Se hai figli in età adolescenziale avrai sicuramente sentito parlare di Alternanza Scuola Lavoro del Miur e probabilmente ti starai chiedendo di cosa si tratta esattamente, considerato che tale modalità didattica risulta obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio di scuola superiore.
Come suggerisce la stessa espressione, si tratta di un’innovativa strategia formativa che consente ai giovanissimi di approcciarsi precocemente al mondo del lavoro, per arricchire le proprie conoscenze e acquisire esperienza sul campo.
Attenzione: l’articolo 1 comma 784 e seguenti della Legge di Bilancio 2019 cambia la denominazione dell’esperienza scuola-lavoro in Percorsi per le Competenze Trasversali e di Orientamento (PCTO).
Come specificato dalle Linee Guida ufficiali del Miur (consultabili al link indicato), le modalità realizzative e organizzative dei percorsi restano invariati, modificando il numero di ore minimo da dedicare per istituto scolastico.
In questo articolo andremo a sviscerare gli aspetti salienti della questione, spiegando nel dettaglio le normative che regolano il programma, i soggetti coinvolti e come funziona l’esperienza.
Alternanza Scuola Lavoro Miur: di cosa si tratta
Chi conserva ancora dei ricordi legati alle scuole superiori, avrà presente che in alcuni istituti era previsto un tirocinio formativo al termine dell’ultimo biennio scolastico, durante il quale si occupava prevalentemente il ruolo di spettatore nei confronti di un mestiere in linea con il proprio percorso di studio.
Con la Legge 107 del 2015, chiamata anche La Buona Scuola, tale esperienza ha subito dei cambiamenti radicali, assumendo il nome di Alternanza Scuola Lavoro per indicare una modalità di apprendimento pratico più coinvolgente per gli alunni, che consiste in tirocinio, stage o apprendistato.
Anche se inizialmente era prevista solo per il terzo anno di scuola superiore, nel corso del tempo sono stati integrati anche gli anni successivi e ad oggi risulta un’attività obbligatoria per tutti gli studenti frequentanti tali classi, indipendentemente dalla tipologia di istituto, che sia tecnico, professionale o liceo.
Come già anticipato, con la Legge di Bilancio 2019 ha cambiato denominazione, diventando ufficialmente Percorsi per le Competenze Trasversali e di Orientamento (PCTO), mantenendo i suoi obiettivi finali e diminuendo il minimo di ore previste da parte degli alunni.
Ma in cosa consiste esattamente? Secondo la Carta dei Diritti e dei Doveri dei soggetti coinvolti, che puoi scaricare in PDF nel link indicato, si tratta di un’opportunità per gli adolescenti di conoscere in prima persona i contesti lavorativi, professionali e di ricerca, per comprendere come funziona tale ambiente ed effettuare nel prossimo futuro delle scelte più consapevoli riguardo alla propria carriera.
In termini pratici, ciascuno studente è chiamato a svolgere mansioni associabili ad un tirocinio formativo o stage, nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza previste dalla legge, e chiaramente all’interno di strutture che abbiano firmato accordi con gli istituti scolastici.
L’impegno richiesto è almeno di 210 ore per gli studenti di istituti professionali, 150 per quelli tecnici e 90 ore per coloro che frequentano il liceo, da accumulare nel corso del triennio; la frequenza è obbligatoria per almeno i tre quarti del totale delle ore.
Al termine dell’esperienza di PCTO-Alternanza Scuola Lavoro, ciascuno studente ha il diritto di presentare una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza del percorso, chiaramente in relazione all’istituto scolastico che frequenta.
Chi partecipa all’Alternanza Scuola Lavoro Miur
Come già specificato, i soggetti coinvolti nell’esperienza formativa sono tutti gli studenti di scuola superiore che frequentano gli ultimi tre anni prima del Diploma, compresi coloro che presentano delle disabilità, per i quali si attiveranno dei percorsi volti a promuoverne l’autonomia all’interno del mondo del lavoro, come specificato dal D. Lgs n. 66/2017.
Il percorso formativo si basa sulla convenzione stipulata fra l’istituto scolastico e le strutture ospitanti, che dovranno nominare tutor esterni e interni come punto di riferimento per gli alunni coinvolti. In particolare, il tutor esterno potrà gestire fino a 12 studenti alla volta, in relazione al livello di rischio del contesto lavorativo.
