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L’Assegno Unico 2023 (conosciuto come Assegno Unico e Universale) è un importo mensile che viene erogato per ciascun figlio a carico che abbia un’età inferiore a 21 anni oppure sia affetto da disabilità. Tale beneficio, che va a sostituire il Bonus Babysitter, spetta a tutti coloro che sono regolarmente residenti in Italia, chiaramente presentando apposita domanda.

L’importo erogato per ciascun figlio, che viene calcolato anche in base al reddito ISEE, ha un valore variabile compreso fra i 50€ mensili fino a 175 € mensili; per consultare la Tabella aggiornata sull’Assegno Unico, ti invitiamo a consultare l’articolo linkato.

Tieni presente che, a differenza di quanto previsto per il 2022, non è più necessario presentare domanda ogni anno, ma la procedura resta comunque molto semplice, perché ci vogliono 5 minuti per presentarla: in questo articolo vediamo come fare.

Tieni a portata di mano i Codici Fiscali di tutti gli appartenenti al nucleo familiare. Ricorda che per accedere al sito dell’Inps e fare la domanda dovrai avere lo Spid.

Assegno Unico 2023: aggiornamenti normativi

Negli ultimi anni sono sempre più numerose le famiglie che hanno dovuto fare i conti con le conseguenze dei rincari dei prezzi, talvolta versando in condizioni di grave disagio economico.

Il Governo ha cercato di andare incontro a tali situazioni elargendo diversi tipi di bonus, fra cui spicca l’Assegno Unico 2023, che di fatto ha unificato in un unico importo tutti gli altri sussidi destinati a genitori con figli a carico.

Tale iniziativa, introdotta con la Legge n. 197/2022, ha subito nel corso dei mesi successivi una serie di aggiornamenti, per ampliare la platea dei beneficiari e accrescere il valore dell’importo erogato, giungendo ad oggi alle seguenti novità:

  • Per le famiglie con 4 figli a carico, maggiorazione forfettaria del 50%;
  • Per le famiglie con almeno 3 figli a carico e un ISEE inferiore ai 40.000€: maggiorazione del 50% per ciascun figlio di età compresa fra 1 e 3 anni;
  • Per le famiglie con figli di età inferiore ad 1 anno, maggiorazione del 50% su ciascuno;
  • Per le famiglie con ISEE inferiore a 16.215€ e figli disabili, si può corrispondere un importo massimo di 189,20€.

Tra le altre novità si parla anche di modalità di presentazione della domanda, un aspetto che vedremo meglio in seguito.

Chi può richiedere l’Assegno Unico 2023?

Come già anticipato, l’Assegno Unico 2023 è un sussidio elargito dallo Stato in favore di tutte le famiglie che hanno figli a carico, i quali devono comunque rispondere a uno dei seguenti requisiti:

  • Essere minorenni;
  • Avere un’età compresa fra i 18 e i 21 anni ed essere studenti, disoccupati iscritti al Centro dell’Impiego, tirocinanti, stagisti oppure impegnati a svolgere servizio civile;
  • Essere disabili a carico.

Nota bene che bisogna anche considerare le condizioni che devono essere rispettate da almeno un genitore o tutore del nucleo domestico, affinché venga accettata la propria domanda. Più nel dettaglio sono le seguenti:

  • Risiedere regolarmente su territorio italiano, con la relativa cittadinanza, che sia anche europea, oppure permesso di soggiorno in corso di validità, compresa la protezione temporanea destinata agli individui provenienti dall’Ucraina;
  • In relazione ai tempi di residenza o domicilio, si richiedono minimo 2 anni con un contratto di lavoro di almeno 6 mesi.

Come fare domanda

Fra le novità introdotte con l’Assegno Unico 2023, è stato specificato che non è necessario ripetere la domanda ogni anno, a meno che non siano presenti delle variazioni nel nucleo familiare, come:

  • Cambiamento del numero dei figli;
  • Superamento dei 21 anni di uno o più di essi;
  • Diagnosi di disabilità di uno o più figli;
  • Variazione della fascia di reddito ISEE.

