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Voucher Lavoro Occasionale 2023

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Il Voucher Lavoro Occasionale 2023 è uno strumento introdotto dal Governo per incentivare e regolamentare, appunto, il lavoro occasionale.

In questo articolo vedremo come utilizzare il Voucher, le novità introdotte per il 2023 e come richiederlo.

Cos’è il Voucher (o Buono) per il Lavoro Occasionale

Il Voucher o Buono per il Lavoro Occasionale è un titolo di pagamento elettronico introdotto con il D. Lgs. 81/2015 per contrastare il fenomeno delle prestazioni in nero e che va a sostituire i vecchi Buoni Lavoro.

In sostanza, si tratta di una modalità semplice e trasparente per consentire al datore di lavoro di retribuire tutte quelle prestazioni che non hanno carattere di abitualità e vengono svolte per periodi di tempo circoscritti, quali servizi di pulizie, manutenzione, giardinaggio, baby-sitting, caregiving, solo per fare qualche esempio.

Il valore nominale di ciascun Voucher Lavoro Occasionale generalmente è di 10€, ma il lavoratore percepisce al netto 8€, dal momento che la differenza è destinata alla contribuzione IVS per la Gestione Separata, al premio assicurativo Inail e agli oneri gestionali Inps.

Devi sapere che per datore di lavoro si intendono sia le persone fisiche, che le aziende, alle quali sono destinate due gestioni differenti delle prestazioni occasionali, che sono rispettivamente il Libretto di Famiglia e il Contratto di Prestazione Occasionale, per l’appunto.

Questo perché a differenza di quanto accadeva in precedenza, i Voucher non vengono più erogati in forma cartacea, ma avviene tutto in modo telematico, a seconda del differente datore di lavoro, come vedremo meglio nei prossimi paragrafi.

Pagamento Voucher Lavoro Occasionale con Libretto di Famiglia

Il Libretto di Famiglia è uno strumento Inps messo a disposizione delle persone fisiche per consentire l’erogazione di Voucher in favore di lavoratori occasionali; difatti, non si può utilizzare nell’esercizio di attività di impresa oppure professionale.

Il suo funzionamento è molto semplice, in quanto non devi far altro che acquistare il servizio accedendo con le credenziali Spid, CNS e CIE sul sito Inps, all’area “Prestazioni di lavoro occasionale: Libretto di famiglia” e caricare l’importo che deve essere destinato al lavoratore, attraverso il modello F24 oppure attraverso il portale stesso. Il lavoratore per ricevere la retribuzione dovrà registrarsi a sua volta al servizio e indicare la modalità di ricezione del pagamento, che avverrà entro il 15 del mese successivo da parte dell’Inps.

Tieni presente che attraverso il Libretto di Famiglia puoi pagare solo determinate prestazioni occasionali, che vengono così suddivise:

  • Lavoretti domestici, come pulizie, giardinaggio o manutenzione;
  • Assistenza domiciliare per bambini, anziani o disabili;
  • Insegnamento privato o ripetizioni.

Ricorda che tale pagamento non si può applicare se il lavoratore è stato un tuo subordinato negli ultimi 6 mesi oppure ha svolto una collaborazione coordinata e continuativa.

Pagamento Voucher Lavoro Occasionale con Contratto

Il pagamento attraverso i Voucher si applica anche se il datore di lavoro è titolare di partita IVA, purché la prestazione svolta rispecchi le caratteristiche del lavoro occasionale, non avendo quindi carattere di abitualità, continuità e organizzazione.

Anche in questo caso si richiede la registrazione dell’azienda sul portale Inps, ma usufruendo del servizio destinato ai Contratti di Prestazione Occasionale; i versamenti per caricare il portafoglio virtuale devono essere effettuati attraverso F24 modello Elide, con causale CLOC, oppure direttamente sul portale, come previsto per il Libretto di Famiglia.

Per ciò che concerne la retribuzione, tieni presente che in questo caso il valore nominale del Voucher è di €12,41, in quanto per legge la paga giornaliera non deve essere inferiore a 36€, che corrisponde a 4 ore da circa 9€ netti ciascuna. Al lordo, infatti, vengono detratti il 13% destinato ai contributi previdenziali, il 7% per l’Inail e l’1% per i costi di gestione Inps.

Comunicazione da parte del Datore di Lavoro

Che tu sia una persona fisica, oppure debba richiedere prestazioni occasionali per l’impresa, è importante segnalare che, entro il 3 del mese successivo al lavoro svolto, vige l’obbligo di comunicazione all’Inps dei seguenti dati:

  • Dati del lavoratore;
  • Il compenso;
  • Il luogo dove si è svolta la prestazione;
  • La durata e l’ambito di svolgimento;
  • Eventuali altre informazioni necessarie relative al rapporto di lavoro.

Attenzione: se temi di sbagliare nell’eseguire correttamente tutta la procedura fin qui esposta, puoi rivolgerti al servizio di Contact Center (800.164 da fisso e 06.164.164 da mobile) oppure ad un patronato di zona.

Voucher Lavoro Occasionale 2023: i limiti economici e dimensionali

Una delle novità più recenti che riguardano i Voucher Lavoro Occasionale si riferisce ai limiti economici di utilizzo, che coinvolgono sia datori di lavoro che prestatori e si riassumono come segue:

  • Ciascun lavoratore non può percepire più di 5.000€ l’anno di Voucher, 2.500€ da ciascun datore di lavoro;
  • Ciascun utilizzatore del Libretto di Famiglia o del Contratto di Prestazione Occasionale potrà erogare al più 10.000€ di Voucher per anno civile, 2.500€ al massimo per ciascun prestatore;
  • Le aziende che operano nel settore congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi divertimento, hanno come limite 15.000€ erogabili.

Bisogna inoltre prestare attenzione ai limiti dimensionali: nello specifico, le aziende che hanno più di 10 dipendenti (25 se si parla del settore congressi, fiere ecc.) con contratto a tempo indeterminato non possono utilizzare i Voucher!

Non solo, un’altra categoria di lavoro che non può usufruire di tale tipologia di pagamento è quella che riguarda il campo agricolo, per il quale esistono comunque altre forme semplificate di pagamento di prestazione occasionale.

Eccezioni ai limiti dei compensi e Dichiarazione dei Redditi

Per concludere, facciamo presente che, riguardo ai limiti di reddito del lavoratore di cui sopra, bisogna specificare che esistono delle eccezioni, per le quali si considera il 75% dell’ammontare del compenso e sono le seguenti:

  • Titolari di Pensione di Vecchiaia o Invalidità;
  • Studenti con meno di 25 anni;
  • Disoccupati o percettori di sussidi di sostegno, come il Reddito di Cittadinanza o la NASpI.

Infine, per quanto concerne la Dichiarazione dei Redditi, devi sapere che ciascun datore di lavoro potrà recuperare una parte di quanto versato in Voucher, che corrisponde ai contributi previdenziali del lavoratore, fino ad un massimo di 1.549,37€.

Da parte del prestatore, invece, tale tipologia di retribuzione non concorre al limite di 2.840,51€ per il familiare a carico (4.000 per i minori di 24 anni); dunque, se per esempio tuo figlio di 26 anni avesse guadagnato in un anno 3.200€ in Voucher, senza avere altre fonti di reddito, continuerebbe comunque a rimanere a tuo carico.

Approfondimenti

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