Pagamento-Naspi-giugno-2023

Manca ormai poco al pagamento NASpI di questo giugno 2023, ma in quale data precisa? 

Sappiamo, infatti, che a differenza di altre prestazioni, quella per la disoccupazione non segue un calendario fisso, ma è soggetto a tutta una serie di variazioni. Possiamo, però, fornirti delle indicazioni orientative, sulla base anche dei precedenti pagamenti. 

Come visualizzare il pagamento NASpI 2023? 

Per molti percettori, sapere quando avverrà il pagamento della NASpI è molto importante. Data la precarietà della loro situazione, conoscere in anticipo la data certa del pagamento è utile al fine di organizzare e gestire le proprie spese. 

Partendo da quanto esposto sopra, ossia che non c’è una data fissa del pagamento, esiste però la possibilità di sapere in anticipo quando verrà corrisposta l’indennità di disoccupazione. 

Accedendo alla propria area personale sul sito Inps, alla sezione Prestazioni e Pagamenti, seleziona “NASpI” oppure “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” o “Prestazione di sostegno al reddito” e verifica lo stato del pagamento, selezionando il periodo di riferimento. Qui potrai vedere la data prevista o effettiva di pagamento per il periodo di interesse.

Ricordiamo che per accedere ai servizi Inps è necessario essere in possesso di un’identità digitale, quale SPID, CIE o CNS.

Pagamento NASpI Giugno 2023: da quando è visualizzabile?

Dopo aver chiarito come accedere alla sezione del portale Inps dedicata, vediamo da quando è possibile visualizzare le date dei pagamenti.

Salvo variazioni e sulla base di un confronto con gli anni passati, il pagamento dovrebbe essere visibile a partire dalla prima settimana di giugno, ossia tra il 1 e l’8 del mese. 

Per quanto riguarda la data effettiva di pagamento, bisogna sapere che di solito, l’INPS effettua i versamenti entro i primi giorni lavorativi del mese successivo al periodo di riferimento. Ad esempio, se si ha diritto alla NASpI per il mese di giugno, il pagamento potrebbe avvenire entro i primi giorni di luglio.

Tuttavia, le tempistiche effettive possono variare in base a diversi fattori, come il volume di richieste da gestire e il tempo necessario per l’elaborazione dei dati. È importante considerare che in alcuni casi potrebbero verificarsi ritardi, ad esempio a causa di festività o di eventuali controlli supplementari effettuati dall’INPS.

Stando sempre ad un confronto con i dati precedenti, il pagamento, comunque, dovrebbe avvenire nella seconda settimana del mese, probabilmente a partire dal 12 giugno. 

Se vuoi conoscere il calendario completo dei pagamenti NASpI 2023, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sull’argomento.

NASpI 2023: tutto ciò da sapere in breve

Accenniamo ora ad alcune cose da sapere in merito alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI). Si tratta, come sappiamo, di una prestazione di sostegno al reddito destinata ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro e che dal 2015 ha sostituito le precedenti Aspi e Mini-Aspi. 

Il criterio dell’involontarietà della perdita del lavoro è determinante al fine del riconoscimento della prestazione, salvo casi eccezionali di deroga, come quelli per giusta causa o cessazione del rapporto di lavoro su base consensuale, intervenuta in ambito di una procedura di conciliazione.

Inoltre, è bene precisare che non tutti i lavoratori dipendenti che perdono il lavoro per cause non dipendenti dalla loro volontà hanno diritto alla NASpI. Ad esempio non possono richiederla:

  • i dipendenti della Pubblica Amministrazione assunti a tempo indeterminato;
  • gli operai agricoli con contratto a tempo determinato;
  • i lavoratori stagionali extracomunitari;
  • chi ha raggiunto l’età per richiedere la pensione.

Per sapere nel dettaglio tutto ciò che riguarda la NASpI ti invitiamo a leggere gli articoli che noi di PosizioniAperte.com abbiamo dedicato all’argomento e che ti segnaliamo qui negli approfondimenti alla fine dell’articolo.

Come si richiede la NASpI: requisiti e domanda

Per richiedere l’indennità di disoccupazione, ovviamente, non è sufficiente il solo motivo della perdita involontaria del lavoro. Infatti, la Legge prevede che il richiedente abbia anche maturato tredici settimane contributive nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. A partire da gennaio 2022, invece, è venuto meno il requisito che richiedeva la maturazione di 30 giornate di lavoro effettivamente svolto nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Un’altra importante novità introdotta nel 2022 concerne la riduzione dell’importo spettante, pari nello specifico al del 3% a partire dal sesto mese di fruizione o dall’ottavo per gli over 55.

Circa le modalità di presentazione della domanda, invece, questa va inoltrata per via telematica sul portale Inps alla sezione dedicata, entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. In alternativa ci si può rivolgere ad un Caf o ente di Patronato. 

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