Uno degli argomenti più scottanti per i contribuenti riguarda le detrazioni da lavoro dipendente, soprattutto alla luce di quanto introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e dal Decreto Legislativo n. 216/2023, nelle scorse settimane.
Molti lavoratori, dunque, si stanno chiedendo se ci saranno effettivamente degli aumenti nella propria busta paga e, in caso affermativo, a quanto ammonterebbero.
Nei prossimi paragrafi ti forniremo un quadro schematico e facilmente consultabile di tutte le detrazioni previste, anche in relazione alle nuove aliquote Irpef; in questo modo potrai già avere un’idea di ciò che ti spetta nei cedolini di quest’anno, potendo pianificare in anticipo eventuali spese e progetti futuri.
Nuove Aliquote Irpef 2024
La prima novità in materia lavorativa, già anticipata con la Manovra 2024, è stata quella di riformulare le fasce di aliquote Irpef andando a racchiudere insieme quelle più basse.
La situazione, dunque, si presenta come segue:
Reddito | Aliquota Irpef |
Fino a 28.000€ | 23% |
Da 28.001€ a 50.000€ | 35% |
Da 50.001€ | 43% |
Come puoi vedere, la fascia di reddito fino a 15.000€ e quella compresa tra 15.001€ e 28.000€ sono state accorpate insieme, determinando una diminuzione significativa delle imposte da versare da parte di quest’ultima.
Per meglio intenderci, proviamo a prendere un esempio concreto, ovvero un reddito annuale di 25.000€. Fino al 2023 veniva applicata un’aliquota pari al 25%, che andava a sommarsi al 23% fino ai 15.000€, poiché ti ricordiamo che il calcolo viene effettuato in modo progressivo. Nel concreto, il dipendente avrebbe pagato di imposte 3.450€ + 2.500€, ovvero 5.950€.
Con le nuove aliquote Irpef un reddito di 25.000€ rientrerebbe per intero nel primo scaglione, con una percentuale di applicazione del 23%, che corrisponde a 5.750€ e determina un risparmio di 200€ rispetto all’anno precedente!
È chiaro che si tratta di calcoli semplicistici, che non tengono conto di tutte le numerose varianti presenti in busta paga, come premi produzione, indennità, assegni per familiari a carico ecc.
Detrazioni Lavoro Dipendente 2024
La seconda novità importante per il 2024 in materia di busta paga riguarda proprio le detrazioni spettanti ai lavoratori dipendenti, i cui importi sono stati modificati solo per la fascia di reddito fino a 15.000€, con un aumento di 75€, mentre le altre sono rimaste invariate.
Il risultato che ne deriva è il seguente:
Reddito | Detrazione Lavoro Dipendente in Euro |
Fino a 15.000€ | 690€ – 1.955€ (1.380€ se a tempo determinato) |
Da 15.001€ a 28.000€ | Da 1.910€ + 1.190€ |
Da 28.001€ a 50.000€ | Da 1.910€ |
Da 50.001€ | Nessuna detrazione |
Attenzione: per i redditi compresi fra 25.000€ e 35.000€ bisogna aumentare la detrazione di 65€!
Ti ricordiamo che tali importi sono determinanti nel comprendere a quanto ammonta il risparmio fiscale che puoi ricevere, a fronte del totale dovuto come Irpef, secondo le percentuali indicate in precedenza.
Inoltre, i calcoli vengono effettuati prendendo in considerazione tutti i giorni compresi nella durata del rapporto di lavoro, considerando quindi anche festivi, riposi ed eventuali malattie. Non si calcolano chiaramente quelli che di per sé non vengono conteggiati in busta paga.
Le somme che ti spettano di diritto vengono generalmente erogate dal datore di lavoro nel tuo cedolino mensile; in alternativa, puoi riprenderle in un’unica soluzione durante la dichiarazione dei redditi.
Trattamento integrativo 2024
Infine, un ulteriore punto chiave da affrontare relativo allo stipendio dei lavoratori riguarda il Trattamento integrativo, ovvero quell’agevolazione che non concorre al calcolo del reddito e viene erogata comunque in busta paga, ma solo per determinate fasce reddituali.
Da gennaio 2024 si prevede un bonus di 100€ sul cedolino per tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 15.000€, mentre per le altre fasce è possibile solo in presenza di alcune condizioni. Sopra i 28.000€, invece, non è previsto alcun trattamento integrativo.
Vediamo nella seguente tabella un riassunto di quanto previsto con le nuove normative:
Reddito | Trattamento Integrativo in Euro (all’anno) |
Fino a 15.000€ | 1.200€ |
Da 15.001€ a 28.000€ | Importo pari alla differenza tra detrazioni fiscali ed IRPEF lorda, entro un massimo di 1.200€ |
Da 28.001€ | Non previsto |
Le detrazioni fiscali di cui si parla nella seconda fascia sono quelle contemplate dal TUIR, ovvero quelle relative a:
- Redditi da lavoro dipendente;
- Familiari a carico;
- Interessi passivi e oneri accessori per prestiti, mutui agrari e mutui ipotecari su abitazione principale;
- Spese sanitarie;
- Interventi edilizi per la riqualificazione energetica dell’edificio.
Tipi di reddito per le Detrazioni da Lavoro Dipendente
Specifichiamo quali sono le tipologie di reddito che possono ricevere il trattamento integrativo e a cui vengono applicate le detrazioni secondo gli articoli 13, 49 e 50 del TUIR:
- Redditi da lavoro dipendente in genere;
- Tutte le pensioni e assegni ad essi equiparati;
- Pagamento di somme di denaro per crediti di lavoro a seguito di una condanna del Giudice;
- I compensi percepiti, entro i limiti dei salari correnti maggiorati del 20%, dai lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavoro, delle cooperative di servizi, delle cooperative agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e delle cooperative della piccola pesca;
- Le indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità, ad esclusione di quelli che per clausola contrattuale devono essere riversati al datore di lavoro e di quelli che per legge devono essere riversati allo Stato;
- Le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante;
- Le remunerazioni dei sacerdoti;
- I compensi per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale;
- Le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni per l’esercizio di pubbliche funzioni nonché i compensi corrisposti ai membri delle commissioni tributarie, agli esperti del Tribunale di sorveglianza, ad esclusione di quelli che per legge debbono essere riversati allo Stato, e ai magistrati onorari del contingente ad esaurimento;
- Le indennità e i compensi percepiti dai membri del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo, o comunque di cariche elettive;
- Le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato, costituite a titolo oneroso, diverse da quelle aventi funzione previdenziale;
- Gli altri assegni periodici, comunque denominati, alla cui produzione non concorrono attualmente né capitale né lavoro;
- I compensi percepiti dai soggetti impegnati in lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative.