Sono molti i dipendenti che in questo periodo si stanno chiedendo a quanto ammonterà la tredicesima di dicembre 2023 e quando verrà effettivamente erogata in busta paga, trattandosi di uno stipendio aggiuntivo che generalmente viene utilizzato per i regali di Natale oppure per spese consistenti previste nel prossimo futuro.
Non solo, nelle ultime settimane l’argomento è stato oggetto di dibattito anche per i presunti aumenti che si potrebbero rilevare rispetto allo scorso anno, gettando confusione sulla modalità di calcolo e le tasse applicate.
Se anche tu stai aspettando la tredicesima, ti invitiamo a leggere i prossimi paragrafi nei quali affronteremo nel dettaglio la questione.
Come si calcola la Tredicesima
La tredicesima viene così definita perché rappresenta una vera e propria mensilità aggiuntiva per il lavoratore dipendente, che sia pubblico o privato, da non confondere con i vari bonus e agevolazioni erogabili dallo Stato e/o dall’azienda.
Difatti, il suo importo viene accumulato nel corso dei mesi trattenendo un dodicesimo di stipendio da ogni busta paga, per poi essere erogato in un’unica soluzione nel mese di dicembre; ciò non vale per coloro che lavorano con contratti di lavoro saltuari, come i docenti che offrono supplenze molto brevi, in quanto la tredicesima viene frammentata e inserita direttamente nel cedolino di ogni mese di servizio.
Per saperne di più, ti invitiamo a leggere il seguente approfondimento: Pagamento Stipendio Docenti Dicembre 2023.
Cosa succede, invece, se hai un contratto a tempo determinato? In questo caso il calcolo viene effettuato facendo riferimento alla formula base, ovvero: (stipendio lordo mensile X mesi lavorati) : 12.
Dunque, se hai lavorato per 5 mesi percependo 2.100€ lordi al mese, il calcolo della tredicesima dicembre 2023 sarà il seguente: (2.100 x 5) : 12 = 875€
In sostanza, che tu sia un dipendente del settore pubblico o privato la tredicesima dipende in larga misura da quanto hai percepito nel corso dell’anno, per quanti mesi hai lavorato e cosa prevede il tuo contratto nazionale.
Tredicesima Dicembre 2023: a quanto ammonta?
Benché per i lavoratori a tempo indeterminato la tredicesima rappresenti una vera e propria mensilità aggiuntiva, si potrebbero riscontrare degli importi decisamente più bassi rispetto allo stipendio netto mensile.
Le motivazioni sono diverse e la prima riguarda l’applicazione delle tasse, che in questo cedolino risultano più elevate, riducendo dunque quanto effettivamente percepito dal dipendente. Inoltre, nella tredicesima non vengono conteggiati gli importi che non hanno carattere retributivo, come:
- Maggiorazioni per lavoro straordinario;
- Indennità per ferie;
- Indennità per reperibilità;
- Indennità sostitutive;
- Rimborso spese.
Nelle ultime settimane si è comunque discusso di aumenti presenti nella tredicesima di dicembre 2023, che sono da ricercare soprattutto nel taglio del cuneo fiscale applicato al lordo.
In sostanza, la percentuale di tassazione contributiva si riduce di 3 punti per redditi fino a 25.000€ e scende di 2 punti per redditi fino a 35.000€, purché la tredicesima non superi rispettivamente 1.923€ e 2.692€ lordi.
Una nota a margine deve essere riservata ai pensionati INPS delle gestioni private ed ex Enpals percettori del trattamento minimo, in quanto è riservato un Bonus fino a 154,94€ erogato direttamente in busta paga, purché il reddito Irpef del titolare non superi 10,990.98€ annuali e il reddito Irpef familiare sia inferiore a 21,981.96€.
Tredicesima Dicembre 2023: ecco le date di accredito
Considerati gli aumenti che si sono succeduti nel corso dell’ultimo anno, l’attesa per la tredicesima di dicembre 2023 risulta ancora più crescente e probabilmente ti starai chiedendo quali sono le date effettive per gli accrediti sul conto corrente.
