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Come Richiedere l’Assegno di Inclusione 2024

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Dal 1 gennaio 2024 l’Assegno di Inclusione è finalmente entrato in vigore. 

La misura va a sostituire il Reddito di Cittadinanza, di cui ne riprende il principio di fondo, ma con destinatari e regole differenti.

Prima di vedere come richiedere l’Assegno di Inclusione 2024, cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione

Istituito con il decreto legge n.48/2023, convertito in legge con Legge n.85/2023, l’ADI (Assegno di Inclusione) è una misura di sostegno al reddito e contrasto alla povertà, destinata quindi a soggetti che versano in stato di disagio economico, ma anche psico-fisico.

Come accennato, essa va a sostituire il Reddito di Cittadinanza. 

Sin da prima del suo insediamento, d’altronde, l’attuale Governo aveva espresso la chiara intenzione di abrogare la misura. Per evitare che la cancellazione del Reddito avesse gravi ripercussioni sui percettori, l’Esecutivo ha voluto procedere per una graduale eliminazione:

  • riducendo i tempi di erogazione della misura (da 12 mesi a 7 senza possibilità di rinnovo, ad eccezione di nuclei familiari con disabile a carico, minorenni o soggetti di età pari o superiore a 60 anni, per i quali il limite di tempo è fissato in 18 mesi);
  • restringendo la platea degli aventi diritto a tutti i nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 9.360 euro.

Al fine, però, di supportare economicamente questi soggetti, si è lavorato a due nuove misure, destinate rispettivamente a soggetti lavorativamente occupabili e non occupabili.

Stiamo parlando nel primo caso del Supporto alla Formazione e al Lavoro e nell’altro dell’ADI.

Assegno di Inclusione: Come Funziona

Come anticipato nel paragrafo precedente, l’Assegno di Inclusione spetta a tutti quei nuclei familiari al cui interno siano presenti soggetti considerati non occupabili a causa dell’età o di disabilità.

Con Circolare Inps n.105 del 16 dicembre 2023, l’Istituto, cui spetta l’erogazione del beneficio, ha dettato le linee guida in riferimento a:

  • requisiti di accesso;
  • importo erogato;
  • durata del beneficio;
  • percorsi di politica attiva e inclusione sociale;
  • modalità di presentazione delle domande;

Requisiti di accesso

Possono fare richiesta per l’ADI tutti i nuclei familiari con a carico un soggetto:

  • disabile;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza.

Inoltre, devono essere osservati anche alcuni requisiti economici, quali:

  • Isee in corso di validità e di importo non superiore a 9.360 euro annui;
  • immobile prima casa di valore non superiore a 150mila euro ai fini IMU 
  • altri immobili di valore complessivo non superiore a 30mila euro ai fini ISEE

Infine, è importante che nessuno dei componenti del nucleo familiare:

  • sia sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
  • abbia sentenze definitive di condanna risalenti fino a 10 anni prima la data di presentazione della domanda.

Importo Erogato

Come per il Reddito di Cittadinanza, anche in questo caso sono previste due quote (A e B).

  • Quota A: fino alla soglia di 6.000 euro annui (che sale a 7.560 se nel nucleo sono presenti persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da familiari tutti in condizioni di disabilità) a integrazione del reddito familiare. 
  • Quota B: fino a un massimo di 3360 euro annui o 1800 euro per nuclei composti da over 67 o con disabili a titolo di integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione, risultante da contratto regolarmente registrato.

Durata Beneficio

Circa i tempi di erogazione del beneficio, questo verrà corrisposto per un massimo di 18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 dopo un mese di sospensione.

L’ADI viene erogata mensilmente tramite pagamento sull’apposita Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane dopo l’approvazione della domanda.

Percorsi Politica Attiva e Inclusione Sociale

Una volta presentata la domanda (secondo le modalità di cui parleremo nel prossimo paragrafo), i richiedenti sono convocati dai Servizi Sociali del Comune di residenza per una valutazione multidimensionale dei bisogni.

A seguito di questa, gli stessi possono essere inseriti in percorsi di avviamento al lavoro o formazione, oppure essere seguiti dai Servizi Sociali se ritenuti non idonei alle soluzioni di cui prima.

Se nel nucleo familiare sono presenti soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni occupabili saranno indirizzati ai Centri per l’Impiego per la sottoscrizione del cosiddetto Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Come Richiedere Assegno di Inclusione 2024

A partire dallo scorso 18 dicembre si è aperta la procedura per la richiesta dell’ADI.

Questa può essere inoltrata:

  • telematicamente sul sito Inps nella sezione dedicata;
  • tramite il supporto di un Patronato;
  • tramite il supporto di un CAF a partire dal 1 gennaio. 

Per chi volesse procedere in autonomia sul sito dell’Inps, è importante sapere che l’accesso al servizio è possibile solo se si è in possesso di un’identità digitale quale SPID, CIE o CNS.

