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Perché frequentare un corso Amministratore di Condominio?

Chi intende intraprendere questa professione deve, per legge, conseguire un titolo rilasciato solo a seguito di un corso di formazione apposito.

In questo articolo, quindi, non solo spiegheremo le ragioni del perché è importante un corso per amministrare un condominio. Parleremo anche di come è organizzato il corso e parleremo meglio della figura dell’amministratore e di cosa si occupa.

Perché un Corso Amministratore di Condominio

Cerchiamo di capire, innanzitutto, perché chi vuole intraprendere questo mestiere deve partecipare ad un corso specifico. 

Da qualche anno, infatti, per ricoprire questo ruolo è richiesto il possesso di un apposito titolo come Amministratore di Condominio. A stabilirlo è la Legge, con l’entrata in vigore della Riforma del Condominio, ex art. 71 bis, Legge n.220/2012, che ha cambiato i requisiti per svolgere questa professione.

In base alla nuova normativa, infatti, è prevista la partecipazione ad un corso di formazione iniziale, a cui far seguire altre attività di formazione periodica in materia.

Corso Amministratore di Condominio: Durata e Programma

La legge fissa anche i termini di durata del corso, che deve ammontare ad un minimo di 72 ore. Molti dei tanti corsi disponibili offrono la possibilità di seguire le lezioni in videoconferenza. 

Ma quali sono gli argomenti trattati? I vari moduli sono funzionali ad offrire ai partecipanti tutti gli elementi utili non solo ad amministrare un condominio, ma anche a gestire tutti quei compiti che spettano a tale figura e che vedremo a breve. 

Di base, i moduli prevedono una formazione in ambito:

  • Contabile: gestione e revisione dei conti, nozioni generali di contabilità, il rendiconto;
  • Legale: adempimenti dell’amministratore, destinazioni d’uso e tipologie di condominio, come si amministra un condominio
  • Fiscale: operare come sostituto d’imposta, detrazioni fiscali;
  • Assicurativo;
  • Tecnico: normativa tecnica condominiale, manutenzione, gestione delle utenze;
  • Digitale e comunicazione.

Al termine, poi, i candidati dovranno sostenere un esame per la verifica delle conoscenze e per il rilascio del titolo di amministratore di condominio.

La partecipazione al corso, tuttavia, non è richiesta se l’amministratore viene nominato tra i condomini di uno stesso stabile.

Chi è l’Amministratore di Condominio

Analizziamo ora la figura dell’Amministratore di condominio. Abituati ad immaginarlo intento a dirimere le controversie tra condomini durante le assemblee, in realtà questo professionista è chiamato a svolgere una serie di mansioni. 

Nominato tra gli stessi condomini o figura esterna al condominio, l’amministratore è la figura professionale che gestisce tutti gli aspetti amministrativi, tecnici e finanziari dello stabile che amministra, nell’interesse dei suoi abitanti. 

Oltre ad organizzare e presiedere le assemblee, all’amministratore è delegata la raccolta e la gestione delle quote e del fondo condominiali, nonché la rappresentanza legale dei condomini. 

Inoltre, è l’amministratore a coordinare e supervisionare eventuali attività di manutenzione, mantenendo egli tutta la documentazione (anche tecnica) relativa all’immobile.

Obblighi dell’Amministratore di Condominio

Osservando i compiti che è tenuto a svolgere, è evidente che sull’amministratore di condominio gravano una serie di responsabilità. Nello svolgimento delle sue funzioni, un buon amministratore:

  • deve agire sempre e comunque per la tutela degli interessi dei condomini;
  • deve presentare la rendicontazione di tutte le movimentazioni del denaro comune, provvedendo anche all’apertura di un conto corrente a nome del condominio;
  • deve provvedere anche alla riscossione forzosa delle somme dovute dai condomini insolventi.

Come diventare Amministratore di Condominio: i requisiti

Oltre al possesso di un titolo idoneo allo svolgimento della mansione e alla frequentazione continua di corsi di aggiornamento, per diventare amministratore di condominio è necessario essere in possesso anche di alcuni specifici requisiti:

  • godimento dei diritti civili;
  • non aver riportato condanne civili e/o penali;
  • non essere stati sottoposto a misure di prevenzione definitive, salvo riabilitazione;
  • non essere stato dichiarato interdetto o inabilitato;
  • non risultare annotato nell’elenco dei protesti cambiari;
  • aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Corso di Formazione Periodica Amministratore di Condominio

Abbiamo avuto modo di dire che la Legge prevede l’obbligo di frequenza non solo di un corso di formazione iniziale, funzionale all’assunzione del titolo di amministratore di condominio, ma anche la frequenza periodica di corsi di aggiornamento con cadenza annuale e della durata di 15 ore

Una norma, questa, che tuttavia genera in molti alcuni problemi a livello interpretativo, specie sulla definizione di cadenza annuale.

Non è specificato, infatti, se come tale si debba intendere il cosiddetto anno di calendario oppure l‘anno solare decorrente dal giorno di entrata in vigore del d.m. n. 140/14.

Allo stesso modo, c’è discordanza sulle conseguenze relative alla mancata partecipazione al corso di formazione periodica. 

Secondo una data interpretazione, il mancato conseguimento del titolo di frequenza determinerebbe la nullità del titolo di amministratore e di qualsiasi incarico assunto anche per l’anno successivo.

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