Ultimo pagamento NASpI dell’anno 2023 a dicembre.
Ciò, ovviamente, non significa che la NASpI cesserà di essere erogata nel corso del 2024. Semplicemente, quella corrisposta a dicembre sarà l’ultima rata del 2023.
Quando verrà corrisposta? Sono in tanti a volerlo sapere, specie ora che le festività natalizie sono ormai prossime. Dunque, vediamo quando verrà pagata la NASpI di dicembre e se sono previste o meno novità, sia per questo mese che per l’anno successivo.
NASpI 2024: cosa cambia?
Il 2023 ci lascia in un clima di incertezze, molte delle quali legate alla prossima approvazione della Legge di Bilancio 2024. Al momento, infatti, circolano solamente indiscrezioni su possibili interventi che l’Esecutivo intende apportare alla bozza al disegno di legge presentato alle Camere. Nulla di certo, però, ancora è stato deciso.
Sono tanti gli interventi che il Governo ha in programma, ma per quanto riguarda la NASpI non sembrano essere previsti cambiamenti rispetto all’impianto attualmente in vigore.
Quindi, l’indennità potrà essere richiesta sempre dai soggetti ad oggi legittimati, ossia tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà, o per giusta causa o per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, nonché da:
- apprendisti;
- soci lavoratori subordinati di cooperative;
- personale artistico dipendente;
- dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni;
- operai agricoli a tempo indeterminato.
Identici rimangono anche i requisiti, che sono oltre la perdita involontaria del lavoro e le altre cause eccezionali, anche:
- l’aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti all’inizio della disoccupazione;
- aver maturato una retribuzione imponibile previdenziale pari ai minimi settimanali previsti dall’INPS.
Continuerà ad essere vigente anche il meccanismo di riduzione dell’importo dell’assegno entrato in vigore a gennaio 2023, in base al quale l’importo della NASpI si riduce:
- del 3% a partire dal sesto mese di fruizione;
- del 3% dell’importo dall’ottavo mese di fruizione per gli over 55 o per chi ha compiuto gli anni alla data di presentazione della domanda.
Chi volesse provare ad effettuare un calcolo di quanto eventualmente percepirebbe di NASpI, qualora dovesse perdere il lavoro, può consultare la nostra guida Calcolo NASpI.
Pagamento NASpI Dicembre: le date
Dopo questo breve excursus, possiamo tornare a trattare dell’argomento che più ci interessa, quello cioè relativo alle date di pagamento della NASpI.
Quando viene pagata la NASpI a dicembre? Come abbiamo avuto modo di ripetere spesso nei nostri approfondimenti dedicati al pagamento mensile dell’indennità di disoccupazione, non esiste un calendario fisso dei pagamenti.
Ciò significa che gli aventi diritto percepiranno il pagamento in base alla data di presentazione della domanda, come abbiamo già chiarito in questi approfondimenti:
Da un confronto con il pagamento di dicembre dello scorso anno, avvenuto intorno al 9 dicembre, possiamo desumere che l’erogazione della NASpI a dicembre 2023 da parte dell’Inps avverrà a partire dall’11 dicembre o comunque entro il 15 del mese.
Come Sapere la Data Certa del Pagamento NASpI
Chi ha necessità di sapere con certezza in quale giorno riceverà il pagamento ha a disposizione uno strumento utile e sicuro. Stiamo parlando del cassetto previdenziale Inps, la sezione personale accessibile dal portale dell’Istituto dove è possibile visionare e utilizzare diversi servizi, tra cui quelli dedicati alla NASpI.
In particolare, attraverso la piattaforma è possibile presentare domanda per l’indennità, gestire quelle precedentemente inviate o accedere al servizio NASpI-Com. Quest’ultima è la nuova funzionalità introdotta dall’Inps al fine di consentire ai percettori dell’indennità di comunicare tutti quei fatti che comportano un aggiornamento della posizione lavorativa e che possono essere motivo di sospensione del beneficio o di decadenza.
Tra le varie informazioni raccolte, una sezione è dedicata a tutte le comunicazioni inviate o ricevute da Inps, tra cui quella riguardante la data prevista per il pagamento.
NASpI e Tredicesima Mensilità
Dicembre è un mese speciale per lavoratori dipendenti e pensionati, perché coincide con il pagamento della cosiddetta Tredicesima Mensilità. Si tratta del pagamento di una somma di denaro aggiuntiva allo stipendio/pensione e di importo pari a quello percepito.
Essa ha origine come riconoscimento o gratifica per il lavoro svolto, nonché come incentivo all’acquisto in concomitanza con le festività natalizie.
Infatti, essa viene erogata a fine anno, nel mese appunto di dicembre.
Ma è riconosciuta anche a chi è in stato di disoccupazione e percettore di NASpI? Sono in tanti a domandarlo e dispiace comunicare che, purtroppo, la NASpI non dà diritto alla tredicesima mensilità.
Le ragioni sono da individuarsi nella natura stessa dell’indennità di disoccupazione, ossia nel suo essere essa un ammortizzatore sociale, finalizzato ad offrire un supporto economico a chi ha perso il lavoro per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate nel corso degli ultimi 4 anni.
Pagamento Ex Bonus Renzi e Rimborso 730
Il 15 dicembre è una data da segnare sul calendario anche per altri due motivi. A partire da questo giorno, infatti, verrà liquidato, a chi spetta, Il trattamento integrativo sulla Naspi (meglio noto come ex Bonus Renzi), di importo pari a 100 euro, spettante a tutti i lavoratori dipendenti con reddito complessivo annuo non superiore a 26.600 euro lordi.
Chi in passato non ha presentato domanda per il riconoscimento del Bonus ha tempo fino al 31 dicembre 2023 per richiedere il recupero degli arretrati.
Per quanto riguarda il rimborso 730, invece, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che liquiderà i pagamenti a partire dal 15 dicembre, ma solo a favore di coloro che nella domanda non ha indicato un datore di lavoro o un ente, ossia a favore di tutti coloro che hanno presentato un modello 730 senza sostituto d’imposta.
Ritardo Pagamento NASpI: cosa fare?
La tua rata NASpI tarda ad arrivare? Prima di farsi prendere dallo sconforto, verifica che nel tuo cassetto previdenziale non ci siano eventuali comunicazioni ricevute dall’Inps.
In secondo luogo, se hai accettato un’offerta di lavoro a tempo determinato, accertati che la retribuzione non superi il tetto massimo oltre il quale la prestazione viene sospesa.
Qualora tu abbia accettato, invece, un’offerta di lavoro a tempo indeterminato non hai più diritto all’indennità. In questo caso si parla di decadenza.
In entrambi i casi è sempre buona consuetudine darne comunicazione all’Inps tramite il servizio Naspi-COM, a prescindere dal fatto che l’ente ne viene comunque a conoscenza dalla comunicazione inviatale dal datore di lavoro al momento dell’assunzione.
Se non rientri in nessuna di queste fattispecie, puoi contattare l’Inps e chiedere spiegazioni in merito. Puoi farlo, chiamando il Contact Center al numero verde gratuito da rete fissa 800 164 o lo 06 164 164 da rete mobile.