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Incentivi Assunzioni 2023/2024: tutti i Bonus previsti

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Sei un datore di lavoro e vuoi assumere nuovi dipendenti? Esploriamo le principali agevolazioni per le assunzioni (contratto indeterminato, determinato o part time) per l’anno 2023 e per l’anno 2024.

La recente manovra ha stabilito una serie di bonus e agevolazioni, come ad esempio quelle triennali per i giovani e i NEET, incentivi per le donne e sostegni per le sostituzioni durante la maternità.

Negli anni recenti, sono state attuate diverse misure di sgravio contributivo, in risposta alla diminuzione dell’occupazione e con l’obiettivo di promuovere l’impiego, specialmente tra i giovani.

Rispetto al passato, con la Legge di bilancio 2023, il Governo ha reintrodotto una precedente misura, offrendo un sgravio completo per le assunzioni a tempo indeterminato e per la conversione di contratti a tempo determinato. Queste misure sono rivolte principalmente a donne, giovani sotto i 36 anni e a chi beneficia del reddito di cittadinanza.

Ecco quindi una panoramica delle principali agevolazioni per le assunzioni: alcune sono provvisorie, altre sono permanenti e strutturali, e alcune non sono ancora operative.

Assunzioni di Giovani Under 30

La Legge di Bilancio 2020 ha adattato l’incentivo introdotto dalla Legge 205 del 2017 (ovvero la Legge di Bilancio 2018), incorporando misure simili stabilite nel 2019. Questo aggiustamento ha portato alla creazione di un bonus per le assunzioni a tempo indeterminato rivolto specificamente ai giovani sotto i 30 anni. Questa iniziativa è diventata una misura strutturale, quindi non presenta una scadenza definita, ed è pensata per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso contratti a tempo indeterminato.

Gli enti e le persone che possono usufruire di questo incentivo sono i privati, che comprendono imprese, studi professionali, associazioni, fondazioni, ONLUS e enti pubblici economici. L’agevolazione, stabile nel tempo, ha una durata di 36 mesi.

Tra i contratti che rientrano in questo incentivo ci sono i contratti subordinati a tempo indeterminato (conosciuti come contratti a tutele crescenti), sia full-time che part-time, e anche quelli in somministrazione. È inoltre previsto un incentivo per la trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. Tuttavia, vengono esclusi dalla misura i rapporti di lavoro domestico e i contratti di livello dirigenziale.

Dal punto di vista economico, l’incentivo consiste in uno sgravio del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro, fino a un massimale di 3.000 euro all’anno, con la possibilità di riparametrarlo su base mensile.

Riguardo ai requisiti per i lavoratori, dal 2021 l’età è stata ridotta a 30 anni. Inoltre, i candidati non dovrebbero aver avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato, inclusi quelli in somministrazione. Viene fatta un’eccezione per i rapporti di lavoro domestico e per il lavoro intermittente.

Un ulteriore aspetto da considerare è la portabilità dell’agevolazione. Se il rapporto di lavoro dovesse interrompersi prima dei 36 mesi, il periodo agevolato residuo potrà essere trasferito e utilizzato da un altro datore di lavoro, senza riguardo per il limite di età del lavoratore.

Assunzioni di Giovani Under 36, Donne over 50, e di chi percepisce il RdC

Sempre la Legge di Bilancio del 2023 ha introdotto anche un rinnovato incentivo per l’occupazione rivolto specificamente ai giovani sotto i 36 anni che non hanno mai avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Questo incentivo è valido unicamente per le assunzioni che verranno effettuate nel corso del 2023.

L’agevolazione consiste in un contributo che copre il 100% della retribuzione mensile lorda del lavoratore. Questo beneficio ha una durata di 36 mesi, ma viene esteso a 48 mesi per le assunzioni effettuate nelle Regioni del Sud d’Italia. È importante sottolineare che tale incentivo non può essere cumulato con altri tipi di esoneri contributivi.

Parallelamente, è stato previsto un incentivo specifico per l’assunzione di donne in condizioni di svantaggio, come quelle over 50 o che sono state disoccupate per un lungo periodo. In questo caso, l’agevolazione ha una durata di 12 mesi per i contratti a termine, mentre si estende a 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato.

Alternanza Scuola Lavoro

La Legge n. 205 del 2017 ha reso permanente un incentivo destinato ai datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato e con contratto di lavoro subordinato a tutele crescenti secondo il D.Lgs. 23/2015, studenti entro sei mesi dal completamento degli studi. Questo beneficio riguarda due specifiche categorie di studenti:

  • coloro che hanno già svolto un’attività di alternanza scuola-lavoro con lo stesso datore di lavoro
  • coloro che, sempre con lo stesso datore, hanno completato periodi di apprendistato sia per la qualifica e il diploma professionale, sia per il diploma di istruzione secondaria superiore o per il certificato di specializzazione tecnica superiore di primo tipo, oppure periodi di apprendistato di alta formazione di terzo tipo.

Tale incentivo rappresenta una modifica dell’incentivo strutturale definito dalla legge 205 del 2017 al comma 100. I neoassunti, per beneficiare di questo incentivo, devono rispettare determinati requisiti anagrafici. Nello specifico, devono avere un’età inferiore ai 30 anni. Inoltre, non devono aver avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

In termini di benefici, i datori di lavoro possono godere di un’esenzione totale dei contributi INPS, ad eccezione dei premi e contributi INAIL e di altre esclusioni già previste per l’incentivo ordinario, fino a un massimo di 3.000 euro all’anno.

