L’Assegno Unico è una misura prevista dalla legge per sostenere le famiglie con figli a carico. Visto il momento, molti genitori si stanno chiedendo come potranno beneficiare dell’assegno unico e se ci sono cambiamenti rispetto agli anni precedenti.
Per rispondere a queste domande, è necessario conoscere le novità introdotte per il 2023 riguardo l’assegno unico. In primo luogo, è importante sapere che l’importo dell’assegno unico è stato rivalutato, in modo da garantire un sostegno più adeguato alle famiglie. Inoltre, sono state introdotte nuove fasce di ISEE per stabilire l’importo dell’Assegno.
In calce troverai le due tabelle e il link per scaricare il pdf, per chi preferisce averlo sempre a portata di mano.
Assegno Unico 2023: in cosa consiste
Prima di consultare le tabelle, è importante chiarire che cosa si intende per Assegno Unico 2023, soprattutto se sulla questione nutri ancora forti dubbi oppure è la prima volta che ti capita di riceverlo.
Devi sapere che sostanzialmente si tratta di un beneficio economico che viene erogato mensilmente a favore di tutte quelle famiglie che hanno figli a carico, che siano minori, studenti fino a 21 anni, oppure disabili.
La misura è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2023, per cercare di contrastare diverse problematiche demografiche, prima fra tutti una forte denatalità, dovuta alla difficoltà di riuscire ad ottenere una stabilità economica sufficiente a mantenere membri della famiglia non autosufficienti.
D’altro canto, a causa della crescita della percentuale di inflazione che, come conseguenza, ha comportato un rialzo dei costi della vita, sono sempre di più le famiglie che versano in gravi disagi economici.
Pertanto, l’Assegno Unico 2023 ha il preciso scopo di fornire un supporto mensile, il cui valore varia in base a diversi criteri presenti nel nucleo familiare, fra cui il reddito ISEE e l’età dei figli.
Tieni presente che tale manovra è andata a sostituire tutti gli altri benefici economici similari, come gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF) e le detrazioni fiscali applicate direttamente nel cedolino dal datore di lavoro, ma di questo parleremo meglio in seguito.
Requisiti per richiedere l’Assegno Unico 2023
Stando alle informazioni sopra riportate, non è difficile intuire quali siano i requisiti fondamentali per poter ottenere l’Assegno, primo fra tutti chiaramente è quello di avere dei figli a carico e in aggiunta, risiedere regolarmente in Italia, che sia come cittadino italiano, oppure con Permesso di Soggiorno in corso di validità.
Il requisito della residenza o domicilio in Italia deve perdurare per tutta la durata del beneficio; non solo, il periodo minimo di calcolo è di 2 anni, anche non consecutivi, con titolarità di contratto a tempo indeterminato oppure determinato di almeno 6 mesi.
Detto ciò, stando a quanto riportato dalle normative vigenti, il beneficio spetta a tutti i soggetti che rispondono alle caratteristiche di cui sopra, a prescindere dal proprio contratto di lavoro.
Dunque, le categorie dei possibili richiedenti sono: lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti, disoccupati, pensionati e persino figli maggiorenni entro i 21 anni di età.
Tuttavia, tieni presente che un elemento essenziale per il calcolo dell’Assegno Unico 2023 è proprio il reddito ISEE, che dovrà essere redatto da un patronato, un commercialista, o altro ente qualificato, prendendo in considerazione il precedente anno fiscale.
Assegno Unico 2023: istruzioni per richiederlo
L’Assegno Unico 2023 non viene erogato in automatico nella tua busta paga, ma può essere richiesto dai diretti interessati usufruendo di uno dei seguenti servizi:
- Portale Inps, accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS e selezionando la voce Assegno unico e universale per figli a carico nella sezione Servizi del cittadino;
- Call Center dell’ente, chiamando il numero 803.164 se con rete fissa, oppure il 06.164.164 da dispositivo mobile;
- Patronato oppure qualsiasi altro ufficio accreditato.
Se la richiesta dovesse essere accettata, l’importo sarà erogato a partire dal mese successivo, includendo anche eventuali arretrati spettanti di diritto.
A tal proposito, ti invitiamo a prestare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali: si ha diritto all’Assegno Unico già dal 7° mese di gestazione, ma la domanda può essere presentata solo alla nascita del bambino, all’ottenimento del suo codice fiscale, ottenendo così gli importi precedenti.
Per chi ha già presentato domanda entro febbraio 2023, questa non dovrà essere ripresentata, ma eventualmente si dovrà allegare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata ai cambiamenti dello stato di famiglia (per esempio, una nuova nascita, oppure la diagnosi di una disabilità nel figlio).
Se hai presentato domanda fra il 1° marzo al 30 giugno 2023, avrai diritto a tutti gli arretrati fino a marzo, una volta accettata la domanda.
Infine, se il tuo nucleo familiare è un percettore del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico verrà erogato in automatico dall’Inps, senza dover presentare la richiesta, chiaramente rispondendo ai requisiti di cui sopra.
Assegno Unico vs Mantenimento in caso di divorzio
La questione dell’Assegno Unico ha gettato confusione anche sulla sua correlazione rispetto al mantenimento che viene elargito dal genitore non affidatario a favore dei figli minori, chiedendosi se siano calcolabili in uno stesso importo.
