Molti giovani che si candidano al servizio civile si chiedono se sia possibile conciliare questa esperienza con un altro impiego, in particolare un lavoro part time. La domanda è lecita: il servizio civile rappresenta un’opportunità formativa e retribuita, ma spesso non è sufficiente a coprire tutte le spese mensili.
Ma è davvero possibile svolgere servizio civile e lavoro contemporaneamente? Quali sono i vincoli? In questo articolo approfondiamo cosa prevede la normativa, come comportarsi in caso di lavoro già in corso o di proposta lavorativa durante il servizio, e cosa succede se si superano i limiti consentiti.
Cos’è il servizio civile
Il servizio civile universale è un’esperienza volontaria rivolta a giovani tra i 18 e i 28 anni, che consente di partecipare a progetti sociali, ambientali, culturali o di assistenza, promossi da enti pubblici o privati no profit.
I progetti durano generalmente tra gli 8 e i 12 mesi e prevedono un impegno settimanale di circa 25 ore. I partecipanti ricevono un rimborso spese mensile fisso, aggiornato annualmente, che nel 2025 è pari a 507,30 euro netti al mese.
Si può lavorare durante il servizio civile?
Sì, il servizio civile e il lavoro part time sono compatibili, ma solo in determinate condizioni. La normativa prevede che sia possibile svolgere un’attività lavorativa purché questa non interferisca con il corretto svolgimento del progetto.
Nel dettaglio:
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È consentito avere un contratto part time, subordinato o autonomo, purché gli orari non si sovrappongano a quelli del servizio civile.
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Il lavoro non deve compromettere la partecipazione alle attività previste dal progetto, né ridurre la presenza del volontario.
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L’ente presso cui si svolge il servizio civile può valutare caso per caso l’effettiva compatibilità.
Quindi, chi desidera affiancare servizio civile e lavoro part time può farlo, ma deve organizzarsi con attenzione, ottenere l’autorizzazione dell’ente e dimostrare di poter rispettare gli impegni presi.
Servizio civile e lavoro: regole ufficiali
Le regole sono indicate nel bando nazionale del servizio civile universale. Nelle FAQ ufficiali pubblicate dal Dipartimento per le Politiche Giovanili, viene chiarito che:
“Il volontario può svolgere attività lavorativa, autonoma o subordinata, se questa è compatibile con lo svolgimento del servizio civile. Spetta all’ente verificare tale compatibilità.”
Questo significa che non esiste un divieto assoluto, ma è fondamentale rispettare gli orari e il calendario stabiliti dal progetto. Non è possibile, ad esempio:
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Saltare giorni di servizio per motivi legati al lavoro esterno
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Chiedere continue modifiche all’orario del progetto per adattarsi a un secondo impiego
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Prendere ferie o permessi per svolgere turni lavorativi
Se queste condizioni vengono violate, si rischia la revoca del servizio e la restituzione del compenso ricevuto.
Quando è meglio comunicare la propria attività lavorativa
Chi ha già un lavoro part time al momento della candidatura può comunque partecipare al bando per il servizio civile, ma deve indicare chiaramente la propria situazione nella domanda di partecipazione.
In caso di assunzione dopo l’inizio del servizio, è obbligatorio informare l’ente prima di accettare il contratto. L’ente valuterà la compatibilità tra gli orari e deciderà se autorizzare lo svolgimento di entrambe le attività.
È sempre consigliabile chiedere per iscritto l’autorizzazione e conservare una copia della risposta.
Esempi di compatibilità tra servizio civile e lavoro part time
Esempio 1: studente lavoratore e servizio civile
Marco frequenta l’università e lavora part time in un bar la sera (18:00–23:00). Il suo progetto di servizio civile si svolge dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00. In questo caso, le attività non si sovrappongono: può svolgere entrambe, previo accordo con l’ente.
Esempio 2: contratto part time flessibile
Laura lavora come addetta vendite con contratto part time a chiamata. Quando inizia il servizio civile, comunica al datore di lavoro i suoi orari fissi e stabilisce turni compatibili. Grazie alla flessibilità, può proseguire senza problemi.
Esempio 3: lavoro mattutino incompatibile
Francesco lavora part time dalle 8:30 alle 13:30 come receptionist. Il progetto di servizio civile si svolge dalle 9:00 alle 14:00. In questo caso non c’è compatibilità, a meno che uno dei due orari non venga modificato.
Servizio civile e lavoro autonomo
Anche un’attività autonoma (freelance, partita IVA, collaborazioni occasionali) può essere compatibile con il servizio civile, ma con le stesse condizioni: non deve interferire con il progetto.
In caso di attività saltuaria (es. un sito web da gestire, piccole consulenze), sarà più facile ottenere l’autorizzazione. Tuttavia, in caso di attività continuativa o intensiva, l’ente può ritenere che non ci sia compatibilità.
Quali lavori sono più compatibili
Se vuoi affiancare servizio civile e lavoro part time, scegli un’attività con:
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Orari serali o nei weekend
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Bassa intensità oraria settimanale (10–15 ore)
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Flessibilità nella gestione turni
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Attività in remoto o freelance gestibili autonomamente
Esempi: babysitting, ripetizioni, cameriere serale, rider nei weekend, social media freelance, dog sitter.
Cosa succede in caso di incompatibilità
Se l’ente rileva un’incompatibilità tra il lavoro e il servizio civile, può:
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Chiedere al volontario di scegliere tra le due attività
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Revocare la partecipazione al servizio civile in caso di inadempienza
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Segnalare l’interruzione al Dipartimento, con possibile richiesta di restituzione del compenso
Per evitare problemi, è fondamentale comunicare sempre e per tempo qualsiasi variazione lavorativa e rispettare il calendario delle attività.
Conclusione
Sì, servizio civile e lavoro part time si possono fare, ma con attenzione e responsabilità. La normativa non lo vieta, ma l’ente che gestisce il progetto deve valutare e approvare la compatibilità.
L’importante è che il lavoro non ostacoli la partecipazione attiva, continua e puntuale al servizio civile. Organizza il tuo tempo in modo equilibrato, comunica con trasparenza e scegli impieghi flessibili: così potrai sfruttare entrambe le esperienze in modo positivo.
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