Se ti stai chiedendo quando viene effettuato il pagamento della NASpI a ottobre, possiamo dirti che è già stato disposto a partire da lunedì 9 ottobre. Sono previste altre date?
In questo articolo ci occuperemo, come sempre, non solo di segnalare il calendario dei pagamenti dell’indennità di disoccupazione, ma anche di fornire tutte le indicazioni utili, specie a chi percepisce per la prima volta il sussidio o è in procinto di farne richiesta.
Proprio per venire in aiuto di quest’ultima categoria di lettori, procederemo con una spiegazione generale su cos’è la NASpI, a chi spetta e come farne richiesta.
Infine, vedremo se ci sono novità riguardo il pagamento della rata mensile di ottobre.
NASpI: cosa c’è da sapere
Per prima cosa, cerchiamo di analizzare quali sono le principali caratteristiche della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (abbreviato in NASpI).
Si tratta di un sussidio di natura economica erogato dall’Inps e destinato a chi ha perso il lavoro per cause non dipendenti dalla propria volontà, oppure per:
- giusta causa;
- risoluzione consensuale del contratto di lavoro intervenuta nell’ambito di una procedura di conciliazione o a seguito del rifiuto da parte del lavoratore di trasferirsi in una sede distante dalla propria residenza o difficile da raggiungere;
- dimissioni intervenute durante il periodo di maternità.
In tutti questi casi, a chi ne ha diritto (vedremo poi di chi si tratta) spetta un compenso economico pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita negli ultimi 4 anni, integrata del 25% se l’importo è superiore al valore limite stabilito annualmente dalla legge e che per il 2023 è pari a 1.227,55 euro.
Per sapere se a quanto ammonta di preciso, è possibile eseguire un calcolo preciso, tenendo conto che, per avere accesso al beneficio, è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nell’arco degli ultimi 4 anni.
Inoltre, è bene sapere che in ogni caso la NASpI viene corrisposta fino ad un massimo di due anni. Dal 1 gennaio 2023, l’importo spettante è soggetto ad una riduzione pari al:
- 3% a partire dal sesto mese di fruizione;
- 3% dall’ottavo mese di fruizione per gli over 55.
A chi spetta l’indennità di disoccupazione
Come abbiamo avuto modo di ribadire in molti nostri articoli, non sono sufficienti le cause sopra segnalate per avere diritto all’indennità di disoccupazione. Non tutti, infatti, possono presentare domanda, ma solo determinate categorie di lavoratori. Nello specifico, si tratta di:
- lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro;
- apprendisti;
- dipendenti pubblici con contratto di lavoro a tempo determinato;
- soci di cooperative, se assunti con contratto di lavoro subordinato;
- personale del mondo dello spettacolo;
- operai agricoli assunti da cooperative e loro consorzi con contratto di lavoro subordinato e a tempo indeterminato.
Di conseguenza, non spetta a:
- dipendenti della Pubblica amministrazione a tempo indeterminato;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori stagionali extracomunitari;
- lavoratori in età da pensionamento;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità.
Quando viene Pagata la NASpI
Una volta presentata la domanda, dopo quanto tempo viene erogato il primo pagamento? Iniziamo col dire che, in caso di accoglimento della domanda, il diritto alla prestazione decorre a partire:
- dall’ottavo giorno successivo la data di conclusione del rapporto di lavoro, se la domanda è stata presentata entro questo termine;
- dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda se inviata dopo l’ottavo giorno ed entro il termine massimo stabilito dalla legge.
Tuttavia, l’Istituto può impiegare diverse settimane prima di procedere al pagamento della prima rata NASpI (tra le due settimane e i 4 mesi). Solitamente, poi, questa sarà di importo inferiore rispetto a quello spettante di diritto.
Una volta avviata, comunque, la prestazione verrà erogata mensilmente. Per il mese di ottobre, in particolare, il pagamento è previsto a partire da lunedì 9 ottobre e seguirà nei giorni successivi. Infatti, a differenza di altre prestazioni a sostegno del reddito, la NASpI non segue un calendario di pagamenti fisso e questo perché la sua erogazione è subordinata al periodo di presentazione della domanda.
Per conoscere con precisione la data fissata per il pagamento è possibile consultare il proprio Fascicolo Previdenziale del Cittadino NASpI sul sito Inps. Ricordiamo che per accedere ai servizi è necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CIE o CNS).
Questo mese, in particolare, può essere utile ad alcuni percettori di NASpI consultare il proprio fascicolo previdenziale. Vediamo perché.
Pagamento Bonus NASpI Ottobre 2023
Se consultando il cassetto previdenziale NASpI viene indicata come data prevista del pagamento il 13 ottobre, probabilmente riceverai in aggiunta alla rata anche un’ulteriore integrazione corrispondente all’ex Bonus Renzi, il beneficio introdotto dall’allora Governo Renzi al fine di supportare il potere di acquisto dei lavoratori con redditi medi o medio-bassi.
Nessuna novità, invece, riguardo il pagamento del Bonus 150 euro sulla NASpI, spettante a chi era in stato di disoccupazione nel novembre 2022.
Ritardi Pagamento NASpI
Cosa fare se il pagamento della NASpI tarda ad arrivare? Le cause dei ritardi nel pagamento possono essere molteplici. L’Inps, ad esempio, potrebbe aver disposto una sospensione dei pagamenti. In questo caso, però, l’Istituto solitamente provvede a segnalare il fatto sul fascicolo previdenziale del cittadino o, comunque, procede a comunicare all’interessato l’avvenuta sospensione tramite comunicazione pubblicata nell’area riservata MyInps dell’utente.
Se non vi è stata alcuna segnalazione, è opportuno contattare direttamente l’Inps, avvalendosi del servizio clienti, contattabile al numero 800 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, oppure recandosi presso la struttura Inps territorialmente competente.
Cause di Sospensione o Decadenza
A proposito di sospensione della NASpI, quando può verificarsi? Le cause principali che determinano la sospensione del pagamento riguardano i casi in cui:
- il beneficiario viene assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, solo a condizione che la durata del rapporto di lavoro non superi i 6 mesi e il reddito annuo percepito sia inferiore agli 8000 euro. I pagamenti verranno nuovamente disposti al termine del rapporto di lavoro.
- il beneficiario trova un’occupazione all’estero.
La decadenza, invece, si verifica quando:
- il beneficiario viene assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato o comunque con un contratto di lavoro superiore ai sei mesi;
- il beneficiario avvia un’attività lavorativa autonoma o parasubordinata senza l’invio di una comunicazione all’Inps entro il termine massimo di un mese dall’avvio dell’attività
- ha raggiunto i requisiti per richiedere il pensionamento;
- è titolare di assegno di invalidità;
- non ha aderito alle iniziative di orientamento organizzate dai Centri per l’Impiego.
Come Presentare Domanda per la NASpI
Vogliamo da ultimo ricordare che da aprile è stato attivato un nuovo servizio (al momento in fase sperimentale) per la presentazione delle domande. Qui, però, vogliamo segnalare che, in ogni caso, la domanda deve essere presentata entro il termine di 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Può essere presentata in modalità online sul portale dedicato disponibile sul sito Inps oppure tramite il supporto di un ente di Patronato o Caf territorialmente competente.