Dunque, prima di tutto bisogna precisare che l’Assegno Unico 2023 può essere richiesto dall’ex coniuge a cui sono stati affidati i figli, in quanto risultano a suo carico.
Per quanto riguarda l’altro genitore, bisogna riferirsi alle recenti sentenze della Corte di Cassazione, che ha stabilito una netta separazione fra i due importi; più nel dettaglio, l’Assegno Unico non può essere sottratto al totale di quanto spetta per il mantenimento, ma al più andrà sommato ad esso.
Chiaramente, si tratta di una linea guida generica, in quanto gli stessi coniugi potrebbero accordarsi in modo diverso in sede di separazione consensuale, per esempio variando la somma del mantenimento in relazione a quanto percepito dall’Assegno Unico.
Tuttavia, se si dovesse decidere di propria iniziativa a procedere in tal senso, andando contro peraltro alla sentenza di un giudice, si rischierebbe una denuncia per violazione degli obblighi familiari, con l’obbligo di restituire la parte mancante.
Assegno Unico vs Detrazioni figli a carico
Nei paragrafi precedenti abbiamo accennato al fatto che l’Assegno Unico racchiude in sé tutti i possibili importi spettanti per la presenza di figli a carico, andando a sostituire anche eventuali detrazioni e assegni precedenti.
Bisogna precisare, però, che restano comunque invariate le detrazioni che riguardano le spese sostenute per gli stessi, senza limitazioni di età, che generalmente comprendono visite mediche, tasse scolastiche, oppure i costi per il trasporto pubblico.
Tali importi chiaramente dovranno essere indicati in sede di Dichiarazione dei Redditi, allegando l’apposita documentazione che ne attesta la veridicità dei dati, come fatture e scontrini con codice fiscale.
Scopriamo, invece, adesso quali sono i possibili importi calcolati dallo Stato che puoi ricevere in base alla fascia di reddito ISEE e all’età dei figli a carico, seguendo la tabella Assegno Unico 2023 aggiornata.
Tabella Assegno Unico: Aggiornata al 2023
N.B.: Gli importi in euro si riferiscono per il singolo figlio.
ISEE | Figlio 0-18 | Figlio 18-21 | Disabile | Dopo il 2° |
---|---|---|---|---|
Fino a 15.000 | 175,0 | 85,0 | 85,0 | 85,0 |
18.000 | 159,5 | 77,6 | 77,6 | 76,3 |
20.000 | 149,5 | 72,8 | 72,8 | 70,6 |
22.000 | 139,5 | 68,0 | 68,0 | 65,1 |
24.000 | 129,5 | 63,2 | 63,2 | 59,5 |
35.000 | 74,5 | 36,8 | 36,8 | 25,9 |
37.000 | 64,5 | 32,0 | 32,0 | 23,1 |
Oltre i 40.000 | 50,0 | 25 | 25 | 15 |
Le tabelle dell’assegno unico 2023 sono state pubblicate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sono disponibili online. Queste tabelle indicano i nuovi importi mensili dell’assegno unico per ogni fascia di ISEE, tenendo conto del numero di figli a carico e di altri fattori come l’età della madre e la presenza di disabili in famiglia.
Ad esempio, per un nucleo familiare con un ISEE compreso tra 0 e 15.000 euro, l’importo mensile dell’assegno unico per ogni figlio minore sarà di 175 euro. Per un figlio disabile a carico oltre i 21 anni, l’importo sarà di 85 euro. Per un nucleo familiare con entrambi i genitori lavoratori, è prevista una maggiorazione di 30 euro al mese.
Per scaricare la tabella assegno unico in pdf clicca qui.
Bonus Aggiuntivi all’Assegno Unico 2023
A tale tabella, e per chi ne ha diritto, vanno aggiunti Bonus per i Genitori Lavoratori, per chi ha 4 figli e per le Madri Giovani (meno di 21 anni):
ISEE | Genitori Lavoratori | Nucleo 4 Figli | Madre Giovane |
---|---|---|---|
Fino a 15.000 | 30 | 100 | 20 |
18.000 | 26,3 | 100 | 20 |
20.000 | 23,9 | 100 | 20 |
22.000 | 21,5 | 100 | 20 |
24.000 | 19,1 | 100 | 20 |
35.000 | 5,9 | 100 | 20 |
37.000 | 3,5 | 100 | 20 |
Oltre i 40.000 | 0 | 100 | 20 |
Importo dell’Assegno e ISEE
Per le famiglie con un ISEE di 35.000, l’importo mensile dell’assegno unico per ogni figlio minore sarà di 74,5 euro, mentre per un figlio disabile a carico oltre i 21 anni l’importo sarà di 36,8 euro.
Per le famiglie con un ISEE superiore a 40.000 euro, l’importo mensile dell’assegno unico per ogni figlio minore sarà di 50 euro.
È importante notare che le tabelle dell’assegno unico 2023 sono soggette a cambiamenti e che le famiglie dovrebbero sempre consultare il sito ufficiale del Ministero del Lavoro per avere informazioni precise e aggiornate.
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