Con uno Stipendio di 800 Euro quanto Prendo di Disoccupazione

Si potrebbe iniziare con il dire che ci troviamo veramente un momento storico particolare: la crisi economica, dovuta a tanti fattori, di certo non rende la vita semplice per le famiglie – magari costrette a fare i conti con salari minimi e il costante aumento delle spese ordinarie per il menage familiare. Se poi si percepisce uno stipendio basso come quello di 800 Euro, allora è d’obbligo prestare attenzione a tutte le spese che ci si trova ad affrontare. 

Questo continuo ed incessante aumento dei costi sta mettendo in crisi, oltre che le famiglie, anche tantissime aziende che loro malgrado sono costrette a cessare le attività, con conseguente licenziamento dei dipendenti. 

Per chi malauguratamente si dovesse trovare nella condizione di  perdere il lavoro, subentra lo Stato con un sussidio di aiuto al reddito, comunemente detta indennità di disoccupazione, una volta, adesso chiamata NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego). 

Chiunque abbia lavorato per almeno 13 settimane nei 4 anni prima di essere licenziato, e almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi può richiedere l’indennità all’INPS, che è l’ente preposto della gestione della NASPI per i disoccupati. 

Disoccupazione: Chi ne ha Diritto e come Richiederla

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (cosiddetta Naspi, ovvero l’indennità di Disoccupazione) è di certo un ottimo aiuto per tutti coloro che hanno perso il lavoro e non possono più contare sullo stipendio, allora è importante informarsi bene come procedere per essere certi di non perdere questa indispensabile opportunità. 

Innanzitutto va detto che tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla NASPI tranne per chi ha un contratto di lavoratore agricolo oppure se si è impiegati nella pubblica amministrazione con un contratto a tempo indeterminato. È importante sottolineare che si ha diritto all’indennità solo nel  caso in cui si abbia perso  il lavoro per motivazioni indipendenti alla propria volontà , se si è stati licenziati quindi, oppure nella situazione  di contratti a tempo determinato e non più rinnovati. Ma nella moderna giurisprudenza si trovano casi anche di lavoratori che hanno diritto alla NASPI a seguito di proprie dimissioni a patto che si riesca a provare un ambiente di lavoro insostenibile, ed esempio maltrattamenti, mobbing, vessazioni, sfruttamento, mancata retribuzione, eccetera. 

Non ne hanno diritto i lavoratori autonomi. 

Per richiedere la disoccupazione, come si diceva, occorre raccogliere tutte le informazioni necessarie, in quanto è bene fare domanda tempestivamente, è già possibile inoltrare la richiesta dopo otto giorno dalla cessazione del rapporto lavorativo. 

Per elaborare tale documentazione è importante essere in possesso dello SPID oppure carta d’identità elettronica, collegarsi al sito www.inps.it e procedere con la compilazione della modulistica, per chi avesse delle difficoltà con la modalità web è possibile recarsi, previo appuntamento,  al patronato più vicino o direttamente allo sportello INPS. 

Appena la domanda verrà elaborata e quindi accettata, l’INPS invierà un SMS al numero indicato nel momento della richiesta dell’indennità, a questo punto non resta che andare a controllare nell’area personale del portale INPS per conoscere le modalità e i tempi di erogazione, cioè entro quanto tempo potremo avere il nostro sostegno al reddito. 

Con 800 Euro di Stipendio quanto si prende di Naspi?

Ma come facciamo a sapere quanto si percepirà di Naspi e per quanto tempo? 

C’è da dire che il calcolo della disoccupazione è relativamente articolato, quindi si consiglia sempre di rivolgersi a degli esperti per poter essere meglio guidati in questa farraginosa foresta di regole e regolamenti. 

Per dare un’idea profana del calcolo della NASPI possiamo dire che l’indennità è pari al 75%  del valore contributivo dell’ultimo periodo, con un coefficiente di 4,33. 

Se l’ultima retribuzione era pari o inferiore a 1.227 Euro si calcola il 75% di tale cifra, ma  se invece supera  Euro 1.335  si calcolerà il 75% alla soglia di 1.227 più un 25% sulla differenza tra il valore percepito e l’importo soglia di 1.227 Euro. 

Nel nostro caso trattiamo uno stipendio di 800 Euro, quindi calcoleremo il 75% di 800 € che ammonterà circa a 600 €, questo per i primi tre mesi, cioè 90 giorni, dal 91esimo giorno verrà decurtato il 3% ogni mese successivo. 

La durata della NASPI dipende dalle settimane di contribuzione che si sono accumulate prima della fine del rapporto lavorativo,  il contributo verrà erogato per la metà del tempo in cui sono stati versati i contributi, quindi si potrà percepire per un periodo che va da 3 ad un massimo di 24 mesi, come abbiamo detto prima, dal quarto mese in avanti l’assegno mensile sarà più leggero del 3% ogni mese. Quindi nel nostro caso dovremo calcolare, dal quarto mese, 600 Euro meno il 3% otterremo circa 580 Euro, il quinto mese avremo 580 meno il 3% e così via.  

Cosa fare se si trova lavoro nel periodo NASPI

Non  scoraggiamoci però, essere rimasti senza lavoro e percepire l’indennità di disoccupazione non è una situazione immodificabile, con un po’ d’impegno e dedizione alla ricerca di un nuovo impiego si può ricominciare da un’altra parte, magari in un posto migliore, magari più felici. 

Nel caso si trovi un nuovo lavoro è molto importante comunicarlo subito all’INPS , in questo caso l’assegno NASPI verrà sospeso, così se non si è riusciti ad usufruire del sussidio per tutto il tempo di cui avevamo diritto, in caso si resti ancora senza lavoro, è possibile riattivare  questa forma si sostegno al reddito. In caso si utilizzi tutto i sussidio a disposizione,  per poter fare un’altra domanda sarà necessario accumulare almeno altre 13 settimane di lavoro in 4 anni di cui 30 giorni nell’ultimo anno, a questo punto si potrà ripetere l’operazione e richiedere nuovamente il sussidio di disoccupazione.

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