Bonus Famiglia 2024

Bonus-Famiglia-2024

Dopo una lunga attesa finalmente lo scorso 30 dicembre 2023 è stata pubblicata la Legge di Bilancio 2024, che annuncia in maniera definitiva e dettagliata cosa possiamo aspettarci a livello fiscale nel corso di questo anno, tra tagli, aumenti e bonus famiglia.

Il nostro team di Posizioni Aperte ha deciso di studiare la nuova legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 213, per offrirti una panoramica completa ed esaustiva su tutte le agevolazioni che sono state confermate a partire dal 1° gennaio 2024. Come ricorderai, infatti, il primo testo della Manovra 2024 era stato annunciato a metà ottobre e conteneva già uno “scheletro” su quelli che sarebbero stati i possibili cambiamenti fiscali in favore dei contribuenti.

Passando poi al Parlamento, ha subito alcune modificazioni, fino a giungere all’attuale Legge di Bilancio che andremo a presentarti nei prossimi paragrafi.

Facciamo presente che la guida potrebbe essere sottoposta ad aggiornamenti successivi, in base ad eventuali nuovi bonus erogati in un secondo tempo attraverso ulteriori decreti; un’eventualità molto probabile, considerati i diversi milioni destinati ai Fondi nati per agevolare le categorie di popolazione più fragili.

Carta Dedicata a Te

Una delle prime introduzioni interessanti è la Carta Dedicata a Te, che va a sostituire la Social Card, destinata all’acquisto di beni alimentari per tutte quelle famiglie che versano in condizioni svantaggiate, con un reddito ISEE non superiore ai 15.000€.

Per il 2024 si prevede un aumento del suo importo di 77,20€ che vanno a sommarsi ai precedenti 382,20€, in quanto in essa converge anche il Bonus Carburante presso i distributori o per l’acquisto degli abbonamenti per i mezzi pubblici.

Attenzione alle tempistiche: mentre la precedente Social Card doveva essere attivata entro il 15 settembre 2023 per poter essere utilizzata, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni hai tempo fino al 31 gennaio 2024 per attivare la Carta Dedicata a Te, per la quale non è necessario presentare domanda, in quanto viene destinata a tutti gli aventi diritto, secondo le disponibilità del proprio Comune di residenza.

Per saperne di più, ti invitiamo a consultare i seguenti approfondimenti: Carta Risparmio Spesa 2024 e Bonus Benzina 2023/2024.

Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa

Fondo di Garanzia Prima Casa prorogato fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di usufruire della garanzia massima all’80% sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie, ovvero che abbiano i seguenti requisiti:

  • ISEE non superiore ai 40.000€ l’anno;
  • Il mutuo deve avere un valore superiore all’80% del prezzo dell’immobile;
  • Giovani coppie, famiglie monogenitoriali con minori a carico, conduttori di IACP e under 36.

Per consentire anche alle famiglie numerose di avere accesso all’agevolazione, vengono incluse anche le seguenti categorie prioritarie:

  • Nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 40.000€ annui;
  • Nuclei familiari che includono quattro figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 45.000€ annui;
  • Nuclei familiari che includono cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 50.000€ annui.

Contributo Straordinario ai titolari di Bonus Sociale Elettrico

Contributo straordinario ai clienti domestici titolari di Bonus sociale elettrico per il primo trimestre 2024; il valore cresce all’aumentare del numero dei componenti della famiglia.

Le modalità di erogazione sono le stesse del contributo riconosciuto per l’ultimo trimestre 2023, mentre gli importi vengono gestititi da ARERA.

Il Bonus sociale elettrico, come quello del gas, è una misura di sostegno riconosciuta ai nuclei familiari con un reddito particolarmente basso, per far fronte ai rincari che si sono verificati negli ultimi anni, con uno storno medio del 20% sugli importi da pagare in bolletta (per il gas scende al 15%).

Parametri ISEE considerati a partire dal 2023:

  • Reddito inferiore a 15.000€ con meno di 4 figli a carico;
  • Reddito inferiore a 30.000€ con più di 4 figli a carico.

Per saperne di più: Bonus Bollette 2024 per Luce e Gas.

Assegno di Inclusione

Come già anticipato negli scorsi mesi, il Reddito di Cittadinanza ha visto il suo epilogo con il 2023, venendo sostituito definitivamente dall’Assegno di Inclusione, che presenta alcune differenze ed è stato già istituito con il Decreto-legge 48/2023.

In sostanza, si tratta di un assegno mensile non inferiore ai 480€ destinato a tutte quelle famiglie che hanno componenti fragili, oppure un reddito particolarmente basso (inferiore a 9.360€/anno), per un massimo di 6.000€ l’anno.

