Assegno-Unico-Importo-Minimo-senza-Isee

Assegno unico senza ISEE: è una possibilità o un obbligo? Secondo noi è un’opportunità da non perdere, visto che è per tutti coloro che hanno figli, indipendentemente dal reddito.

Una delle più apprezzate novità in materia fiscale infatti, è stata proprio l’assegno universale per i figli, di cui abbiamo parlato in diverse occasioni.

Non tutti sanno, però, che l’assegno unico per i figli, in quanto di portata universale, è riconosciuto persino a coloro che non dispongono di una dichiarazione ISEE o che scelgono di non presentarla: in questo caso avranno sempre diritto all’Assegno ma sarà dell’importo minimo, come se si avesse un Isee superiore a 40.000 €. Viceversa, chi ha un Isee inferiore a 15.000 € avrà diritto alla agevolazione più alta per ciascun figlio.

Fatta questa doverosa premessa, nelle prossime righe vedremo qual è l’importo minimo assegnato anche in assenza di ISEE.

Assegno Unico e Isee: facciamo chiarezza

L’Assegno Universale Unico (AUU) rappresenta un supporto economico fornito dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico. Si tratta di un contributo che riunirà e sostituirà l’assegno per i nuclei familiari con almeno tre figli minori, il premio nascita (bonus per le future mamme), le detrazioni fiscali per i figli, l’assegno per il nucleo familiare, e il bonus natalità (aiuto per i neonati).In questo modo, il bonus sostituisce concretamente i bonus di maternità INPS e i bonus regionali precedentemente esistenti.

Il processo di invio telematico AUU 2023 è attivo dal 01 Marzo 2023. Per presentare la richiesta, è necessario fornire in anticipo l’ISEE. L’assegno sarà versato direttamente sul conto corrente intestato al richiedente, come indicato durante la domanda. Il contributo viene elargito mensilmente e verrà accreditato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, seguito da un versamento mensile regolare.

Nel caso di ritardi nel pagamento, eventuali somme arretrate saranno pagate in un’unica soluzione durante la prima mensilità disponibile.

Ma è necessario modificare la domanda di Assegno Unico già presentata per aggiornare il proprio ISEE? La risposta è negativa. È sufficiente compilare un modulo sul sito dell’INPS, raggiungibile a questo link, oppure recarsi presso le sedi territoriali dell’INPS o un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) convenzionato con l’INPS per ricevere assistenza gratuita.

Alcuni mesi fa, il Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità ha dichiarato durante la presentazione della legge di Bilancio l’intenzione di rivedere il “fattore ISEE” per determinare gli importi degli assegni unici e universali, legandoli al nuovo quoziente familiare. La legge di bilancio approvata nello scorso dicembre 2022, in vigore dal 1° gennaio 2023, ha introdotto alcune novità per l’Assegno Unico e Universale, ecco quali sono:

  • un aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di meno di un anno;
  • un aumento del 50% dell’assegno unico per i figli con un’età compresa tra 1 e 3 anni, per nuclei familiari con almeno 3 figli e con ISEE fino a 40.000 euro;
  • un aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con 4 o più figli;
  • la legge ha inoltre confermato gli aumenti che erano già stati previsti nel 2022 per i figli disabili sopra i 18 anni senza che vi sia limite d’età.

Richiedere l’Assegno Unico senza ISEE

È possibile richiedere l’assegno unico senza requisito ISEE, ma in tal caso l’importo sarà quello minimo. Tuttavia, è importante sottolineare che esiste una scadenza entro cui è possibile recuperare la somma persa presentando successivamente l’ISEE, anche dopo aver presentato la richiesta per l’assegno unico e universale per i figli a carico all’INPS.

È fattibile quindi richiedere l’Assegno Unico 2023 anche in assenza di ISEE, in tal caso verrà corrisposta la quantità minima della prestazione, ossia 50 euro mensili per ogni figlio minore a carico presente all’interno del nucleo familiare.

Per richiedere l’assegno unico ti basterà collegarti alla tua area personale dell’Inps, recarti ad un CAF o chiamare il Call Center Inps al numero: 803 164 da fisso e il numero 06 164 164 da cellulare.

Assegno Unico 2023: chi ne ha diritto?

Per ottenere l’Assegno Unico ed Universale è necessario:

  • aver risieduto in Italia per almeno due anni, anche non in modo continuativo, o avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato della durata di almeno 6 mesi,
  • presentare il modello ISEE 2023 (oppure no),
  • essere residente e domiciliato in Italia,
  • avere figli di età inferiore a 18 anni o inferiore a 21 anni, se stanno studiando, frequentando tirocini, sono registrati presso il centro per l’impiego e cercano lavoro, o stanno svolgendo il servizio civile universale,
  • avere figli con disabilità, senza restrizioni di età.

Come verificare i pagamenti dell’Assegno Unico

La consultazione dei pagamenti dell’Assegno Unico si effettua tramite la fascicolo previdenziale del cittadino, accessibile tramite il sito dell’INPS mediante SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). È sufficiente navigare nelle sezioni “Prestazioni” e “Pagamenti“, individuando l’area dedicata all’Assegno Unico.

L’Assegno Unico non è incluso nel cedolino paga. Pertanto, cercarlo in quel contesto risulta inutile. Invece, come abbiamo accennato all’inizio, giunge direttamente sul conto corrente tramite bonifico. È possibile anche domiciliarlo su carta di credito, qualora questa opzione sia disponibile, purché la carta sia intestata o condivisa dal richiedente.

Le stesse considerazioni valgono per il conto corrente. L’IBAN deve essere parte del circuito Sepa (conto corrente bancario/postale, carta di credito o debito, libretto di risparmio).

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