Di seguito ti forniamo un breve riepilogo, facendo presente che i pensionati sono l’unica categoria che dovrebbe aver già ritirato il cedolino agli inizi del mese corrente:
- Giovedì 14 dicembre: insegnanti delle scuole materne ed elementari;
- Venerdì 15 dicembre: personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- Sabato 16 dicembre: personale insegnante supplente temporaneo e altri dipendenti pubblici;
- Entro domenica 24 dicembre: dipendenti privati, in base a quanto previsto dal CCNL di settore.
A proposito delle date appena esposte, è importante effettuare le dovute precisazioni: per “altri dipendenti pubblici” si intendono tutti coloro che fanno parte del comparto funzioni centrali e locali Aran, l’Istruzione, la Ricerca, la Sanità, la Difesa, la Sicurezza e il Soccorso pubblico.
Poiché quest’anno la data di erogazione della tredicesima cade proprio durante il weekend, potresti trovare l’accredito dell’importo dovuto già nel corso della giornata precedente, ovvero il 15 dicembre.
Per quanto riguarda i dipendenti privati, in linea di massima i contratti nazionali specificano che la tredicesima dovrebbe essere erogata prima della Vigilia di Natale, ma poiché anche questa cade nel corso di un fine settimana, l’accredito dovrà essere presente entro il 22 dicembre.
Detto ciò, non si esclude la possibilità di ricevere la busta paga in un periodo ancora più antecedente, persino in concomitanza con il cedolino ordinario, in base alle disposizioni interne dettate dall’azienda.
Non tutti percepiscono la Tredicesima!
Devi sapere che la tredicesima è una retribuzione prevista dalla legge per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano un contratto a tempo indeterminato o determinato, che siano apprendisti o part-time, del settore pubblico o privato.
Nella schiera dei percettori sono inclusi anche tutti i lavoratori domestici, le colf, le badanti, i baby-sitter, i pensionati e chi percepisce la pensione di reversibilità.
Se lavori come libero professionista o hai comunque una partita IVA, non hai diritto alla tredicesima e lo stesso discorso vale anche per i lavoratori con contratti parasubordinati, a progetto e gli stagisti, nonché i percettori dell’assegno di accompagnamento e della disoccupazione NASpI.
Leggi anche: Pagamento NASpI Dicembre 2023.
Attenzione a non confondere la tredicesima con la quindicesima, ovvero un bonus aggiuntivo erogato sempre nel mese di dicembre, ma solo al raggiungimento di determinati requisiti previsti dal proprio contratto, come per esempio un totale di 1.500 ore lavorate nel corso dell’anno. Il suo importo corrisponde a circa il 2% o 4% della retribuzione annuale lorda, purché non si superino i limiti stabiliti dalla legge.
Previsioni sulla Tredicesima per il 2024
Notizie infauste per quanto riguarda il 2024, in quanto stando alle più recenti anticipazioni sulla prossima Legge di Bilancio, sembra ci sia una diminuzione dell’importo netto nella tredicesima di dicembre dell’anno venturo.
Le ragioni si devono ricercare nel taglio del cuneo fiscale: nel corso del 2023, infatti, la contribuzione prevista nella busta paga fra luglio e dicembre è stata diminuita del 7% per i redditi fino a 25.000€ oppure del 6% per i redditi fino a 35.000€, con conseguente stipendio netto più alto rispetto al consueto.
Un discorso analogo è stato applicato anche alla tredicesima, con riduzioni percentili di 2 e 3 punti in base al reddito annuo, come spiegato nei paragrafi precedenti; questa manovra, tuttavia, non è stata rinnovata per il prossimo anno, rendendo ancora più salata la tassazione prevista, che diminuirà ulteriormente il netto percepito.
Per maggiori informazioni su quanto previsto dalla Manovra 2024, ti consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato.