Quanto-costa-una-Badante-a-Tempo-Pieno-con-Vitto-e-Alloggio

Quando subentrano delle malattie particolarmente invalidanti, soprattutto col sopraggiungere della terza età, un semplice aiuto domestico che prevede qualche ora di pulizia e pasti pronti potrebbero non essere più sufficienti.

Se in queste poche righe riconosci una situazione familiare per una persona a te cara, probabilmente ti starai chiedendo quanto costa una badante a tempo pieno con vitto e alloggio.

Non solo, se si tratta della prima esperienza al riguardo, probabilmente aleggiano molti dubbi anche per quanto riguarda la somministrazione di un regolare contratto, ma soprattutto come scegliere la persona più qualificata, capace di prendersi cura del familiare non autosufficiente.

Noi di Posizioni Aperte abbiamo redatto questa breve guida per fare chiarezza sulla questione e aiutarti a prendere una decisione tanto delicata in modo consapevole.

Di cosa si occupa la badante

Prima di parlare di costi, è importante chiarire di cosa si occupa una badante, la quale molto spesso viene erroneamente confusa con una colf, o ancora, con un Operatore Socio-Sanitario (OSS).

In sintesi, la colf si occupa principalmente della cura di una casa, per esempio pulendo, rassettando e occupandosi persino di piante o eventuali animali domestici; la badante, invece, offre un’assistenza un po’ più specifica, perché si occupa direttamente di persone, che siano o meno autosufficienti.

Non va confusa con la figura dell’OSS, un operatore sanitario che generalmente lavora nelle RSA oppure in strutture sanitarie, dove effettua igiene personale e all’occorrenza la rilevazione di parametri vitali di base (pressione e temperatura) su indicazione dell’infermiere.

Detto ciò, lo stesso OSS potrebbe operare anche a livello domiciliare, ma non viene comunque definito badante, in quanto per quest’ultimo esiste una specifica normativa, ovvero la Legge n. 339 del 2 aprile 1958 e aggiornamenti, così come un CCNL nazionale specifico per lavoratori domestici.

Dunque, una badante offre generalmente prestazioni a 360°, che si adeguano alle esigenze del singolo paziente assistito e possono spaziare dall’igiene personale, all’aiuto nel mantenere casa in ordine, così come preparare da mangiare imboccando all’occorrenza, oppure aiutare negli spostamenti.

Tieni presente che nell’assolvere ai suoi compiti potrebbe anche affiancare un infermiere, soprattutto se la patologia del paziente richiede l’iniezione di farmaci oppure la medicazione di ferite; trattamenti che non rientrano nelle sue competenze.

Come scegliere una badante qualificata

Scegliere una badante qualificata potrebbe destare non poche preoccupazioni, soprattutto se l’intenzione è quella di affidare in toto la cura del proprio caro, con annessione di vitto e alloggio.

Dunque, prima di tutto bisogna chiarire che per questo lavoro non esiste un titolo di studio obbligatorio, senza il quale non si può esercitare la professione; invero, sul mercato sono comunque presenti numerosi corsi di formazione e i migliori generalmente sono accreditati da enti regionali.

Pertanto, sarebbe opportuno chiedere al potenziale candidato eventuali attestati o certificazioni, soprattutto se la persona da assistere presenta particolari patologie che richiedono un’attenzione in più, come il Morbo di Parkinson, il diabete o tumori in fase terminale.

Un altro aspetto da valutare sono le referenze e l’esperienza pregressa: dove ha prestato servizio l’ultima volta? Cosa ne pensano i precedenti datori di lavoro? Per avere un’idea più chiara sulla professionalità decantata, si può effettuare un breve colloquio con chi ha già avuto modo di conoscere la badante che hai di fronte.

Attenzione ai livelli di qualifica e competenza!

Se stai cercando la badante ideale per un tuo familiare, devi sapere che esistono diversi livelli di competenze, come specificato dal CCNL Colf e Badanti, a cui corrispondono determinate mansioni e responsabilità.

