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Non hai ancora ricevuto i 200 Euro di Bonus? Ecco come fare! Con circolare n.73, l’Inps ha finalmente dettato le istruzioni riguardanti le modalità di richiesta del Bonus 200 Euro. Abbiamo aggiornato questo articolo con le novità Bonus 200 euro 2023.

L’indennità, erogata una tantum, rientra nel pacchetto di provvedimenti adottati dal Governo con il Decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel maggio 2022 al fine di contrastare il rialzo dei prezzi e il carovita.

Superate le iniziali incertezze relativamente ai parametri di assegnazione, finalmente è stata fatta chiarezza in merito a destinatari, tempi e modalità di erogazione della prestazione. Prima di capire come richiedere il Bonus 200€, vediamo innanzitutto a chi spetta.

Bonus 200 Euro: a chi spetta e requisiti

In un primo momento era stato previsto che l’unica condizione per l’ottenimento del Bonus fosse per il richiedente l’aver percepito, nel 2021, redditi in misura inferiore ai 35 mila euro. 

Un parametro questo su cui si è a lungo discusso, tanto che, a seguito di successivi interventi, è stato completamente stravolto, prevedendo una differenziazione dei presupposti per ciascuna categoria di aventi diritto all’indennità. 

Questa è riconosciuta ad un’ampia platea di cittadini, purché in possesso di specifici requisiti. 

In definitiva, è stato stabilito che il Bonus 200 € può essere concesso a:

  • Lavoratori dipendenti pubblici e privati, anche se hanno in essere uno o più rapporti di lavoro e con  diritto all’esonero contributivo dello 0,8% nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2022 e il 23 giugno 2022, giorno precedente la pubblicazione della circolare. Questi, se dipendenti del settore privato,  devono in più comunicare al datore di lavoro, mediante autodichiarazione, di non essere percettori di alcun tipo di trattamento pensionistico o di Reddito di Cittadinanza. 
  • Per i dipendenti pubblici, invece, non è prevista l’autodichiarazione dal momento che i servizi di retribuzione del personale sono gestiti in automatico dal MEF mediante sistema informatico;
  • Pensionati titolari di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di assegno o pensione sociale (anche invalidi civili, sordomuti e ciechi) con decorrenza fino al 30 giugno 2022 a condizione che, nell’anno 2021, i redditi personali imponibili ai fini Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non sia superiore ai 35 mila euro (non sono conteggiati tra i redditi la casa di abitazione, il TFR o le retribuzioni arretrate, se percepiti);
  • Disoccupati, da intendersi come tali coloro che nel mese di giugno 2022 sia titolari di Naspi e DIS-COLL e i beneficiari, nel 2022, di disoccupazione agricola di competenza 2021; altresì rientrano in questa categoria i beneficiari per il 2021 di indennità Covid-19 in base ai Decreti Sostegni e Sostegni-bis;
  • Lavoratori domestici assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’INPS a condizione che abbiano un rapporto attivo alla data del 18 maggio 2022; risulti un reddito 2021 non superiore a 35mila euro; non siano titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
  • Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che hanno un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e il cui reddito da lavoro non superi i 35.000 euro per il 2021; 
  • Lavoratori Stagionali, a tempo determinato, intermittenti e dipendenti del settore agricolo che hanno maturato 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e  il cui reddito non è superiore a 35mila euro;
  • Iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021; 
  • Autonomi occasionali privi di partita IVA, non titolari di altre forme previdenziali obbligatorie e iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, con almeno un contributo mensile versato nel 2021;
  • Addetti alle vendite a domicilio, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che certificano un reddito 2021 superiore a 5.000 euro.

Tempi e Modalità di Erogazione del Bonus

Nella circolare di riferimento, l’Inps ha indicato anche i tempi di erogazione che variano in base alla categoria lavorativa di riferimento, per ciascuna delle quali è prevista una modalità di erogazione differente. Il calendario dei pagamenti è così suddiviso:

  • Luglio 2022: indennità erogata ai lavoratori dipendenti, ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ai domestici, ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici relativi alle tipologie viste nel paragrafo precedente;
  • Ottobre 2022: disoccupati titolari di Naspi e DIS-COLL, ai beneficiari di disoccupazione agricola 2021, ai beneficiari dell’Indennità Covid 2021 e ai lavoratori appartenenti alle categorie che devono presentare la domanda per l’ottenimento del Bonus.

Per quanto riguarda, invece, le modalità di erogazione, queste variano a seconda si tratti di lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori domestici e tutte le altre categorie che abbiamo citato nel corso dell’articolo. 

Bonus 200€: chi deve e chi non deve fare domanda

Per alcune categorie è previsto un versamento automatico del Bonus, contestualmente al pagamento dello stipendio, della pensione, dell’indennità di disoccupazione o del Reddito di Cittadinanza.

Chi non deve presentare domanda

Se ne deduce, quindi che le categorie esenti dal presentare apposita domanda sono:

  • Lavoratori dipendenti del settore privato (i quali, ricordiamo, sono però tenuti a presentare apposita certificazione in cui attestano di non percepire pensioni o RDC);
  • Pensionati, tra i quali bisogna ulteriormente distinguere tra
    • pensionati titolari di prestazioni non gestite dall’Inps: ricevono il Bonus sempre in modalità automatica;
    • Pensionati lavoratori: l’indennità viene corrisposta una sola volta.
  • Disoccupati percettori di Naspi e DIS-COLL, nonché i beneficiari di indennità agricola di competenza del 2021
  • Percettori di RDC, ma se all’interno del nucleo familiare c’è già un percettore del Bonus, il richiedente con Rdc non riceve l’indennità.

Chi deve presentare la domanda

Altre categorie possono beneficiare del Bonus solo se presenteranno un’apposita domanda, da compilare entro il 31 ottobre 2022 (per i lavoratori domestici entro il 30 settembre). Queste categorie sono:

  • Lavoratori domestici; 
  • Collaboratori coordinati e continuativi;
  • Lavoratori stagionali;
  • Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori autonomi con o senza partita Iva;
  • Addetti alla vendita a domicilio.

Come presentare la domanda

La domanda va inoltrata tramite il portale Inps www.inps.it, a cui si accede mediante SPID, CIE o CNS. Da qui bisogna cercare la sezione “Prestazioni e servizi” e poi cliccare su “servizi” e in seguito “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Una volta entrati nella pagina, il primo passo è scegliere la categoria di appartenenza.

Per i meno pratici esistono due alternative:

  • Richiedere l’assistenza al servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento);
  • Rivolgersi ad un Patronato o CAF.

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