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Quanto Guadagna un Doppiatore

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L’Italia è particolarmente nota per la qualità del doppiaggio, è cosa nota che molti divi di Hollywood abbiano in passato, ma anche ai giorni nostri, apprezzato i doppiatori del nostro paese. Il doppiatore, di per sé, è un attore che noi non vediamo. 

È un lavoro estremamente complesso, prestare voce a doversi personaggi e immedesimarsi negli stessi è una vera e propria sfida. Il suo ruolo è quello di non dare l’impressione che, per esempio, a l’attore del film che stiamo vedendo, parli la nostra lingua nonostante sia, sempre per esempio, Americano. 

Come si svolge il lavoro del Doppiatore

Dal punto di vista tecnico, il doppiatore viene ingaggiato per dar voce ai personaggi a attori di film, cortometraggi, pubblicità, documentari e tutto quello che può essere trasmesso in Tv che necessita di questa figura. 

La complessità del lavoro sta proprio nel dover riprodurre, attraverso la voce, non solo le parole, ma anche stati d’animo come tristezza, allegria, gioia, rabbia ecc.,  chiaramente da dietro un microfono sono più difficili da gestire rispetto al trovarsi fisicamente all’interno di un set. 

Quanto guadagna un doppiatore? 

Partiamo dal presupposto che non esiste una risposta precisa a questa domanda. Il doppiatore non viene pagato mensilmente come nella maggior parte dei lavori, bensì, è pagato in base alle ore di lavoro, al talento e alla sua fama. Essendo questo un lavoro da libero professionista, il doppiatore, lavora con la partita iva

Come possiamo immaginare,  più sarà conosciuto il doppiatore più potrà alzare il prezzo ai suoi clienti. Il metodo tradizionale di pagamento per questa figura è a gettone, quindi esiste un vero e proprio listino prezzi base che poi il doppiatore potrà aumentare in base alle caratteriste prima citate. 

Un doppiatore guadagna di base esattamente 58,36 euro come gettone di presenza da aggiungere, in seguito, 1,86 euro per ogni singola riga recitata per un copione cinematografico, 1,24 euro per quello di un cartone animato e 1,60 euro per le serie televisive

Quando il doppiatore inizierà ad avere una certa fama, questi prezzo base aumenteranno. Per fare un esempio un professionista affermato arriva a guadagnare anche 3.000 euro a settimana. Per un doppiatore meno affermato, ma che comunque lavora con una certa costanza, può raggiungere uno stipendio di 2.500 euro al mese. 

Mediamente un doppiatore che lavora in maniera costante ha turni di 3-4 ore al giorno, con la libertà di fare più turni giornalieri. Complessivamente, il guadagno di un doppiatore parte da circa 2.000 € al mese e può arrivare tranquillamente anche a cifre superiori ai 6.000 € al mese per i doppiatori più affermati dopo molti anni di carriera.

Come si diventa Doppiatori? 

Arrivare ad essere un doppiatore affermato è complesso. Un pò come negli sport, è necessario iniziare in giovane età per avere la possibilità di fare strada. Quasi sempre si inizia con corsi basici di teatro e interpretazione, chi supera questa base solitamente arriva a frequentare corsi di dizione e doppiaggio. 

Conclusa la parte più teorica, l’artista parte con una gavetta, che a seconda della bravura può durare da un minimo di due anni in su. Ovviamente, oltre al talento, in questo campo è necessario avere molta disciplina e professionalità. 

Il percorso del doppiatore può durare anche decine di anni, questo, però, servirà a perfezionare il timbro della voce o l’espressione credibile di ogni tipo di sensazione o sentimento solo con l’utilizzo della voce. 

Il doppiatore può contare solo sull’esperienza, per questo chi è nuovo nel settore non deve far altro che partecipare a più provìni possibili, in modo tale da accumulare esperienze e farsi notare da diversi produttori. 

È essenziale ricordare che il lavoro del doppiatore, tenendo già conto della fatica per arrivare ad essere tale, è a tratti estenuante. Si perché questa figura lavora a turni, quindi spesso le giornate di lavoro possono essere davvero lunghe. 

Una volta affermato in questo campo, il doppiatore, necessita di un’agenzia che lo segua nei suoi lavori; dal provino, al contratto che viene offerto; ecc

In conclusione, per affermarsi in questo lavoro bisogna essenzialmente avere delle doti come: passione per cinema è teatro, capacità di immedesimarsi senza alcun imbarazzo o timidezza nei personaggi, possesso di una voce chiara, è possibilmente senza cadenze dialettali e infine capacità di modificare la propria voce in base al ruolo che deve interpretare. 

Quali corsi scegliere? 

Si prediligono i corsi non troppo brevi e di poche ore. Un corso per doppiatori, che può preparare bene un allievo in questo settore, dura almeno un anno. Bisogna prestare attenzione alla presentazione del corso e a chi lo svolge ( spesso capita di trovare corsi, specialmente quelli online, improvvisati e non condotti da professionisti). 

Un altro elemento, non indifferente, è quello di scegliere corsi a numero chiuso, in modo tale da avere un ambiente in cui ci si concentra sul singolo.

Ecco alcune scuole di doppiaggio in Italia:

In conclusione, se si ha una forte passione e motivazione, vale la pena di compiere il cammino che porta a diventare doppiatore. Come in tutto, è decisiva la costanza e il saper fare la differenza. Con questi requisiti si può ambire ad avere una lunga e affermata carriera nel mondo televisivo.

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