Una volta entrati nel sito, digita “Assegno di Inclusione” nella barra di ricerca e una volta trovata la voce vai su utilizza il servizio. Nella pagina aperta troverai un box con due schermate: uno dedicata alla SFL (Supporto alla Formazione e al Lavoro) e un’altra dedicata all’ADI. Cliccate su quest’ultima e seguite i vari passaggi, prestando attenzione ad inserire correttamente tutti i dati.

come richiedere assegno di inclusione 2024

Contestualmente alla domanda di ADI, il richiedente dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), utilizzando un’altra piattaforma, la SIISL. Il PAD subordina l’erogazione del beneficio alla partecipazione ai percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa, di cui abbiamo parlato in precedenza. 

Una volta inoltrata la domanda, l’Inps procederà alla verifica dei requisiti. Per le domande presentate da dicembre 2023 a febbraio 2024, la verifica dei requisiti per l’erogazione del beneficio per i mesi di gennaio e febbraio , in assenza di Isee in corso di validità, verrà effettuata in base all’Isee vigente al 31 dicembre 2023.

A seguito della verifica dei requisiti, l’erogazione avverrà il mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD.

Assegno di Inclusione: Calendario Pagamenti 2024

Nei giorni scorsi sono state rese note le date di pagamento dell’ADI. In questi primi giorni di gennaio, infatti, verranno avviate le verifiche istruttorie sulle prime domande presentate per poter disporre i primi pagamenti. 

Per i pagamenti del mese di gennaio è importante fare una distinzione.

  • per le domande presentate entro il 7 gennaio 2024,  con PAD sottoscritto entro la medesima data, i pagamenti verranno disposti dal giorno 26 gennaio 2024;
  • per le domande presentate dopo il 7 gennaio ed entro il 31 gennaio, con PAD sottoscritto entro tale ultima data, il pagamento della mensilità di competenza di gennaio verrà disposto dal giorno 15 febbraio; dal giorno 27 febbraio verrà pagato l’importo del mese corrente (febbraio);
  • Per le domande presentate dal mese di febbraio in poi, il primo pagamento verrà disposto dal  giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del PAD; i successivi pagamenti, verranno disposti il giorno 27 del mese di competenza (ad esempio, chi presenta la domanda a febbraio riceverà il primo pagamento il 15 marzo e il successivo dal 27 aprile).

Si tratta, in sostanza, del medesimo meccanismo adottato per l’erogazione dei pagamenti del Reddito di Cittadinanza. Pertanto, il calendario dei pagamenti dell’ADI per il 2024 dovrebbe essere così impostato:

  • Gennaio 2024: dal 26 gennaio per chi ha presentato domanda entro il 7 gennaio 2024
  • Febbraio 2024: 15 febbraio pagamento mese di competenza gennaio. Dal 27 febbraio pagamento mese febbraio
  • Marzo 2024: dal 27 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Aprile 2024: dal 26 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Maggio 2024: dal 27 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Giugno 2024: dal 27 del mese (o tra il 14 e il 16 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Luglio 2024: dal 26 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Agosto 2024: dal 27 del mese (o prima oppure dopo il 15 del mese, per via del Ferragosto, solo in caso di primo pagamento)
  • Settembre 2024: dal 27 del mese (o 16 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Ottobre 2024: dal 25 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Novembre 2024: dal 27 del mese (o 15 del mese solo in caso di primo pagamento)
  • Dicembre 2024: dal 27 del mese (o 16 del mese solo in caso di primo pagamento)

Ovviamente, aggiorneremo le date in caso di variazioni e in ogni caso potrete continuare a seguire i nostri approfondimenti mensili dedicati alle date di pagamento dell’ADI.

Supporto alla Formazione e al Lavoro

Un accenno vorremmo dedicarlo anche all’altra misura messa in campo dal Governo in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.

Il SFL è la misura rivolta a tutti i soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni, ritenuti idonei al lavoro ma a rischio esclusione sociale e con reddito familiare non superiore a 6mila euro.

Obiettivo del SFL è quello di permettere a chi ne fa richiesta la partecipazione a:

  • programmi di formazione e accompagnamento al lavoro;
  • programmi di qualificazione e riqualificazione professionale;
  • programmi di politiche attive del lavoro, comunque denominate;
  • progetti utili alla collettività;
  • servizio civile universale.

Inoltre, è prevista anche in questo caso l’erogazione di un sussidio economico del valore di 350 euro per 12 mensilità. A differenza dell’ADI, però, l’importo verrà caricato direttamente sul proprio conto corrente bancario.

Per fare domanda (la piattaforma è già attiva dallo scorso settembre) la procedura da seguire è la stessa da utilizzare per l’Assegno di Inclusione.

Approfondimenti 

© RIPRODUZIONE RISERVATA. Notizia Verificata e aggiornata con regolarità. I Contenuti di questo articolo sono stati selezionati con cura e revisionati dalla Redazione prima di essere pubblicati. Gli approfondimenti segnalati nell'articolo provengono da fonti aperte autorevoli private o istituzionali, come i siti e le news pubblicate online da Enti di Formazione, Aziende, Ministeri, Agenzia delle Entrate, Gazzetta Ufficiale, Inps o Enti locali.

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