Migliorare-il-tuo-CV-con-le-competenze-professionali

A cosa serve un curriculum vitae fatto bene? A candidarsi per un impiego di lavoro, certo, ma soprattutto a differenziarsi dagli altri candidati. E come si fa, allora, ad eccellere rispetto le altre candidature?

Sicuramente è importante che il CV sia accompagnato da una lettera di presentazione efficace; che si usi una grafica curata e che i testi siano corretti grammaticalmente; che le informazioni sul proprio percorso di studi e sule proprie esperienze professionali siano indicate in maniera chiara e in ordine cronologico, selezionando, nel caso in cui le esperienze lavorative siano numerose, quelle più recenti e quelle più rilevanti in base all’impiego di lavoro a cui ci si sta candidando.

Per creare però un curriculum efficace, è importante anche far leva sulle keywords, usare cioè le parole chiave che vengono utilizzate dai recruiter per effettuare una prima scrematura dei curriculum vitae che ricevono. Non ultimo, differenziarsi attraverso le proprie competenze e abilità. Mettendo in luce, cioè, le skills.

Skills, cosa sono e perché sono importanti nel CV

La traduzione di skills è, genericamente, competenze. Esistono due tipi di competenze quando si parla di curriculum vitae: le competenze professionali, dette anche hard skills, e le competenze trasversali o soft skills. Le competenze professionali sono quelle conoscenze misurabili che ognuno di noi ha acquisito grazie alla formazione. Un tipico esempio di competenze professionali nel CV sono le conoscenze linguistiche o le conoscenze informatiche.

Sono considerate hard skills anche le certificazioni che dichiarano l’abilità nel guidare macchinari specifici oppure le competenze acquisite durante i corsi professionali.

Le soft skills o competenze trasversali sono invece quelle capacità personali che di solito non si possono apprendere attraverso la formazione, ma sono innate e non misurabili. Ad esempio, le capacità relazionali e comportamentali come la capacità di risolvere i problemi, il lavoro in team, l’empatia, la gestione del tempo. 

E’ importante inserire nel proprio CV le hard skills perché questo permette di offrire una visione più precisa delle competenze del candidato. E’ un modo evidente di valorizzare il proprio curriculum: le competenze tecniche e pratiche, infatti, hanno un valore tangibile molto ricercato dalle aziende. Inoltre, proprio per questo, possono essere un elemento di contrattazione nel momento in cui si va a definire il compenso.

Esempi di competenze professionali da aggiungere nel curriculum

Il consiglio è di includere nel CV una lista di 5/7 hard skills inerenti al tipo di professione per la quale ci si sta candidando.  Ad esempio:

  • Conoscenze linguistiche

La conoscenza delle lingue straniere è sempre più importante. Questa sezione deve essere quindi messa in chiara rilevanza, indicando la lingua madre e poi, a seguire, tutte le conoscenze linguistiche con, a fianco, il grado di competenza posseduto. Secondo il Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue, i livelli linguistici sono suddivisi in tre fasce: A, il livello base, B, il livello autonomo, e C, piena padronanza della lingua. Può essere inoltre utile completare questa parte del curriculum menzionando le certificazioni linguistiche, se in possesso.

  • Competenze informatiche

E’ consigliabile utilizzare delle macro categorie per illustrare le competenze informatiche: linguaggi di programmazione, sicurezza informatica, fondamenti di Seo. Per ogni area di competenza è bene inserire dettagli ulteriori come, ad esempio, quali siano i linguaggi di programmazione conosciuti.

  • Utilizzo di macchinari di produzione

Per potersi candidare ad alcuni annunci di lavoro nell’ambito industriale e logistico, viene spesso richiesto la capacità di guidare dei mezzi specifici o di utilizzare dei macchinari di produzione. Come hard skill bisogna quindi indicare queste capacità e riportare eventuali certificazioni o patentini.

Le soft skills più apprezzate in un CV

Oltre alle competenze professionali, non bisogna dimenticare che anche le competenze trasversali possono fare la differenza. Infatti saranno le soft skills a rendere il candidato davvero unico per quel lavoro.

Sono tantissime le abilità personali che possono essere menzionate, ma bisognerebbe inserire solo quegli aspetti che faranno la differenza per quella specifica posizione lavorativa. Per un curriculum vincente si deve perciò essere anche pronti a omettere quelle abilità che non aggiungerebbero alcun plus alla presentazione.

In generale si è visto come il problem-solving sia una soft skills richiesta dal 62% dei recruiter; rilevante è anche la flessibilità e il time management, cioè la gestione del tempo. Altre soft skills menzionabili sono poi la resistenza allo stress, il lavoro in team, la capacità di ascolto.

Sono competenze che non si possono misurare (e che difficilmente si possono insegnare) e che quindi sembrano meno rilevanti nel processo di selezione, ma non è così. Raccontano il talento del candidato e sono sempre più richieste dalle aziende. E’ bene quindi scriverle nel CV in maniera chiara, magari con un elenco puntato, e poi essere consapevoli che sarà il colloquio di lavoro il momento in cui si avrà davvero modo di raccontare queste competenze, indicando quando si è scoperto di avere queste abilità e in che occasioni si è potuto esprimerle al meglio.

In generale, se si vuole davvero migliorare il CV e renderlo efficace, si deve partire con un brainstorming interiore! Quali sono i miei punti di forza? Nessuno più di noi stessi è in grado di individuare le proprie qualità, basta ritagliarsi un po’ di tempo e, senza fretta, lavorare ad una lista di competenze prima provvisoria e poi definitiva. Dopodiché bisogna fare in modo che sia le hard skills che le soft skills siano messe bene in evidenza: il recruiter deve individuarle fin da una prima lettura del documento. 

Nel caso in cui si ritenga di non avere competenze sufficienti, in particolare parlando di hard skills, allora è consigliabile attivarsi per implementarle attraverso la formazione professionale, le conferenze, gli eventi. Sviluppare le proprie competenze professionali può essere fondamentale soprattutto per i disoccupati che avranno così modo di aggiornare il proprio curriculum vitae con nuovi plus utili per essere selezionati velocemente per un nuovo lavoro.

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