Il 2023 rappresenta un anno di svolta per tutti coloro che hanno situazioni fiscali pendenti nei confronti del Fisco, in quanto sono previste delle importanti novità che in taluni casi permettono persino di estinguere in automatico le cartelle esattoriali.
Tutti i provvedimenti che sono stati presi in atto in tal senso sono racchiusi all’interno della Legge di Bilancio 2023, che va a definire la cosiddetta Pace Fiscale, ovvero una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria situazione con il Fisco ed estinguere il debito in modo agevolato.
In questo articolo ti spieghiamo le novità della Pace Fiscale 2023 e chi può beneficiarne.
Pace Fiscale 2023: quali Novità ci sono
Nel corso dell’ultimo anno si è discusso ampiamente sulla situazione debitoria di migliaia di italiani, aziende e persone fisiche impossibilitate a saldare i conti presenti sulle cartelle esattoriali, colpa anche della crisi economica che procede di pari passo con l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse.
Il Governo ha così deciso di introdurre la Legge di Bilancio 2023, ipotizzando in prima istanza l’annullamento tout court delle cartelle precedenti il 2016, salvo poi modificare la rotta a seguito delle aspre critiche da parte della Commissione Europea.
Le disposizioni definitive sono state rese note, infine, dall’Agenzia delle Entrate attraverso la Circolare n.1/E del 13 gennaio 2023, Circolare n.2/E del 27 gennaio 2023 e il Protocollo n. 30294 del 1° febbraio 2023, le quali si possono così riassumere:
- Annullamento d’ufficio delle cartelle esattoriali con importi inferiori a 1.000€;
- Definizione agevolata per le cartelle esattoriali con importi maggiori a 1.000€, altrimenti definita Rottamazione Quater.
Poiché non tutte le posizioni debitorie con il Fisco sono incluse nella Legge di Bilancio 2023, nei prossimi paragrafi scopriamo quali sono i principali beneficiari e chi sono i soggetti esclusi.
Pace Fiscale 2023: i beneficiari dell’annullamento
Uno dei provvedimenti più significativi della Legge di Bilancio 2023 è stato quello di offrire un aiuto considerevole per i contribuenti, al fine di raggiungere la tanto agognata tregua fiscale con il Fisco.
Questo perché è stato messo in atto l’annullamento delle mini cartelle esattoriali, con un importo inferiore a 1.000€ e presentate all’Agenzia di Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Si tratta di una procedura completamente automatica, che non ha richiesto da parte dei contribuenti la presentazione di una domanda presso gli uffici preposti: entro il 30 giugno 2023, infatti, si è provveduto alla cancellazione d’ufficio dei debiti sopra indicati.
Anche in caso di rateizzazione, la procedura di sospensione sarebbe avvenuta in automatico; discorso diverso, invece, se le mini cartelle erano parte di un unico totale complessivo, per il quale era necessaria una notifica da parte del contribuente.
A tal proposito, se non hai presentato la richiesta scritta di rimodulazione del piano di ammortamento entro il 30 aprile 2023, questa non potrà più essere accolta.
Pace Fiscale e Rottamazione Quater
Se la cartella esattoriale presenta un importo maggiore di 1.000€, si rientra nel discorso della definizione agevolata, altrimenti definita Rottamazione Quater, che prevede uno sgravio considerevole sulle spese dovute all’Agenzia delle Entrate, pari a circa il 35% del debito.
Prima di tutto è necessario chiarire che rientrano in questa soluzione tutte le cartelle presentate agli Agenti della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
In questi casi la disposizione del Governo prevede lo storno delle seguenti spese: sanzioni, interessi iscritti al ruolo, interessi di mora, aggio (percentuale dell’agente), sanzioni e somme aggiuntive su debiti di natura previdenziale.
Il restante del debito, che è costituito dal capitale, dal diritto di notifica e dal rimborso spese esecutive, può essere pagato in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023, oppure in modo dilazionato con un massimo di 18 rate, le cui prime due vanno saldate entro la fine di ottobre e novembre 2023.
A differenza dell’annullamento di cui abbiamo parlato in precedenza, per accedere alla Rottamazione Quater era necessaria la presentazione della domanda in via telematica entro il 30 aprile 2023, in quanto entro il 30 giugno 2023 l’Agenzia delle Entrate avrebbe concluso il ricalcolo delle spese dovute.
Ricorda che in questa procedura rientrano tutti i carichi tributari e contribuitivi del periodo sopra indicato, come l’Irpef per le persone oppure l’Ires per le imprese, anche senza aver ricevuto la notifica, così come le violazioni del Codice della Strada.
Soggetti esclusi dalla Pace Fiscale 2023
Il testo della Legge di Bilancio 2023, in relazione al conseguimento della Pace Fiscale per i contribuenti, ha anche specificato quali sono tutte le imposte escluse da entrambi i provvedimenti.
Più nello specifico, sono le seguenti:
- L’Iva riscossa dall’importazione;
- Le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato;
- I crediti derivanti da pronunce di condanna dalla Corte dei Conti;
- Le multe, le sanzioni pecuniarie e le ammende derivanti da provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- Le sanzioni avute per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Come conoscere la propria Situazione Tributaria
A questo punto potresti aver bisogno di sapere a che punto si trova la tua situazione tributaria: per esempio, potresti essere rientrato nei casi di cui sopra e a seguito dell’invio della tua domanda, desideri conoscere aggiornamenti sul ricalcolo effettuato dall’Agenzia delle Entrate.
A tal proposito, ti invitiamo a collegarti direttamente al sito dell’Ente, accedendo alla tua area riservata utilizzando le credenziali SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Le informazioni che riguardano le cartelle esattoriali sono contenute nell’area Cassetto Fiscale, dove puoi effettuare una scrematura con l’apposito strumento di filtro per visionare solo i debiti ancora da saldare.
Ti consigliamo di prestare attenzione alle date di scadenza degli importi dal saldare, dal momento che, se queste risultano mancanti o insufficienti o tardivi per una tempistica superiore ai 5 giorni, i benefici ottenuti dagli sgravi fiscali decadono in automatico; in questa circostanza, le somme già versate acquisirebbero il titolo di acconto sul totale ancora da versare, con tutti i termini ordinari di prescrizione e decadenza.