In questi casi è obbligatorio presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) contenente i dati aggiornati, indispensabile per poter effettuare il ricalcolo sull’importo mensile che andresti a ricevere in busta paga.

Per quanto riguarda la presentazione della domanda, si può procedere in uno dei seguenti modi specificati dalla stessa piattaforma Inps:

  • Online sul sito www.inps.it (esiste anche un sito informativo)
  • Via Telefono al numero 06164164 se chiami da cellulare o al numero 803164 se chiami da rete fissa
  • Presso i Patronati e i Caf di zona.

Tuttavia, la maniera più veloce per presentare la domanda per l’assegno unico per i figli a carico è quella di cliccare sul seguente link:

Portale Inps – INPS-Assegno unico e universale per i figli a carico

e poi selezionare il bottone ‘Utilizza il Servizio’ in basso alla pagina. A questo punto si accede ad una schermata, dove è necessario specificare che si sta richiedendo il Servizio in qualità di cittadini (seconda voce).

Accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE ti si aprirà la seguente griglia, dove potrai facilmente inserire una nuova domanda, completarne una esistente oppure consultare lo stato di quelle già presentate:

Attenzione! Per poter completare l’operazione è necessario avere a portata di mano il Codice Fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare, nonché degli strumenti di pagamento (IBAN e intestatari del conto).

Per quanto riguarda l’ISEE, sarà consultato direttamente dall’ente erogatore.

Assegno Unico 2023: attenzione a questi aspetti!

Se hai deciso di inviare domanda per l’Assegno Unico, ti invitiamo a prestare attenzione a determinati aspetti, primo fra tutti la questione che riguarda la presentazione contestuale dell’ISEE: sebbene non sia obbligatoria, è indispensabile per il calcolo della rata effettiva.

Per intenderci meglio, se non dovessi presentarla, in automatico ti verrebbero corrisposti gli importi più bassi della tabella, previsti per chi ha un reddito ISEE superiore ai 40.000€, pur rispondendo ai requisiti di cui sopra.

Detto ciò, se hai già provveduto a presentare la tua domanda entro febbraio 2023, non sarà necessario ripetere la procedura, a meno che non sia stata respinta, revocata oppure annullata. Tieni presente che per i primi 2 mesi del 2023, viene considerato ancora valido l’ISEE scaduto del 2022.

Se la data di richiesta, invece, risale ad un periodo compreso fra marzo e giugno 2023, all’accettazione della domanda ti saranno corrisposti anche i mesi precedenti, fino a marzo.

Ricorda che dal 1° marzo 2023 l’ISEE deve essere aggiornato all’anno corrente!

Assegno Unico: prospettive per il 2024

Fra gli aspetti da tenere a mente riguardo all’Assegno Unico è che gli importi delle tabelle vengono stabiliti tenendo conto della percentuale di inflazione, la quale è in costante oscillazione, soprattutto negli ultimi anni.

Ciò comporta anche delle operazioni di ricalcolo nel corso dell’anno da parte dell’Agenzia delle Entrate, per recuperare eventuali cifre elargite in eccesso, oppure accreditare importi mancanti.

Chiarito questo punto, il Governo ha già espresso la volontà di mantenere dei sussidi in favore delle famiglie con figli a carico, ma applicando degli aggiornamenti nella Manovra 2024.

Tra le proposte presentate, è presente la possibilità di conferire un Assegno Unico più alto a partire già dal secondo figlio, invece che dal quarto, anche se le risorse restano comunque limitate; si parla infatti di circa 4-5 miliardi da destinare al bonus, 1 dei quali è stato recuperato fra i ricalcoli del 2023.

Fra le altre ipotesi sono presenti: l’Ires ridotta per le aziende che assumono madri di almeno 3 figli, il quoziente familiare per l’Irpef e i servizi a domicilio per le neomamme. Dal canto nostro, la Redazione è costantemente impegnata a sondare la presenza di eventuali novità normative per offrirti sempre un quadro completo e aggiornato sulla questione.

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