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Ad agosto alcuni pensionati potrebbero trovare una gradita sorpresa sul cedolino della pensione Inps.

Dopo il pagamento a luglio della quattordicesima mensilità, delle integrazioni previste dalla Legge di Bilancio 2023 e degli arretrati riguardanti gli aumenti delle pensioni minime, questo mese è in arrivo anche il pagamento dei rimborsi modello 730

Importo Pensione più alto

A proposito del pagamento degli arretrati bisogna fare un chiarimento. Sebbene il pagamento di questi sia stato disposto già nel mese di luglio, non tutti gli aventi diritto, però, sono stati liquidati. La ragione è legata principalmente alla difficoltà da parte dell’Inps alla lavorazione, per tempo, di tutte le pratiche. 

Quindi, per il mese di agosto si dovrebbe procedere alla liquidazione completa dei rimborsi. 

Ricordiamo che stiamo facendo riferimento agli aumenti stabiliti dalla Legge di Bilancio 2023 per le pensioni minime, che prevede un innalzamento dell’importo pensionistico pari a 1,5% per tutti i pensionati di età inferiore ai 75 anni (portando così l’importo dell’assegno pensionistico a 572,74 euro al mese) e al 6,4% per gli over 75 (con un importo pensionistico pari a 600 euro al mese).

A chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, consigliamo la lettura di questo articolo: Rivalutazione Pensioni 2023 Esempio Tabella.

Calendario Pagamento Pensioni Agosto 2023

Fatti i dovuti chiarimenti, vediamo ora da quando è possibile ritirare la pensione di agosto.

Come sempre è possibile farlo dal primo giorno del mese, salvo che questo cada di sabato o domenica, come nel caso di luglio, oppure coincida con un giorno festivo (ad esempio il 1 gennaio o il 1 maggio).

Dal momento che il 1 agosto cade di martedì, già in questa data è possibile ritirare la propria pensione sia presso gli sportelli degli uffici postali sia presso quelli bancari.

Inoltre, il pagamento sarà disponibile, lo stesso giorno, anche per chi ha optato per il versamento dell’assegno pensionistico sul proprio conto corrente.

Nel caso di ritiro presso gli uffici postali, però, ricordiamo che in questo caso è possibile ricevere il pagamento della pensione solo nel giorno stabilito dal calendario previsto per evitare code agli sportelli. Il calendario, suddiviso sulla base della lettera iniziale del cognome del pensionato, è per agosto così organizzato:

  • martedì 1 agosto: cognomi da A a C;
  • mercoledì 2 agosto: cognomi da D a K;
  • giovedì 3 agosto: cognomi da L a P;
  • venerdì 4 agosto: cognomi da Q a Z.

 Come Consultare il Cedolino della Pensione

Sei anche tu tra i pensionati in attesa del pagamento degli arretrati o del rimborso del modello 730 e vuoi sapere in anticipo se ti saranno versati questo mese? 

Accedi alla tua area riservata sul sito Inps e cerca nell’apposita barra la voce Cedolino Pensione. In questa pagina troverai tutti i documenti relativi alla tua pensione, compresi quelli di agosto. Seleziona, quindi, il cedolino che ti interessa consultare e scopri quale è l’importo della tua pensione.

Il cedolino, infatti, contiene tutte le informazioni sulla tua pensione relative a:

  • importi;
  • ritenute fiscali e contributive;
  • importi netti e lordi;
  • avvisi e comunicazioni.

Questo documento viene emesso mensilmente dall’Inps ed è importante in quanto permette al pensionato di tracciare i pagamenti ricevuti e verificarne la correttezza.

Ricordiamo che per accedere alla propria area personale sul sito Inps e a tutti i servizi disponibili, è necessario essere in possesso di un’identità digitale, quale SPID, CIE o CNS.

Rimborso 730: Cos’è e Come Funziona

Abbiamo parlato della possibilità per molti pensionati di ricevere questo meso, unitamente alla pensione, anche il rimborso del modello 730. Di cosa si tratta?

Una volta compilata la dichiarazione dei redditi (attraverso modello 730 o Modello Unico) e stabilite le imposte dovute all’Erario, possono risultare somme che danno a due distinte situazioni:

  • conguaglio Irpef a debito;
  • conguaglio Irpef a credito.

Nel primo caso si viene a generare un debito a carico del dichiarante, che dovrà provvedere a ricompensare in aggiunta a quanto già trattenuto nel periodo d’imposta.

Nel secondo caso, invece, è il Fisco ad essere in debito nei confronti del dichiarante, in quanto quest’ultimo ha evidentemente versato, nel corso del precedente anno, più di quanto effettivamente dovuto.

Di norma a gestire i rimborsi o i debiti è l’Agenzia delle Entrate. L’Inps, invece, se ne fa carico solo nei seguenti casi:

  • pensione;
  • NASpI (solo nei casi in cui il richiedente ha presentato apposita richiesta).

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