Hai comunicato al tuo datore di lavoro il periodo in cui intendi prendere le ferie e stai stai già programmando come trascorrere quei giorni; eppure la conferma da parte del capo tarda ad arrivare. A questo punto ti poni la domanda: entro quando il datore di lavoro deve confermare le ferie?
Chi è poco esperto in materia rimarrà deluso dallo scoprire che la legge, sebbene riconosca il diritto alle ferie, altresì non disciplina quest’altro aspetto.
Cerchiamo, però, di capire meglio e procediamo con ordine.
Le Ferie: Cosa dice il Contratto
Le ferie consistono in quel periodo di non lavoro, riconosciuto per legge, durante il quale il lavoratore ha comunque diritto ad essere retribuito.
Scopo della legge è quello di riconoscere al lavoratore una tutela del diritto alla salute ed è per questo che non può rinunciare alle ferie, nel senso che non può chiedere al datore una monetizzazione delle ferie al posto del mancato godimento dei giorni di riposo.
Quest’ultima ipotesi è prevista solo in particolari casi, quali:
- nel caso in cui il lavoratore ha diritto a giorni in più di ferie;
- in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, laddove il lavoratore ha il diritto al pagamento del periodo di ferie non goduto.
Durata del periodo di ferie
Per quanto riguarda, invece, i giorni di riposo per ferie cui ha diritto il lavoratore, è ancora la legge a stabilirlo. Questa, infatti, prevede che il lavoratore abbia diritto almeno a 4 settimane di ferie all’anno. Nel caso di contratto part-time il conteggio dei giorni va invece riproporzionato. La legge, tuttavia, si limita a stabilire un periodo di ferie minimo; sta poi alla libera scelta del datore di lavoro decidere se riconoscere un numero di giorni superiore (mai inferiore) tenendo sempre conto di quanto stabilito nei contratti collettivi aziendali e secondo quanto previsto dai CCNL di categoria.
Come Richiedere le Ferie
All’inizio di questo articolo abbiamo fatto riferimento all’invio della proposta di ferie fatta dal lavoratore al datore di lavoro. In alcuni contesti aziendali, infatti, viene riconosciuta al lavoratore la possibilità di inoltrare una richiesta in cui indica il periodo e il numero di giorni in cui intende fermarsi. Esistono infatti appositi programmi per gestire la pratica, ma in ogni caso il datore di lavoro ha il dovere di informare il lavoratore riguardo a quando potrà andare in ferie. E qui torniamo al tema centrale del nostro articolo.
Entro quando deve arrivare la Conferma?
E’ la legge a stabilire il diritto del lavoratore a sapere quando andrà in ferie e il dovere del datore di lavoro di informarlo. La legge, tuttavia, come abbiamo già accennato in introduzione, non fissa un termine entro il quale il datore di lavoro deve confermare le ferie.
Essa fa riferimento piuttosto ad un dovere del datore ad agire secondo i principi di correttezza e buona fede, che tradotto in termini pratici significa il dovere di rispondere nel più breve tempo possibile, in modo da consentire al lavoratore di organizzare i giorni di riposo in base alle proprie esigenze.
A tal proposito, bisogna dire che nello stabilire le ferie, anche il datore di lavoro ha diritto a decidere sulla base di quelle che sono le esigenze del lavoratore ma prima ancora di quelle aziendali, cercando di trovare un valido compromesso.
Resta comunque il fatto che, se il datore di lavoro tardi a confermare le ferie, il lavoratore non può decidere in alcun modo in autonomia di andare in ferie, potendo al massimo fare appello a quanto stabilito nel contratto collettivo o alla prassi aziendale.