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Come si determina lo stipendio netto di un contratto 5° livello Commercio?

Noi di PosizioniAperte.com ci siamo occupati già di stipendi netti riferiti ai livelli del CCNL commercio. Per approfondire leggi qui:

Come abbiamo avuto modo di chiarire nei precedenti articoli, il CCNL Commercio è il contratto che regolamenta tutti gli aspetti legati alle attività e ai dipendenti delle imprese del settore terziario, dei servizi e della distribuzione.

Dal momento che esso coinvolge diverse attività e numerosi soggetti, che danno luogo a tutele e discipline diversificate in ragione del ruolo ricoperto, per ciascuno dei quali è previsto un determinato livello di assunzione, a cui corrisponde una specifica retribuzione.

Vediamo di cosa si occupa chi viene assunto con un contratto di 5° livello e quale è la retribuzione prevista, sia lorda che netta. 

5° Livello Commercio: chi riguarda

Il contratto di 5° livello del CCNL Commercio riguarda gli impiegati d’ordine e gli operatori qualificati che possiedono normali conoscenze e adeguate capacità tecnico-pratiche. Tra i professionisti inclusi in questa categoria ci sono fatturisti, preparatori di commissioni, informatori negli istituti di informazioni commerciali, addetti di biblioteca circolante, addetti al controllo delle vendite, addetti ai negozi o filiali di esposizioni, pratici di laboratorio chimico, dattilografi, archivisti, protocollisti e schedaristi.

Retribuzione Lorda Prevista

Come detto in precedenza, il CCNL regolamenta anche tutto ciò che riguarda la retribuzione. 

In particolare, esso fissa dei minimi retributivi per ciascun livello, che nel nostro caso è pari a 987,01. A questa somma si aggiungono poi ulteriori due elementi: l’indennità di contingenza e l’Elemento Distinto della Retribuzione, fattori legati all’adeguamento della retribuzione alla variazione del costo della vita e di importo pari a 521,94 euro.

Nel complesso la retribuzione minima per il 5° livello è pari a 1508,95 euro (per 14 mensilità più buoni pasto).

Questa è la retribuzione mensile minima lorda. Per determinare quella effettiva, invece, bisogna aggiungere ulteriori elementi, quali:

  • le imposte;
  • i vari contributi previdenziali;
  • le agevolazioni fiscali riconosciute se ci sono (assegni familiari);
  • le varie detrazioni fiscali;
  • il diritto al bonus IRPEF.

A quanto ammonta lo stipendio netto?

Per ricavare lo stipendio netto dal lordo, bisogna considerare sempre la busta paga, dove sono riportati tutti i dati e le voci relative alla retribuzione, incluse quelle riguardanti gli oneri e le detrazioni a carico del lavoratore.

Proprio queste ultime e quelle relative ai contributi sono da sottrarre allo stipendio lordo. Un calcolo non semplice, per approfondire il quale ti invitiamo a leggere questo articolo: Calcolo stipendio netto.

Fatti i dovuti calcoli, possiamo ricavare una somma approssimativa del netto, considerando poi che vanno aggiunti altri elementi, come la tredicesima e la quattordicesima, gli straordinari, i festivi e notturni. 

Nel caso in questione, a conti fatti lo stipendio netto ammonta all’incirca a 1.000 euro.

Permessi, ferie e straordinari CCNL Commercio

Il CCNL Commercio disciplina, poi, anche il diritto dei dipendenti alle ferie e ai permessi e quello del datore di lavoro di richiedere prestazioni d’opera straordinarie. 

Nel primo caso, i dipendenti assunti con questo tipo di contratto hanno diritto ad un periodo di ferie retribuito pari a 26 giorni lavorativi. 

Per quanto riguarda i permessi, questi sono consentiti fino ad un massimo di 56 ore annue, che diventano 72 nel caso di aziende con più di 15 dipendenti. 

Nel caso degli straordinari, la prestazione d’opera extra richiedibile al lavoratore non può eccedere il limite delle 250 ore annue, salvo casi eccezionali. 

Approfondimenti

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