L’Assegno di Inclusione prevede anche un contributo di affitto fino a 3.360€ per tutti quei nuclei che hanno a carico over 67, disabili gravi oppure individui non autosufficienti.

Per quanto concerne la durata massima, si considerano 18 mesi con una pausa di 1 mese e possibile rinnovo per altri 12, sempre con una pausa di 1 mese.

Per maggior dettagli, ti invitiamo a leggere il seguente approfondimento: Garanzia per l’Inclusione: ecco il nuovo Reddito di Cittadinanza.

Supporto per la Formazione e il Lavoro

Il servizio Inps di Supporto per la Formazione e il Lavoro, introdotto a settembre 2023, continua a restare valido almeno per tutto il 2024, configurandosi come misura di attivazione al lavoro attraverso la partecipazione a progetti di formazione, qualificazione professionale e Servizio Civile Universale.

Il servizio, che può essere attivato accedendo con le proprie credenziali Spid sul portale ufficiale Inps, è rivolto a tutti i cittadini con un’età compresa fra i 18 e i 59 anni, che abbiano una soglia di reddito particolarmente bassa.

Si parla, infatti, di al massimo 6.000€ per un componente, che sale a 8.000€ per due, fino a 10.000€ per famiglie più numerose.

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Esonero parziale contributi previdenziali

Reintrodotto dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, ad esclusione dei collaboratori domestici, secondo le seguenti percentuali:

  • 6% entro uno stipendio lordo di 2.692€;
  • 7% entro uno stipendio lordo di 1.923€.

La retribuzione imponibile è calcolata su base mensile per tredici mensilità, ma i suddetti importi sono considerati al netto del rateo di tredicesima.

Per saperne di più: Bonus Busta Paga 2024.

Fringe Benefits

I Fringe Benefits che le aziende possono erogare ai propri dipendenti vengono elevati ai seguenti limiti di esenzione:

  • 2.000€ per tutti coloro che hanno figli a carico;
  • 1.000€ per tutti gli altri lavoratori dipendenti.

Ti ricordiamo che i figli sono considerati fiscalmente a carico dei genitori quando il loro reddito non supera i 4.000€ lordi annuali, che scendono a 2.840,51€ se la loro età supera i 24 anni.

Per saperne di più: Fringe Benefit 2024 : Novità per Lavoratori e Imprese.

Riduzione aliquota imposta sostitutiva dell’IRPEF

Riduzione temporanea dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF (e delle conseguenti addizionali regionali e comunali) con aliquota che passa dal 10% al 5%, come era stato previsto per i premi e le somme erogate nel 2023, per tutti i dipendenti privati.

Il limite annuo di importo complessivo dell’imponibile ammesso al regime tributario in oggetto è pari a 3.000 euro (lordi), elevato a 4.000 euro per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Riduzione Canone Rai

Per l’anno 2024 è prevista una riduzione dell’importo del Canone Rai, che da 90€ passa a 70€ limitatamente all’uso privato.

Si ricorda che tale imposta risulta obbligatoria per tutti i detentori di apparecchi audiovisivi che possano trasmettere i canali dell’emittente, a prescindere dal fatto che si usino in tal senso o meno, secondo quanto specificato dalla legge 88/1938.

Dal canto suo, la RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A si impegnerà ad attivare una serie di miglioramenti nella qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale sul territorio nazionale, attraverso un contributo di 430 milioni di euro erogato nel 2024.

Trattamento integrativo per i lavoratori alberghieri

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2024 tutti i lavoratori assunti nelle strutture turistiche o adibite alla somministrazione di alimenti e bevande, potranno ricevere un trattamento integrativo speciale, a patto che il reddito non superi i 40.000€ annui.

Il valore del trattamento è pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi. Tale somma non concorre alla formazione del reddito.

Lo scopo di tale misura è quello di garantire la stabilità occupazionale e sopperire alla mancanza di offerta del lavoro del settore, che comprende anche le strutture ricettive e termali.

Esenzione Imu

Non è previsto il pagamento della tassa Imu su tutti quegli immobili, posseduti da determinate categorie di soggetti, che vengono utilizzati per lo svolgimento di attività non commerciali, come previdenza, sanità, assistenza, ricerca scientifica, didattica, ricezione, cultura, ricreazione, sport e culto.

Ciò vale anche se per quegli immobili concessi in comodato d’uso ad un soggetto funzionalmente o strutturalmente collegato al concedente, purché svolga in esso le attività di cui sopra.

Per quanto riguarda l’abitazione, ti ricordiamo che la casa considerata come dimora abituale e residenza anagrafica gode dell’esenzione, purché non faccia parte delle categorie di lusso A/1, A/8 e A/9.

