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La Gravidanza è un periodo molto complesso e nel quale può diventare difficile riuscire a conciliare la dolce attesa con il lavoro. Uno dei dubbi che attanaglia principalmente le future mamme lavoratrici è infatti quando comunicare la gravidanza al datore di lavoro e da quando prendere il periodo di maternità previsto dalla legge. Non cambia molto tra i vari tipi di contratto di lavoro, comunque scopriamo insieme con questa guida tutte le informazioni utili da sapere su gravidanza e lavoro.

Gravidanza: quando dirlo al lavoro?

Solitamente si consiglia di evitare di comunicare a la gravidanza prima dei tre mesi compiuti. Infatti nel primo trimestre di gravidanza possono purtroppo verificarsi con maggiore probabilità aborti spontanei, e dunque meglio aspettare il quarto mese per comunicare la gravidanza al datore di lavoro.

Tuttavia la legge non vincola in questo senso e quindi la futura mamma può anche scegliere volontariamente di comunicare al datore di lavoro il suo stato interessante quando meglio preferisce.

Gravidanza e Lavoro: il congedo parentale

Dato che la gravidanza va comunicata prima della richiesta del congedo parentale, potrebbe essere resa nota al datore di lavoro almeno al settimo mese, ossia un mese prima dell’inizio del congedo di maternità.

Siamo tuttavia ancora in un ambito di scelta personale perché in realtà, la legge non dice di comunicare la gravidanza un mese prima della maternità, quindi volendolo si potrebbe dare l’annuncio anche un giorno prima dell’inizio del congedo.

Però si consiglia di non farlo così in ritardo, in quanto si metterebbe il datore di lavoro in gravi difficoltà, per la gestione dei turni di lavoro e soprattutto per la ricerca di un possibile rimpiazzo.

Il congedo di maternità obbligatorio dura circa cinque mesi, due mesi possono essere presi prima del parto e tre mesi dopo. Dato che non sarebbe molto corretto dare questa notizia il giorno prima di andare via per diversi mesi, è consigliabile riferire all’azienda questa notizia almeno al settimo mese.

Gravidanza a rischio: come comportarsi al lavoro

Non sempre la gravidanza permette di lavorare anche prima dell’ottavo mese, per questo motivo se dovessero insorgere particolari problematiche come nausee mattutine frequenti, dolori all’addome o al seno, sarebbe meglio scegliere di comunicare la gravidanza già dal quarto mese.

Inoltre, dovrete ricordarvi che dovreste parlare al quarto mese sia con il medico sia con il datore di lavoro, per sapere se la mansione che svolgete sia idonea alla vostra gravidanza. Infatti, vi sono alcuni lavori che non possono essere svolti dalle donne in gravidanza, perché metterebbero in pericolo la salute del bambino.

In questo caso, comunicando la gravidanza al quarto mese, potreste ottenere maggiori agevolazioni e riuscirete a ottenere anche un congedo dal lavoro più ampio e duraturo.

Inoltre, ci sono delle gravidanze a rischio che prevedono una cura costante della mamma e riposo al letto forzato. In caso di gravidanza a rischio la futura mamma deve presentare un certificato medico e richiedere di assentarsi dal lavoro prima del normale congedo di maternità.

Al fine di evitare queste problematiche, si consiglia per questo motivo, di comunicare sin dal quarto mese il proprio stato interessante al datore di lavoro. Ricorda infine, che non si possono svolgere mansioni difficoltose come: sollevare pacchi, stare troppe ore in piedi, svolgere in genere mansioni difficili da sopportare per una donna in stato interessante.

Come comunicare la gravidanza al lavoro: scritto o orale

La comunicazione della gravidanza al datore del lavoro può essere effettuato in due modalità differenti:

  • attraverso una comunicazione orale
  • attraverso una comunicazione scritta

Per comunicare la gravidanza al lavoro, però si consiglia d’impiegare entrambi, ossia di comunicare inizialmente la gravidanza al datore di lavoro in forma orale.

Naturalmente se non avete un contatto diretto con il datore di lavoro, oppure lavorate per una grande azienda, allora dovrete provvedere a comunicare il tutto all’amministrazione, e successivamente bisognerà inviare una comunicazione scritta attraverso una raccomandata a/r che permette di dare l’annuncio in modo ufficiale e senza alcun fraintendimento sul giorno della comunicazione.

Dopo aver comunicato la gravidanza, sicuramente in una grande azienda dovrete parlare con l’apposita sezione, per spiegare sino a quando lavorerete e quale sarà il momento in cui lascerete il posto di lavoro per il congedo di maternità.

A cosa ha diritto la futura madre al lavoro?

La legge italiana prevede una specifica normativa per la tutela per la donna in gravidanza e anche per le madri adottive. Nel caso in cui si sia in gravidanza, la donna ha il diritto di potersi assentare al lavoro per cinque mesi, ossia due possono essere presi prima del parto e tre dopo che ha partorito.

Nel caso però le condizioni di lavoro le consentano di lavorare per l’intero periodo della gravidanza, con un certificato medico che attesti le sue buone condizioni fisiche, allora si può scegliere di lavorare per tutto il periodo della gravidanza e di prendere i cinque mesi di maternità previsti dopo il parto.

In questo modo si potrà allattare il bambino per il primo periodo senza la necessità di richiedere un permesso dal lavoro post gravidanza.

La retribuzione durante il periodo di congedo parentale non sarà piena, ma si potrà ottenere solo l’80% dell’importo previsto, in base all’ultima paga ricevuta dal datore di lavoro.

Anche nel caso in cui, per difficili condizioni di salute si scelga di prolungare il periodo di congedo, allora anche in questo caso si avrà diritto solo all’80% dello stipendio e non all’intero importo.

Come presentare la domanda di maternità

La domanda di maternità dev’essere effettuata con una specifica procedura per poter ottenere tutto il periodo di congedo previsto dalla legge. La domanda dovrebbe essere presentata sempre prima del congedo, anche se in realtà la richiesta può essere effettuata anche entro un anno prima del periodo indennizzabile.

Per presentare la domanda di maternità, è necessario:

  • Andare sul portale dell’Inps ed effettuare la domanda tramite il servizio telematico, nell’area Servizi Online
  • Puoi effettuare la domanda chiamando il Contact Center al numero verde 803164 che permette di effettuare la richiesta direttamente al telefono
  • Tramite il patronato, Caf, commercialista o consulente del lavoro

Per effettuare la domanda in forma telematica o telefonica, è necessario allegare il documento medico che permetta di essere certi della gravidanza della donna.

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