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Obbligo Comunicazione Invalidità Civile al Datore di Lavoro

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Il dubbio se sia il caso di comunicare al proprio datore di lavoro la propria invalidità civile affligge molti lavoratori, che non solo non hanno ben chiari i vantaggi che potrebbero ottenere, ma temono persino delle ritorsioni negative in ambito lavorativo.

Vero è che, in base al tipo di invalidità civile di cui sei portatore, ci sono delle mansioni che per te potrebbero risultare pericolose e non adatte al tuo livello di abilità.

In questo articolo affrontiamo tale quesitone spinosa, spiegandoti se sia un obbligo o meno comunicare il tuo stato di salute al datore di lavoro.

Cosa si intende per Invalidità Civile

Prima di addentrarci nella questione, è importante chiarire cosa si intende per invalido civile basandosi sulle normative italiane ed europee; in sostanza, si tratta di una persona affetta da una qualsiasi menomanza fisica, psichica o sensoriale, che sia permanente e tale da impedire il normale svolgimento delle attività di vita.

Il riconoscimento di tale stato di salute può essere richiesto da chiunque risieda regolarmente in Italia e può riguardare sia il minore che presenta difficoltà di apprendimento, sia l’anziano che fatica ad assolvere alle funzioni relative alla propria età.

Non vengono inclusi, tuttavia, tutti coloro che sono diventati invalidi per cause lavorative, di guerra o di servizio, i ciechi e i sordi, per i quali è prevista una normativa a parte.

Detto ciò, in base alla percentuale di invalidità civile, puoi ottenere diverse agevolazioni nazionali:

  • Dal 33% al 73% sono concesse agevolazioni fiscali e di assistenza sanitaria;
  • Dal 46% puoi essere iscritto alla lista delle categorie protette, secondo la Legge n. 68 del 1999;
  • Dal 66% sei esentato dal pagamento del ticket sanitario;
  • Dal 74% al 100% hai diritto a ricevere prestazioni economiche sulla base della tua situazione reddituale, come l’assegno mensile e l’indennità di accompagnamento.

È obbligatorio comunicare l’Invalidità Civile al Datore di Lavoro?

Come anticipato all’inizio dell’articolo, comunicare o meno la propria invalidità civile al datore di lavoro è un dubbio che attanaglia molte persone, ma rispondere in modo univoco potrebbe non essere così semplice, dal momento che sono coinvolte diverse normative.

In prima istanza, bisogna considerare il diritto di riservatezza dei dati personali, come sancito dal D. Lgs n. 196 del 2003, il quale specifica che non sei obbligato a comunicare al datore di lavoro i tuoi dati sensibili, fra cui rientra anche lo stato di salute. Ciò viene confermato anche dalle norme europee e comunitarie.

D’altro canto, il datore di lavoro ha diritto ad effettuare le opportune verifiche per stabilire se sei idoneo a svolgere una determinata mansione, come affermato dalla Legge n. 300 del 1970, dallo Statuto dei Lavoratori e dai contratti nazionali.

Tale circostanza si può presentare, per esempio, nel momento in cui un’azienda decide di assumerti, sottoponendoti ad una serie di visite mediche per valutare il tuo stato di salute; o ancora, nel caso in cui la tua mansione preveda un aggravamento dei compiti.

In quest’ultimo caso, la richiesta di valutare la propria abilità fisica a svolgere il lavoro può partire anche dal dipendente.

Detto ciò, è chiaro che, anche se non esiste un obbligo di comunicazione invalidità civile al datore di lavoro, si tratta di un comportamento che bisognerebbe attuare per far sì che le tue mansioni non risultino eccessivamente gravose oppure pericolose per la tua sicurezza.

In aggiunta, in qualità di dipendente con invalidità civile, potresti godere di una serie di agevolazioni, che vedremo insieme nel prossimo paragrafo.

Agevolazioni sul Lavoro per Invalidità Civile

Come abbiamo già anticipato, il principale beneficio che puoi ottenere comunicando al datore di lavoro la tua invalidità civile, è quello di poter lavorare in sicurezza, in quanto andresti a svolgere solo le mansioni idonee alle tue capacità fisiche, psichiche e sensoriali.

Ma se dovessi trovarti ancora nella fase di ricerca di un impiego, devi sapere che avendo una percentuale di invalidità superiore al 45%, puoi rientrare nella lista delle categorie protette, per le quali è previsto un collocamento mirato, secondo la Legge n. 68 del 1999 e successiva modifica con il Jobs Act del 2015.

In altre parole, in base a quanti dipendenti ha un’azienda, è previsto un numero di posti specifico da destinare all’assunzione dei disabili, o comunque a chi fa parte delle categorie protette, ai quali bisogna offrire dei posti di lavoro congrui alle loro abilità.

Riconoscere questi annunci di lavoro è molto semplice, in quanto sono le stesse aziende a specificare a chi sono rivolti, riferendosi alle normative di cui sopra.

In ogni caso, ricorda che lo stipendio non è diverso rispetto a tutti gli altri lavoratori, tenendo conto di quanto previsto dal contratto nazionale; da non confondere con eventuali prestazioni economiche aggiuntive, che vengono erogate direttamente dall’Inps e non dal datore di lavoro.

Per saperne di più sull’inserimento lavorativo dei disabili, ti invitiamo a consultare l’articolo dedicato.

Come ottenere il Certificato di Invalidità Civile

La procedura per poter ottenere il Certificato di Invalidità Civile non è immediata e consta di diversi passaggi, il primo dei quali prevede una visita presso il medico curante, che analizzerà il tuo stato di salute ed emetterà un primo certificato.

Il documento deve essere inoltrato per via telematica all’Inps, insieme ad eventuali referti ospedalieri recenti, accedendo con le tue credenziali sul portale ufficiale dell’ente, al seguente indirizzo: Portale Inps – Home.

Entro poche settimane l’Inps ti comunicherà data e ora per effettuare un’altra visita medica presso una delle sedi Asl presenti sul territorio; in questo frangente viene accertato nuovamente il tuo stato di salute e ti viene assegnata una percentuale di invalidità civile, grazie alla quale puoi ottenere le agevolazioni mostrate in precedenza.

Attenzione, quand’anche avessi una percentuale di invalidità superiore al 45%, l’iscrizione alle categorie protette non avverrebbe in automatico, ma dovrebbe essere richiesta dal candidato presso un Centro dell’Impiego del territorio, chiaramente presentando la relativa comunicazione.

La procedura per ottenere il Certificato di Invalidità Civile è la medesima anche se hai già un impiego, fermo restando che non hai l’obbligo di comunicare il risultato al tuo datore di lavoro.

Approfondimenti

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