Inoltre, nell’autunno del 2023 è partita la sperimentazione della distinzione sulle aliquote Imu in base alle diverse categorie immobiliari individuate dal MEF, i cui importi sarebbero stati determinati dagli enti locali; benché fosse prevista la loro introduzione per il 2024, l’obbligo di applicazione è stato rimandato al 1° gennaio 2025.

Bonus Asilo Nido

Confermato anche per il 2024 il Bonus Asilo Nido, che viene destinato a tutte quelle famiglie che hanno un figlio nato a partire dal 1° gennaio 2024, con un reddito ISEE inferiore ai 40.000€ all’anno e già un altro minore a carico con età inferiore ai 10 anni.

L’ammontare del bonus previsto è stato elevato a 2.100€; per richiederlo è necessario collegarsi alla pagina dell’Inps e accedere al Portale delle Famiglie, dove sono integrati anche i servizi di Assegno Unico Universale e altre prestazioni relative alla famiglia e alla maternità.

Sostegno maternità e paternità

I genitori possono usufruire del congedo parentale in modo alternato, per un massimo di due mesi entro il sesto anno di vita del bambino, con le seguenti percentuali di retribuzione: l’80% dello stipendio nel primo mese, che scende al 60% nel secondo mese.

Solo per il 2024 questo ultimo dato viene elevato all’80%! È chiaro che si sta parlando di tutti quei lavoratori che hanno terminato il periodo relativo al congedo di maternità o paternità.

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Agevolazioni per lavoratrici madri

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000€ riparametrato su base mensile.

L’esonero di cui sopra è riconosciuto, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Reddito di Libertà

Sono stati stanziati altri 6 milioni di euro in favore del Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza che versano in condizioni economiche considerate preoccupanti, per agevolarle nel raggiungimento di una maggiore indipendenza economica, nonché autonomia ed emancipazione.

Il suo importo stabilisce una misura massima di 400€ pro capite mensile per un massimo di 12 mesi, destinato a tutte le donne vittime di violenza seguite dai relativi centri antiviolenza oppure dai servizi sociali, che abbiano o meno i figli a carico.

Per maggiori approfondimenti ti invitiamo a leggere il seguente articolo: Reddito di Libertà: Come Fare Domanda.

Cassa integrazione per i lavoratori autonomi

Si conferma l’istituzione della Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) per tutti i lavoratori autonomi che risultano temporaneamente senza lavoro, a patto che rispettino i seguenti requisiti:

  • Non devono già beneficiare dell’Assegno di Inclusione;
  • Nell’anno precedente alla richiesta, devono aver conseguito un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% rispetto alla media dei due anni precedenti (prima 50%);
  • Nell’anno precedente alla richiesta, devono aver maturato un reddito da lavoro autonomo non superiore a 12.000€ (prima erano 10.000€).
  • La partita Iva deve essere stata aperta da più di due anni al momento della richiesta.

Per il 2024 l’importo mensile riconosciuto è compreso fra i 250€ e gli 800€, venendo calcolato in base all’andamento delle percentuali di inflazione.

Nuovi requisiti per le pensioni

Anche se non si tratta di veri e propri Bonus Famiglia 2024, facciamo una breve panoramica sui nuovi requisiti per la richiesta della pensione, parlando in prima istanza di quella di vecchiaia, per la quale sussistono ancora il requisito anagrafico e contributivo, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente approfondimento.

Ciò che cambia è il requisito dell’importo lordo mensile da raggiungere, che ora deve essere almeno pari all’assegno sociale; tuttavia, si può richiedere la Pensione Anticipata qualora tale dato dovesse dimostrarsi di gran lunga superiore, secondo le seguenti misure:

  • 3 volte l’importo dell’Assegno Sociale;
  • 2,8 volte l’importo dell’Assegno Sociale, per le donne con un figlio;
  • 2,6 volte l’importo dell’Assegno Sociale, per le donne con almeno due figli.

Vengono confermate per il nuovo anno anche le modalità di pensionamento già presenti fino allo scorso anno, ma con alcune modifiche:

  • Per l’APE Sociale il requisito anagrafico è innalzato a 63 anni e 5 mesi;
  • Dal 1° gennaio 2024 si potrà accedere all’Opzione Donna ad almeno 61 anni di età, che diminuiscono in base al numero di figli, come indicato in precedenza;
  • Confermata la Quota 103 per il 2024, con possibilità di richiedere l’esonero dal versamento della quota contributiva a proprio carico, per averla così accreditata in busta paga (Bonus Maroni).

Approfondimenti:

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