 fino al 28 novembre 2024. I progetti potranno spaziare dall’assistenza a persone con disabilità a iniziative educative e ricreative per giovani, fino alla promozione di prodotti agricoli e alimentari del made in Italy. L’obiettivo è non solo coinvolgere i volontari in attività di valore sociale, ma anche educarli a stili di vita sani, promuovendo la riduzione dello spreco alimentare e l’economia circolare.

I progetti saranno valutati da una commissione formata dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale insieme al Ministero dell’Agricoltura. Solo dopo la valutazione dei progetti sarà pubblicato il bando per i giovani interessati a partecipare. Il bando sarà disponibile sui siti del Dipartimento e del Ministero dell’Agricoltura.

Servizio civile agricolo: Un’occasione per il futuro

Il Servizio civile agricolo è visto come un’opportunità preziosa per i giovani, come sottolineato dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha descritto l’iniziativa come un passo verso la valorizzazione delle nuove generazioni, considerate fondamentali per la crescita culturale, sociale ed economica del Paese. Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato l’importanza del progetto, che offre ai giovani la possibilità di avvicinarsi a un settore strategico come l’agricoltura, promuovendo allo stesso tempo la sostenibilità e l’innovazione.

In conclusione

Il Servizio civile agricolo rappresenta un’opportunità unica per i giovani di contribuire attivamente alla crescita delle comunità rurali, sviluppando competenze professionali e promuovendo valori di sostenibilità e inclusione. Grazie a questo progetto, i partecipanti non solo rafforzeranno il loro legame con il territorio, ma avranno anche un vantaggio nei concorsi pubblici futuri, rendendo questa esperienza un investimento per il loro futuro lavorativo e personale.

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