Passando all’incentivo denominato “SGRAVIO APPRENDISTATO 1° LIVELLO“, stabilito dall’articolo 1 comma 8 della legge n. 160/2019 (legge di bilancio 2020), questo è rivolto alle aziende che hanno fino a 9 dipendenti.

L’incentivo è valido per l’anno 2020 e ha una durata di tre anni se non verrà rinnovato nel 2024. Esso copre i contratti di apprendistato di primo livello destinati a studenti che mirano ad ottenere il diploma, la qualifica professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore o il certificato di specializzazione tecnica superiore.

I lavoratori idonei devono avere un’età compresa tra 15 e 25 anni non ancora compiuti. Il beneficio principale di questo incentivo è l’azzeramento delle aliquote contributive, che sono fissate al 10%. Dopo il terzo anno, tuttavia, la contribuzione ritorna all’11,26%. Vale la pena notare che questo incentivo è soggetto al regime di “aiuti de minimis”.

Altre Agevolazioni Permanenti

Di seguito si presentano le principali agevolazioni per le assunzioni permanenti, cioè che non hanno scadenza, accompagnate dai loro riferimenti normativi:

  • Per l’assunzione in apprendistato di lavoratori con più di 29 anni, titolari di indennità di disoccupazione, il datore di lavoro ha un’aliquota contributiva del 10% più un 1,61% per il contributo NASPI, come previsto dal D.lgs. n. 81/2015.
  • L’assunzione a tempo pieno e indeterminato di chi percepisce il reddito di cittadinanza (Dl 4/2019) prevede un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sia per il datore di lavoro che per il lavoratore, esclusi i premi INAIL. L’incentivo dura per un periodo che varia in base alle mensilità di reddito di cittadinanza già percepite.
  • Le assunzioni di lavoratori beneficiari di un Assegno di Ricollocazione hanno diritto, secondo la circolare INPS n. 77 del 27.6.2020, a uno sgravio del 50% sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.
  • Le donne che appartengono a settori e professioni con grande disparità di genere e che sono state disoccupate per almeno sei mesi beneficiano di uno sgravio contributivo del 50% per un massimo di 18 mesi, come stabilito dall’Art. 4, comma 11 della legge n. 92/2012.
  • Analogamente, le donne residenti in aree svantaggiate e prive di lavoro da almeno sei mesi, così come quelle senza lavoro retribuito per almeno 24 mesi, hanno diritto allo stesso sgravio contributivo.
  • L’assunzione di lavoratori Over 50 disoccupati da più di un anno comporta uno sconto del 50% sui contributi INPS e INAIL per un massimo di 18 mesi.
  • I percettori di NASpI assunti a tempo pieno e indeterminato offrono al datore di lavoro l’attribuzione del 20% delle NASpI residue.
  • Chi assume lavoratori in CIGS da almeno 3 mesi con un contratto a tempo pieno e indeterminato beneficia di contributi ridotti al 10% della retribuzione imponibile per un anno.
  • Per l’assunzione di lavoratori disabili, l’incentivo varia dal 35 al 70% della retribuzione, proporzionalmente al grado di disabilità.
  • L’assunzione temporanea in sostituzione di lavoratori in maternità o in congedo parentale (art. 4 D.Lgs. n. 151/2001) concede uno sgravio del 50% sui contributi e sui premi INAIL.
  • Infine, chi assume detenuti, sia a termine che a tempo indeterminato, beneficia di uno sgravio contributivo del 95% e di un credito fiscale per 18 mesi.

Incentivi ‘NEET’

L’Incentivo Decontribuzione Sud e l’Incentivo NEET sono due distinti strumenti introdotti con i decreti DL 104 del 2020 e DL 48 del 2023 per favorire l’occupazione.

Per quanto riguarda il Decontribuzione Sud:

Assunzioni a tempo indeterminato

E’ previsto un esonero totale dalla contribuzione per sei mesi per le assunzioni effettuate o le conversioni di contratto realizzate dal 15 agosto 2020 al 31 dicembre 2020. L’INPS ha fornito dettagliate istruzioni con la circolare 134/2020. Questo incentivo è rivolto ai datori di lavoro privati, ma non è applicabile per i lavoratori domestici, agricoli e in apprendistato.

Assunzioni a termine nel settore turismo e stabilimenti termali

Per questi settori è previsto un esonero totale dalla contribuzione per sei mesi. Questa misura è stata prorogata dal decreto Sostegni ter, e l’INPS ha fornito le ultime istruzioni attraverso la circolare 67 del 2022.

Sgravio del 30% per dipendenti già in forza nelle aree svantaggiate

Nota come “DECONTRIBUZIONE SUD”, questa agevolazione prevede uno sgravio del 30% per tre mesi, con una prima fruizione prevista tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2020. Questa misura è stata prorogata più volte, e la sua validità si estenderà fino al 2029.

L’INPS ha fornito ulteriori dettagli attraverso diverse circolari. L’incentivo è rivolto ai datori di lavoro privati con sedi operative in regioni specifiche come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tuttavia, settori come il lavoro domestico, agricolo e finanziario sono esclusi dall’incentivo.

Riguardo all’Incentivo NEET introdotto con il DL 48 del 2023:

E’ stato ideato per promuovere l’occupazione giovanile. Per le assunzioni di giovani iscritti al programma “Iniziativa Occupazione giovani“, realizzate tra il 1 giugno e il 31 dicembre 2023, con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato, è previsto un incentivo che copre il 60% della retribuzione mensile per un periodo massimo di 12 mesi.

Approfondimenti

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