Ciò significa che è indispensabile conoscere a quale livello appartiene il potenziale candidato, al fine di comprendere se potrà effettivamente rispondere alle esigenze dell’assistito.

In particolare, ecco quali sono i livelli che si riferiscono alle badanti:

  • Livello AS – Il suo lavoro consiste nel fare solo compagnia al paziente, senza pulizie, igiene, cucina o altro;
  • Livello BS – Si parla di assistenza a persona autosufficiente, occupandosi all’occorrenza di pulizia e ordine della casa;
  • Livello CS – La badante si occupa di individui non autosufficienti, così come della loro casa, senza una formazione certificata.
  • Livello DS – È il più alto, in quanto il collaboratore domestico possiede attestati e certificazioni che provano la sua formazione nell’assistenza a pazienti non autosufficienti.

Quando una persona non è autosufficiente significa che non è in grado di svolgere una o più attività di vita quotidiana, che sia mangiare in autonomia, camminare, mantenersi pulita o uscire di casa.

Per conoscere la lista completa dei livelli di qualifica per colf e badanti, ti invitiamo a leggere l’approfondimento dedicato: Lavorare come Colf o Badante.

Quanto costa una badante a tempo pieno con vitto e alloggio

Chiariti i criteri di scelta per una badante qualificata e idonea alle circostanze, bisogna comprendere a quanto ammonta la paga da destinare a tale lavoratore, effettuando una premessa importante: poiché si tratta di un lavoro a tempo pieno con vitto e alloggio, non si possono usare i pagamenti voucher per prestazioni occasionali!

Ciò significa che sarà necessario redigere un regolare contratto di assunzione. Un aspetto che affronteremo nel prossimo paragrafo.

Per ciò che concerne la paga, bisogna fare riferimento alla tabella dei minimi retributivi aggiornata annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e scaricabile dal relativo portale ufficiale.

Di seguito ti forniamo un breve riepilogo estrapolando quanto concerne il caso specifico di badante a tempo pieno con vitto e alloggio:

INDENNITA’
LIVELLIPAGA MINIMA MENSILEASSISTENZA NOTTURNAVITTO E ALLOGGIOASSISTENZA A PIU’ PERSONECERTIFICAZIONE DI QUALITA’ UNI 11766:2019
AS857,06€    
BS988,90€1.137,23€6,47€ (giornalieri) 11,24€ (mese)
CS1.120,76€1.288,87€8,36€ (ora)112,34€11,24€ (mese)
DS1.384,46€1.592,17€10,06€ (ora)112,34€ 
Estrapolazione dati badanti conviventi dalla tabella dei minimi retributivi del Ministero, valida dal 2023.

In sostanza, alla paga base mensile indicata sulla colonna di sinistra è necessario aggiungere eventuali indennità, tenendo conto del livello di qualifica della badante assunta. Se il dipendente si occupa della persona di notte, si deve partire dalla base di stipendio indicata nella relativa colonna.

Badante a tempo pieno con vitto e alloggio: ecco come fare il contratto

Hai individuato la persona che stavi cercando, ma non sai da che parte iniziare il percorso di assunzione? In prima istanza, è necessario munirsi della copia del documento di identità o della tessera sanitaria della badante, con permesso di soggiorno in corso di validità se cittadina straniera.

A questo punto potrai redigere una lettera di assunzione, che dovrà contenere i seguenti dati:

  • Dati anagrafici delle parti;
  • Specifiche sul livello e sulle mansioni della badante, con eventuali certificazioni;
  • Orari di lavoro, riposi e ferie annuali;
  • Luogo di lavoro, nonché data di inizio e specifica sul vitto e alloggio;
  • Durata del periodo di prova;
  • Eventuali altre clausole necessarie.

Se il candidato dovesse accettare e firmare il contratto, dovrai notificare entro 24 ore l’inizio del rapporto di lavoro all’Inps, accedendo al seguente link con credenziali Spid:

Formalizzare l’assunzione di un lavoratore domestico – Servizio Inps

oppure chiamando il Contact Center ai numeri: 800.164 per rete fissa e 06.164.164 per rete mobile.

Approfondimenti:

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