Fra tutte le agevolazioni introdotte con il Decreto Rilancio, quella che ha suscitato più dibattiti ed è stata soggetta ad un maggior numero di cambiamenti è Superbonus 90%, che consente di rendere la tua casa più prestante dal punto di vista energetico, ottenendo al contempo una sostanziosa detrazione.
Quest’ultima, che in origine era al 110% prevedendo anche la possibilità di cessione del credito, al momento è congelata al 90%; tuttavia, devi sapere che di recente è stato introdotto un ulteriore aggiornamento, che riguarda proprio il restante 10%.
In questo articolo ti spieghiamo le novità del Superbonus 90%, con un breve riepilogo sulle sue caratteristiche e come fare domanda per la nuova agevolazione a fondo perduto.
Superbonus 90%: cosa prevede l’agevolazione
Prima di conoscere le ultime novità in materia, è necessario effettuare un passo indietro per comprendere il contesto in cui si inserisce il Superbonus, introdotto con il D. Lgs. 34/2020 per agevolare i lavori di efficientamento energetico negli edifici abitativi, in linea con quanto richiesto dall’Unione Europea.
Inizialmente la detrazione prevista era del 110%, ovvero potevi effettuare i lavori rientranti nel Bonus senza doverli pagare e cedendo eventualmente il tuo credito ad una società oppure ad un istituto di credito.
Tuttavia, ben presto sono intervenute problematiche di vario genere, che spaziavano dall’incapacità di coprire il credito di tutti gli aventi diritto, alla scoperta di comportamenti fraudolenti da parte di numerose società, tali per cui è stata necessaria una serie di cambiamenti significativi.
Il Superbonus 90%, quindi, ha posto fine definitivamente alla cessione del credito dal 17 febbraio 2023, con una riduzione della percentuale di detrazione, ad esclusione di quanti avessero presentato la CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus) prima di tale data.
Non solo, da gennaio 2023 sono anche cambiati i requisiti per accedervi per quanto riguarda le ville unifamiliari, che prevedono sostanzialmente un reddito non superiore ai 15.000€ annui e la prima casa come destinazione dei lavori, nonché abitazione principale.
Per saperne di più sulle differenze fra il Superbonus 110% e quello al 90%, oltre a tutti gli interventi rientranti, ti invitiamo a leggere l’approfondimento dedicato: Superbonus 110 Novità 2023.
Superbonus 90%: le novità più recenti
L’ultima novità riguardo al Bonus deriva dal comunicato dell’Agenzia delle Entrate, che apre ufficialmente la possibilità di inviare la domanda per richiedere un contributo a fondo perduto sulle spese detraibili dal Superbonus 90%, con riguardo al 10% non agevolato.
In altre parole, significa che, se nel corso del 2023 hai effettuato dei lavori di efficientamento energetico, rientranti nell’agevolazione di cui sopra, avrai la possibilità di richiedere un contributo per recuperare i costi che non sono stati detratti.
Si tratta di una misura di supporto che era già stata introdotta con il Decreto Aiuti Quater, per aiutare le famiglie in condizioni economiche svantaggiate a coprire parte delle spese sostenute, le cui istruzioni tuttavia sono state rese note il 23 settembre 2023.
Prima di conoscere i requisiti e le modalità di invio della domanda, è indispensabile chiarire un paio di ulteriori aspetti; in prima istanza, il massimo del contributo erogabile per richiedente è di 9.600€, che corrisponde al 10% di 96.000€, ovvero il tetto massimo di spese detraibili con il Superbonus 90%. Ciò vale anche nel caso in cui avessi speso cifre più elevate per l’efficientamento della tua casa.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate attingerà ad un fondo di 20 milioni di euro per erogare i contributi, andando a determinare il valore degli stessi in base alla quantità delle richieste ricevute; in sostanza, l’importo a cui avresti diritto potrebbe ridursi fino al 90% se i fondi non dovessero essere sufficienti.
I requisiti per richiederlo
Per quanto riguarda i requisiti per poter ottenere accoglimento della domanda, devi sapere che in larga misura riprendono quelli previsti per accedere al Superbonus 90%, a cui poi se ne aggiungono altri relativi al periodo in cui hai effettuato i lavori.
Di seguito ti forniamo un quadro sintetico delle prerogative comunicate dall’Agenzia delle Entrate, facendo presente che la situazione del richiedente deve soddisfare tutti i punti:
- Gli interventi circoscritti al Superbonus 90% e specificati dal Decreto Rilancio (specificato sopra) devono essere stati effettuati dal 1° gennaio al 31 ottobre 2023, compresi quelli delle parti comuni di un condominio;
- Il reddito del nucleo familiare non deve essere superiore a 15.000€ annui e deve fare riferimento all’anno di imposta 2022;
- L’unità immobiliare dove sono stati effettuati i lavori deve essere di proprietà (anche solo di una quota) del richiedente e deve costituire la sua abitazione principale.
Nel caso in cui il beneficiario del Superbonus 90% sia deceduto prima della presentazione della domanda, gli eredi che vantano diritto di successione sull’immobile in oggetto possono accedere alla stessa agevolazione, presentando chiaramente i dati riferiti al de cuius (spese sostenute, codice fiscale ecc.) e ottenendo quote divise in parti uguali.
Attenzione perché, se i costi della ristrutturazione Superbonus 90% sono stati sostenuti nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, la domanda per il contributo non potrà essere accettata.
Come fare domanda per il Superbonus 90%
A questo punto spieghiamo come fare domanda per il Superbonus 90%, avendo di fatto la possibilità di coprire il 100% dei costi dei lavori di efficientamento energetico effettuati.
Il comunicato dell’Agenzia delle Entrate specifica che l’istanza potrà essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso la sua piattaforma, accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE, o eventualmente facendosi aiutare da un Caf di zona.
Il periodo di presentazione è dal 2 al 31 ottobre 2023 e non potrà essere presentata più di una domanda di contributo dal richiedente; tuttavia, se dovessi commettere errori nella compilazione, entro tale periodo potresti presentare una nuova istanza che andrà a sostituire la precedente.
Completata la procedura di richiesta, otterrai una ricevuta di presa in carico e potrai consultare lo stato della stessa navigando nella sezione “Servizi – Consultazione esito”; tieni presente che l’esito dell’accoglimento o del rigetto sarà disponibile entro il 30 novembre 2023.