Esiste veramente la possibilità di andare in pensione in anticipo a 57 anni?
Quando si parla di pensioni si rischia di rimanere incastrati in un labirinto di anni di contributi, età, requisiti specifici, da cui è difficile uscire, e spesso le varie norme scritte in burocratese non aiutano.
La Legge di Bilancio 2023 è intervenuta a modificare alcune tipologie pensionistiche o ad introdurne di nuove, come Quota 103, ma si attende il 2024 per un più incisivo intervento in materia.
In attesa della riforma delle pensioni, scopriamo insieme in questo approfondimento come e quando è possibile andare in pensione a 57 anni. In particolare, ci soffermeremo su tutte le tipologie diverse dalla pensione anticipata ordinaria, introdotta nel 2011 dalla Legge Fornero (e prorogata fino al 2026) che permette di uscire dal lavoro prima rispetto ai tempi per il pensionamento ordinario, ossia maturando un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, dei quali almeno 35 anni effettivi.
Pensione a 57 anni: è possibile?
Trovare una soluzione pensionistica che permetta di uscire anticipatamente dal lavoro è un obiettivo a cui da molto tempo si sta lavorando, cercando di coniugare il bisogno di alleggerire la spesa a carico dello Stato, evitando un tracollo come quello del 2011, con la garanzia per i lavoratori di accedere alla pensione con una somma congrua a quanto effettivamente spettante.
Uno dei limiti delle pensioni anticipate attualmente in vigore è, infatti, quello di “penalizzare”, a causa del sistema contributivo, chi intende ricorrervi con un assegno pensionistico di importo inferiore rispetto a quanto si sarebbe potuto percepire rispettando i tempi di legge (che, attualmente, prevedono il raggiungimento dei 67 anni di età e 20 di contributi).
Andare in pensione prima è dunque possibile, ma con delle conseguenze. Ma chi può andare in pensione a 57 anni? Alcune categorie di lavoratori che hanno maturato i requisiti necessari, anagrafici e contributivi, hanno la possibilità di richiedere la pensione anticipata a 57 anni. Rispetto al passato, tuttavia, le opzioni si sono notevolmente ridotte: vediamo quindi di quali categorie si tratta e quali sono le opzioni esistenti che permettono di raggiungere questo risultato.
Invalidi Civili e Pensione anticipata
Una prima categoria di lavoratori che può beneficiare del pensionamento anticipato a 57 anni è quella degli invalidi civili con riconoscimento della percentuale di invalidità pari all’80%. Per presentare la domanda è necessario:
- aver maturato 20 anni di contributi versati;
- avere raggiunto i 56 anni per le donne e i 61 per gli uomini per presentare la domanda.
L’erogazione, tuttavia, per effetto del cosiddetto “periodo finestra” (i 12 mesi che per legge intercorrono tra la data di presentazione della domanda e il conseguimento della pensione) avverrà al compimento del 57° anno di età per le donne e del 62° anno per gli uomini.
Pensione anticipata con la RITA
I lavoratori disoccupati o inoccupati da oltre 24 mesi, che hanno versato almeno 5 anni di contributi in un fondo pensione possono accedere alla pensione anticipata con la RITA, ossia la rendita integrativa temporanea anticipata.
In pratica, chi è iscritto ad un fondo pensione, ha versato almeno 5 anni di contributi ed è in stato di disoccupazione o inoccupazione da più di 24 mesi, può richiedere una rendita al proprio fondo pensione attingendo a tutto o parte di quanto accumulato, ma a condizione che abbia un’età anagrafica inferiore di massimo 5 anni rispetto a quella richiesta per la Pensione di Vecchiaia o di 10 anni, nel caso in questione e aver maturato i 20 anni di contributi richiesti per la sottoscrizione della RITA.
Essa, tuttavia, non è permanente, ma viene erogata (mensilmente o trimestralmente) per il tempo necessario ai fini del raggiungimento dei requisiti utili per accedere alla pensione di anzianità o di vecchiaia.
Inoltre, la RITA non è cumulabile con altre tipologie di pensionamento anticipato, come la pensione anticipata ordinaria o Opzione donna; ciò significa che se si hanno i requisiti per accedere a queste è comunque possibile richiedere la rendita integrativa temporanea anticipata.
Pensione a 57 anni per Lavori Usuranti
Un’ultima possibilità di pensione anticipata a 57 anni riguarda coloro che hanno svolto lavori cosiddetti usuranti, i quali possono beneficiare di Quota 41, la misura che prevede la possibilità di richiedere il pensionamento anticipato sulla base del raggiungimento dei 41 anni di contributi versati.
Questo significa che possono andare in pensione a 57 anni chi ha iniziato a lavorare prima del compimento dei 16 anni di età. Si ricorda, infatti, che il nostro ordinamento riconosce la possibilità per alcuni lavori di essere svolti a partire già dall’età di 14 anni (ad esempio il cameriere o il barista).
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