Ma a cosa ci riferiamo esattamente quando parliamo di strutture ospitanti? Ecco di seguito un elenco di quelle previste dalla Carta dei Diritti e dei Doveri:
- Imprese e associazioni di rappresentanza;
- Enti pubblici e privati, compresi quelli del Terzo Settore e gli Ordini professionali;
- Camera di commercio, industria artigianato e agricoltura;
- Musei e istituti pubblici o privati operanti nel settore delle attività culturali, artistiche e musicali;
- Enti che si occupano di patrimonio ambientale o di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.
Dunque, se un’azienda dovesse rientrare in una delle categorie di cui sopra, potrebbe richiedere l’iscrizione al Registro nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro, riportando tutte le informazioni utili per la scelta da parte degli istituti scolastici, come proposte di percorsi formativi triennali, periodo di disponibilità dell’attività e il numero massimo di studenti che potrà accogliere.
Tutte le scuole aderenti sono registrare nella banca dati del Miur chiamata Scuola in Chiaro.
Alternanza Scuola Lavoro: la piattaforma
Uno degli aspetti più innovativi del progetto PCTO-Alternanza Scuola Lavoro Miur, è il fatto che tutto il percorso può essere gestito attraverso la piattaforma ufficiale virtuale, accessibile attraverso il seguente indirizzo alternanza.miur.gov.it da tutti i soggetti coinvolti, ovvero la scuola, lo studente, i tutor e/o il legale rappresentante della struttura ospitante.
Tale portale risulta attualmente attivo e accessibile, anche dopo le modifiche normative sopraggiunte nel 2019; nonostante ciò, a partire da tale data anche le aziende si sono mobilitate per la creazione di portali PCTO ad hoc, consultabili dai tutor nella gestione degli studenti in carico.
In ogni caso, è chiaro che sono necessarie delle credenziali per poter entrare nella propria area personale, che potrebbero essere nome utente e password, oppure l’autenticazione Spid. In caso di nuova registrazione sono richiesti tutti i dati anagrafici personali, codice fiscale compreso.
Attenzione: al termine della procedura gli studenti sono invitati a recarsi presso la propria Segreteria scolastica con un documento d’identità per ricevere l’abilitazione all’utilizzo del servizio PCTO-Alternanza Scuola Lavoro, scaricando l’apposita documentazione da firmare.
Ecco ciò che potrai trovare sulla piattaforma del Miur:
- Matching, ovvero contatti facilitati fra domanda e offerta, con collegamenti rapidi al Registro delle strutture ospitanti;
- Produzione e gestione documentale, potendo caricare le convenzioni stipulate e i progetti formativi per consultazioni rapide;
- Formazione sulla sicurezza, che vedremo meglio nel prossimo paragrafo;
- Valutazione dell’esperienza, sia da parte dei tutor, che da parte degli studenti coinvolti;
- Bottone Rosso a disposizione degli alunni per segnalare casi di criticità che impediscono la corretta esecuzione e fruizione dei percorsi di Alternanza, in quanto le attività si discostano da quanto co-progettato dalla scuola e dalla struttura ospitante.
Miur Alternanza Scuola Lavoro: corso sicurezza
Un aspetto cruciale e imprescindibile, senza il quale non sarebbe possibile affrontare una qualsiasi esperienza formativa esterna da parte degli studenti, è il Miur Alternanza Scuola Lavoro corso sicurezza, promosso in collaborazione con l’INAIL.
Questo perché, come specificato dalla Carta dei Diritti e dei Doveri, è fondamentale garantire l’igiene, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, non solo attraverso comportamenti consoni da parte del giovane, ma anche grazie all’attivazione di progetti formativi adeguati da parte dell’azienda, in linea con quanto previsto dal D. Lgs n. 81/08.
A tal proposito, accedendo alla piattaforma linkata in precedenza, tutti gli alunni del triennio avranno la possibilità di seguire in modalità e-Learing un corso di sicurezza gratuito, costituito da 7 moduli con test intermedi, con lezioni multimediali, giochi interattivi e persino una valutazione finale.
Conclusa l’attività formativa virtuale, sarà associato un credito formativo con validità permanente, che potrà essere utilizzato anche in futuro in qualsiasi ambito lavorativo!