Vuoi presentare la tua domanda MAD ma non sai come fare?
Ecco alcuni consigli pratici per compilare la tua autocandidatura per la Messa a Disposizione online e gratuitamente, oppure avvalendosi di servizi specifici, ma a pagamento.
MAD: cos’è e come funziona
Manca ormai poco alla riapertura delle scuole e a breve le segreterie dei vari istituti avvieranno le procedure di convocazione del personale docente e ATA.
Come spesso accade, può verificarsi che molti degli incarichi assegnati attingendo dalle graduatorie vengano rifiutati e che all’inizio dell’anno scolastico molte cattedre restino scoperte.
A questo punto, i vari istituti inizieranno a convocare docenti da inserire in qualità di supplenti, consultando dapprima le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenza) o le GAE (Graduatorie a Esaurimento), per passare poi, qualora non si riesca a selezionare alcun supplente dalle graduatorie, alla valutazione delle domande di Messa a Disposizione presentate all’istituto. Di cosa si tratta?
Si tratta di una domanda nella quale si dichiara la propria disponibilità ad effettuare supplenze. Questa tipologia di richiesta presenta diversi vantaggi:
- consente, a chi presta servizio, di ottenere punteggio in graduatoria;
- permette alle scuole di selezionare in maniera più rapida i docenti;
- è del tutto informale;
- può essere inviata a qualsiasi scuola, anche di altre province;
- è previsto un unico requisito: il possesso di un diploma.
Proprio per queste sue caratteristiche, sono sempre più gli aspiranti docenti che preferiscono ricorrere a questa modalità di candidatura, optando spesso per il depennamento dalle graduatorie, dal momento che una nota ministeriale vieta la presentazione della MAD a chi è già iscritto in una GPS.
Tipologie di MAD
Oltre che per prestare servizio in qualità di supplente, la MAD può essere inviata anche per l’insegnamento di sostegno o per sostituire il personale ATA.
Tuttavia, occorre precisare, la MAD consente solo supplenze per brevi periodi.
Per quanto riguarda i titoli richiesti, nonostante sia in molti casi sufficiente solo il diploma di maturità, per alcune delle tre tipologie di MAD può essere necessario essere in possesso anche di un titolo di laurea. Vediamo, allora, i singoli casi e i relativi titoli richiesti.
- MAD Classica: consente di accedere a diverse classi di concorso sulla base del titolo di studio posseduto. Essa può essere inviata da tutti gli aspiranti docenti con qualunque titolo di studio.
- MAD Sostegno: può essere inviata da chi ha una laurea o una specializzazione, ma le scuole accettano anche domande pervenute da chi ha solo il diploma (cft MAD Sostegno Senza Abilitazione);
- MAD ATA: può inviare la domanda chi ha un diploma ITP (in via preferenziale).
Come Compilare la MAD
Sebbene sia riconosciuta ufficialmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, quest’ultimo non ha predisposto alcun modello compilabile di Messa a Disposizione.
Tuttavia, molti se ne trovano online, sia in modalità PDF che DOC, da scaricare e compilare in maniera del tutto gratuita.
Prima di procedere, però, accertati che il tuo titolo sia idoneo e compatibile con una delle classi di concorso per le quali può essere inviata la MAD.
Dopodiché compila la domanda inserendo tutti i tuoi dati, le province selezionate (ricordiamo che è possibile sceglierne più di una) e le scuole presso cui vuoi candidarti. In quest’ultimo caso verifica tramite il sito web dell’istituto che non sia già lì presente un modulo o form per la MAD.
Fatto questo, prima di inoltrare la domanda assicurati di aver compilato correttamente tutti i campi. Fai anche attenzione a non inviare la domanda all’indirizzo PEC della scuola, ma solo a quello istituzionale. Sul sito del Ministero è disponibile un elenco di indirizzi a cui inviare la MAD, sia di scuole statali che paritarie.
Farsi aiutare per l’invio della Mad
Un’alternativa da non scartare a priori è quella di ricorrere a enti o società che si occupano di assisterti durante tutta la procedura, dalla compilazione della domanda all’invio.
In questo caso i servizi offerti prevedono il pagamento di un’iscrizione o del servizio prestato.
Molti di questi, come Docenti.it, dispongono di servizi in grado di accedere alle piattaforme maggiormente utilizzate dalle scuole per le consultazioni delle MAD, oppure, come nel caso del sito citato, hanno software in grado di individuare le province dove maggiore è la richiesta di supplenti.
Si può Rifiutare una Convocazione per Supplenza?
Qualora si venisse contattati da un istituto per prestare servizio, è possibile rifiutare la convocazione?
In questo caso è necessario distinguere. Se la convocazione è avvenuta tramite GPS, un rifiuto ha delle conseguenze, ossia la cancellazione dalla graduatoria per l’anno in vigenza.
Diverso è il caso della MAD che non ha nessuna obbligatorietà e che, pertanto, permette di rifiutare una proposta di supplenza. Qualora ciò avvenisse, l’unica conseguenza prospettabile è il non essere chiamati dall’istituto per il resto dell’anno scolastico in corso (ipotesi questa presunta, ma che non costituisce di certo la regola).
Inoltre, la MAD ha la caratteristica di poter essere inviata a più istituti e in più province, pertanto esiste pur sempre la possibilità di essere convocati da un’altra parte.
Il nostro consiglio è quello di non rifiutare mai una convocazione, non solo perché una supplenza, seppur breve, permette di accumulare punteggio utile per le graduatorie, ma anche perché prestare servizio in un dato istituto permette di entrare nel circuito delle supplenze, che se svolte per periodi medio-lunghi, consentono comunque al docente di ottenere un certo guadagno. Vuoi sapere quanto si guadagna con una supplenza? Leggi il nostro articolo dedicato all’argomento.
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