Quando è previsto il pagamento NASpI a novembre e da quando è visibile?
Se sei un percettore di indennità di disoccupazione, sappiamo bene quanto sia importante per te avere notizie certe in merito alle date di pagamento della NASpI.
Non potendo più contare su un’entrata mensile fissa, sapere prima quando riceverai il pagamento ti consente di organizzare al meglio le tue spese.
Questo perché, come ripetiamo sempre, il pagamento della NASpI non segue un calendario mensile fisso. Un particolare, questo, che aiuta a capire perché conoscere, almeno orientativamente, le date di pagamento della NASpI è importante.
NASpI: cos’è e a chi spetta
Se ti trovi per la prima volta a dover usufruire della NASpI, riteniamo opportuno fornirti alcune informazioni utili su questa misura.
In realtà, all’argomento abbiamo dedicato diversi approfondimenti, che puoi consultare qui:
- NASpI 2023: Ecco cosa cambia
- Calcolo NASpI
- Quanto tempo deve passare tra una Naspi e l’altra
- Come Sospendere la NASpI Online
- Comunicazione Sospensione Naspi per Lavoro a Tempo Determinato
- Cassetto Previdenziale del Cittadino NASpI
In questi articoli puoi trovare tutti i dettagli su diversi aspetti della NASpI.
Nel complesso quando parliamo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ci riferiamo ad un sostegno economico erogato dall’Inps su domanda a chi ha perso il lavoro. Occorre precisare, però, che non tutti coloro che hanno perso l’occupazione hanno diritto alla NASpI. La legge, infatti, pone dei limiti specifici e stabilisce che il richiedente sia in possesso di specifici requisiti.
Chi può richiedere la NASpI
Riguardo i limiti di cui sopra, può richiedere la NASpI solo il lavoratore dipendente che ha perduto l’occupazione:
- per cause indipendenti dalla propria volontà;
- per Giusta Causa;
- per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
Nonostante questi limiti, bisogna chiarire che non tutti i lavoratori che perdono il lavoro per una di queste cause ha comunque diritto alla NASpI. Possono, infatti, farne richiesta:
lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro per le ragioni sopra esposte;
- apprendisti;
- dipendenti pubblici assunti con contratto di lavoro a tempo determinato;
- soci di cooperative, se dipendenti all’interno delle stesse;
- personale dipendente del mondo dello spettacolo ;
- operai agricoli a tempo indeterminato assunti da cooperative e loro consorzi.
Non possono, invece, presentare domanda:
- dipendenti della Pubblica amministrazione a tempo indeterminato;
- operai agricoli con contratto a tempo determinato;
- lavoratori stagionali extracomunitari, destinatari di una specifica normativa;
- lavoratori prossimi alla pensione;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, salvo abbiano optato per la NASpI.
Requisiti Necessari
Al contempo, chi è riconosciuto dalla legge legittimato a presentare la domanda, deve essere in possesso di un ulteriore requisito. Deve cioè aver maturato almeno tredici settimane di contributi nel corso dei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Importo NASpI e come calcolarlo
Quando si percepisce di NASpI? Ovviamente non esiste un importo uguale per tutti i percettori, ma esso è determinato da una serie di parametri a attraverso un calcolo che permette di stabilire a quanto ammonta.
Tale calcolo tiene in considerazione:
- il numero di settimane di contribuzione (che ricordiamo deve essere almeno di 13);
- la retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni;
- un coefficiente numerico stabilito dalla legge e pari a 4,33.
Dati questi parametri, l’operazione da effettuare è la seguente:
(retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni / settimane di contribuzione) x 4,33
In base al risultato si può stabilire l’ammontare della disoccupazione. Più nello specifico:
- se l’importo ottenuto è pari o inferiore a 1.352,19 euro (il tetto massimo fissato dalla legge per il 2023), la NASpI sarà pari al 75% della retribuzione media mensile percepita;
- se superiore a tale tetto massimo, invece, sarà pari al 75% della retribuzione media mensile più un ulteriore 25%, senza però sfiorare il limite di legge pari a 1470,99 euro.
A partire dal 1 gennaio 2023, in virtù di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2023, è stata introdotta una modifica che allunga i tempi di inizio della riduzione dell’importo NASpI ( in misura del 3%) a partire dal:
- dal sesto mese di fruizione;
- dall’ottavo mese di fruizione per gli over 55 o per chi ha compiuto gli anni alla data di presentazione della domanda.
Quando Viene Pagata la NASpI
Una volta accolta la domanda, la NASpI viene erogata mensilmente fino ad un massimo di due anni. Circa le modalità di pagamento, può avvenire in due modi:
tramite bonifico bancario;
tramite bonifico presso un ufficio postale, se nella domanda non è stato fornito alcun IBAN. In questo caso, il ritiro può essere effettuato a seguito della ricezione di un mandato di pagamento cartaceo da esibire, insieme ad un documento di identità, presso lo sportello dell’ufficio postale.
Pagamento NASpI Novembre 2023
Come abbiamo detto all’inizio di questo approfondimento, non c’è un giorno stabilito in cui l’Inps eroga i pagamenti a tutti i beneficiari. I pagamenti vengono, infatti, effettuati in giorni diversi, ma in un arco di tempo stabilito.
L’Inps, tuttavia, comunica in anticipo la data prevista per il pagamento e lo fa all’incirca 7-15 giorni prima dell’erogazione che, per il mese di novembre, dovrebbe avvenire tra il 2 e il 10 del mese (scalando di un giorno, dal momento che il 1 del mese coincide con una festività).
Per sapere con esattezza la data prevista per il pagamento si può consultare il proprio cassetto previdenziale dove, all’apposito servizio, è possibile gestire tutte le pratiche relative all’indennità (consulta il link all’articolo sopra segnalato).
NASpI 2024: cosa cambia?
In questi giorni si discute molto della Manovra di Bilancio varata dall’Esecutivo e che ora è all’esame delle Camere in vista dell’approvazione nel mese di dicembre. Molte sono le novità previste, ma da ciò che ad oggi sappiamo nessun intervento sembra essere previsto per la NASpI. Si è parlato di un possibile aumento dell’importo, come conseguenza dell’aumento degli stipendi previsto e ottenuto dal taglio del cuneo fiscale e della riduzione delle aliquote Irpef.
In generale, però, la NASpI continuerà ad essere erogata secondo le modalità e i requisiti vigenti.
Ritardo Pagamento NASpI: cosa fare?
Si è verificato un ritardo nel pagamento della NASpI? Ecco come procedere per ottenere informazioni in merito ad eventuali disguidi.
Oltre a verificare sul proprio cassetto previdenziale la presenza o meno di comunicazioni, è possibile contattare direttamente l’Inps attraverso il servizio Contact Center, chiamando il numero 803 164 da rete fissa o lo 06 164 164 da rete mobile.
Ricordiamo che eventuali ritardi potrebbero essere collegati ad eventuali sospensioni attivate a seguito di una nuova occupazione lavorativa iniziata dal percettore, come spieghiamo meglio in questo approfondimento: Naspi Quando è Possibile averla anche Lavorando.